7 novembre 2022

Dopo i passaggi a Fratelli d'Italia in Consiglio comunale, le reazioni di Lega e Pd

Arrivano le prese di posizione dei partiti dopo il terremoto in Consiglio comunale che ha visto il passaggio di tre consiglieri comunali (ex leghisti) al gruppo di Fratelli d'Italia. Alla luce della decisione dei due ormai ex consiglieri della Lega Zagni e Chiodelli di passare al gruppo di FDI, il Segretario cittadino Mirco Poli, unitamente al Consiglio Direttivo della Sezione di Cremona e ai Consiglieri Comunali Sommi e Fanti, dichiara quanto segue.

«Dopo quindici anni di militanza di Zagni, è palese la delusione dal punto di vista umano a fronte di una scelta importante che, sebbene vada rispettata a livello personale, fa riflettere. Vi è comunque sconcerto all’interno del Direttivo di sezione, di cui anche Zagni era membro regolarmente eletto da qualche mese. Passare da Lega a Fratelli d’Italia lascia perplessi, nonostante alcuni punti in comune condivisi dalla coalizione. Va sottolineato come la Lega si contraddistingua nel porre l’accento su storiche battaglie identitarie, come l’autonomia differenziata.

Per quanto riguarda Chiodelli, alcune sue dichiarazioni meritano una breve riflessione. È stato appreso dallo stesso che tale decisione è stata maturata a lungo e nella consapevolezza di rispecchiarsi nei valori di FDI.  Peccato che il suo pensiero costante in tutto questo lasso di tempo non gli ha mai permesso nemmeno una volta di recarsi o almeno confrontarsi in sede (nonostante gli inviti) con le persone che lo hanno sostenuto e tutt’ora rappresentano il partito per cui è stato votato ed eletto. Va detto anche che da quando è stato eletto consigliere non ha mai praticamente frequentato la sezione, né partecipato a eventi e attività promosse dalla Segreteria. Il non aver mai interagito nonostante i numerosi inviti a partecipare, solleva la Segreteria da responsabilità rispetto a tale decisione.

Si è di fatto “ricostituito” un gruppo di persone che evidentemente conduceva da tempo un’attività di confronto in parallelo a quella della segreteria cittadina, al netto di azioni singole che, alla luce dei fatti, appaiono meramente di facciata a beneficio proprio e a discapito del lavoro di squadra di militanti e sostenitori sempre disponibili.

Evidentemente, tutti coloro che nel tempo si sono allontanati dal movimento non avevano solide motivazioni per impegnarsi politicamente ma rincorrevano mere ambizioni personali.

Il gruppo Lega in Consiglio Comunale, supportato dal gruppo di lavoro di sezione e dai militanti, continuerà a lavorare con impegno, come del resto ha sempre fatto, nell’esclusivo interesse e rispetto di chi ha riposto la propria fiducia nella Lega esprimendo con il voto. La coerenza che ci contraddistingue ci ricorda che “Della Lega non ci si serve, la Lega si serve”: a tal proposito, ringraziamo tutti quei militanti e sostenitori che davvero hanno sempre risposto in modo positivo e propositivo, partecipando e supportando attivamente le idee e le attività della Lega».

Anche il Pd, attraverso il capogruppo Roberto Poli prende posizione:"Dopo settimane di trattative nel chiuso delle stanze di partito e con parallela imbarazzante assenza in Consiglio Comunale arriva il previsto e triste epilogo : la corsa sul carro del vincitore.

Si completa così l’esodo dalla Lega che dall’inizio della consigliatura perde quattro consiglieri su sei , compreso il suo capogruppo.
Cambi di casacca che sono frutto di evidenti scelte opportunistiche. Come testimoniano le lunghe trattative che hanno preceduto la decisione. Trattative che non riguardavano i temi amministrativi e i problemi dei cittadini cremonesi . Ma che hanno a che fare con candidature, posizionamenti e poltrone. Spettacolo che serve solo ad allontanare i cittadini dalla politica e che serve solo,forse, agli interessi dei protagonisti, certo non a quello della città
E dietro tale smottamento si leggono ancora molto chiaramente le faide che caratterizzano Il centrodestra locale sin dall’inizio della consigliatura. In realtà iniziate ancor prima con la lotta per la candidatura a Sindaco tra Zagni e Malvezzi. Ferita ancora aperta come emerge dalle primissime dichiarazioni di Zagni in versione fiamma tricolore.
E così possiamo facilmente prevedere nuove puntate di scontri interni e personalismi che continueranno a caratterizzare le mosse del centrodestra cremonese" .

 

 


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