Domenica si è svolto a Crema, come in tutte le province, il primo congresso di Italia viva. Tre le votazioni a cui sono stati chiamati gli iscritti: per la presidenza nazionale Matteo Renzi; per la regione Lombardia Roberto Cociancich; per la provincia di Cremona Giovanni Biondi.
Hanno presieduto l’assemblea degli iscritti Tiziano Guerini responsabile della comunicazione, Emanuele Bergamini coordinatore uscente e lo stesso candidato alla presidenza Giovanni Biondi. Erano ugualmente presenti, da invitati, Vittore Soldo per il Pd, Gabriele Gallina per Forza Italia, Tiziano Filipponi per la Lega, Stefano Foggetti e Giovanni De Grazia per Fratelli d’Italia, Martino Boschiroli per UDC. Alberto Gigliotti per il PSI Interessante ed ampia la relazione del candidato che ha toccato temi riferiti ai suoi pregressi impegni politici e come si sia riavvicinato alla politica grazie a Renzi e Italia viva. Critico nei confronti di un dualismo destra-sinistra sempre più estremizzato fra populismo e sovranismo, nei confronti di un governo debole perché in contraddizione con i temi tanto sbandierati in campagna elettorale (emigrazione, economia, europeismo ed atlantismo) e con alcuni ministri francamente inadeguati. Per queste ragioni la proposta di Italia viva, sia in Italia che in Europa, rappresenta un virtuoso e necessario baricentro per un riformismo praticabile ed utile al Paese. Italia viva vuol dare il proprio contributo per una classe dirigente europea autorevole ed incisiva. Sul versante locale grande impegno per realizzare un partito organizzato e radicato secondo le articolate peculiarità del cremonese, del cremasco, del casalasco e del soresinese. Presente una apprezzata delegazione del Casalasco, nonché il presidente della Amministrazione provinciale Mirco Signoroni, il dibattito ha visto fra gli altri, la partecipazione di Simone Beretta, Egidio Chiodo e Piero Margheritti. A conclusione delle votazioni - su 58 aventi diritto al voto in questo seggio - il risultato è stato di 34 votanti che hanno espresso 34 preferenze per i candidati nazionale, regionale e provinciale. A questi votanti vanno aggiunti quanti hanno preferito votare direttamente, come era possibile, attraverso la apposita piattaforma informatica nazionale.
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