14 maggio 2021

Crema 2022, socialisti al lavoro per una lista alternativa. Voci sui candidati: a Cabini e Fontana si aggiungono Donati e Bergamaschi

Né col centrodestra né col centrosinistra. E in questo caso non si tratta del Movimento 5 Stelle, ma dei socialisti, che potrebbero rivelarsi la vera variabile sullo scacchiere delle elezioni a Crema, nella primavera del 2022. Le modalità della scesa in campo alle prossime amministrative sono in corso di definizione, ma è probabile che già nell’arco di un paio di settimane si abbia un quadro più definito. 

Allo stato attuale, dalle indiscrezioni raccolte sul fronte cremasco, sono in campo due opzioni: una lista con simbolo e candidato socialista (in linea con quanto si è deciso per le amministrative a Milano) o una sorta di “polo alternativo” in grado di coagulare le varie componenti socialiste ma anche realtà come Italia Viva, Azione, i Radicali, i Verdi. Il dialogo è in corso e se da una parte alcuni esponenti dell’area socialista cremasca propendono per rispolverare il garofano e tornare in pista a tutti gli effetti, dall’altra si punta a riportare d’attualità i temi del socialismo in un contenitore nuovo e diverso nel quale far confluire anche quelle realtà che non si riconoscono pienamente nel centrodestra e nel centrosinistra. Successive alleanze non sono escluse, ma in entrambi i casi si ragiona su un proprio programma e un proprio candidato. Attenzione, però: in discussione non c’è l’ennesima lista civica, bensì una vera e propria lista politica, così come dimostra l’apertura del dialogo a forze come Italia Viva, Azione, Radicali e Verdi.

Una prima conferma relativa al progetto arriva da Virginio Venturelli, volto noto della politica locale, socialista di lungo corso e per tre mandati sindaco a Madignano. “In questi anni – commenta Venturelli – a Crema non abbiamo registrato grandi differenze tra centrodestra e centrosinistra. Non mi riferisco solo alle giunte Bonaldi, ma anche a quelle precedenti, con i sindaci Giovinetti e Bruttomesso. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Crema si è indebolita rispetto al resto del territorio e ha perso quel ruolo di capo area che le è proprio”

Da qui l’idea di costruire un’alternativa, una vera e propria lista politica in grado di dialogare con centrodestra e centrosinistra mantenendo una propria autonomia e un peso maggiore di quello che potrebbe avere una lista di ‘soli’ socialisti. “E’ un’ipotesi di cui si è già discusso in via preliminare anche con altre forze politiche – conferma Venturelli –. Diciamo che è in corso un’interlocuzione”. 

A quanto si apprende, nell’arco di qualche settimana potrebbero esserci sviluppi, in particolare alla luce di un incontro in agenda per la fine di questo mese. Va detto che dalla “diaspora” di metà anni Novanta i socialisti cremonesi hanno già tentato una ricomposizione, ad esempio nel 2017 sempre a Crema, con una lista a sostegno dell’avvocato Mimma Aiello. Allora, però, si trattò più che altro di una lista civica estesa a Rifondazione e Verdi, mentre il progetto in corso di definizione in queste settimane è più ambizioso e, sulla carta, in grado di costituire quel “terzo polo” alternativo a destra e sinistra (senza scordare l’incognita 5 Stelle, altra realtà alternativa ai tradizionali schieramenti).

I CANDIDATI – In attesa di capire come evolverà il progetto socialista, un’occhiata ai possibili candidati alle amministrative di Crema. A seguire le indiscrezioni c’è da perdersi, tanti sono i nomi spuntati sino ad oggi. Su uno in particolare, però, si sta infittendo il tam tam in queste ore. Il nome è quello di Francesco Donati, figlio del notaio Giovanni Battista, molto conosciuto in città. Fondatore dell’associazione Bottesini per la valorizzazione dei musicisti cremaschi, Francesco Donati è tra i nomi al vaglio del centrodestra e godrebbe dell’appoggio di politici di peso dell’area cremasca, così come del sostegno di quell’area che un tempo si sarebbe definita “la borghesia”. Sempre in area centrodestra, si fa il nome di Simone Beretta, volto storico di Forza Italia, che pare aver dato la sua disponibilità a correre per la tornata di primavera.

Altro nome che circola con insistenza (già da qualche tempo, in realtà) è quello di Umberto Cabini. Imprenditore cremasco, ex presidente dell’Associazione Industriali di Cremona, attuale presidente della Fondazione Adi (Associazione per il Disegno Industriale) – Compasso d’oro, Cabini è tirato per la giacca sia dal centrodestra che dal centrosinistra, ma a quanto si apprende sarebbe stato contattato anche dalla Lega. L’imprenditore pare si sia preso tempo fino all’estate prima di sciogliere le riserve e sarebbe dell’idea di accettare la sfida a patto di poter decidere in prima persona la sua squadra di possibili assessori. 

In casa Pd, accanto al nome di Cabini resta quello dell’ex parlamentare Cinzia Fontana, con un solido passato nel sindacato (CGIL), e spunta quello di Fabio Bergamaschi, attuale assessore a Crema con deleghe a Lavori Pubblici, Viabilità e Trasporti.

Federico Centenari


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