Elezioni a Crema, Umberto Cabini non è disponibile alla candidatura. Si rimescolano le carte sia nel centrodestra che nel centrosinistra
L'imprenditore cremasco Umberto Cabini fa un passo indietro e si dichiara non disponibile per la corsa alle comunali del 2022 a Crema. Palla al centro e si riapre dunque la partita per la ricerca del successore di Stefania Bonaldi.
Cabini, presidente del Museo del Design Adi/Compasso d'Oro, gioiello espositivo del Made in Italy, motiva la sua decisione attraverso un comunicato stampa diffuso in tarda serata (9 settembre). "Ho riflettuto a lungo sul mio impegno per dar vita ad una lista civica autonoma “PRO CREMA” per partecipare alle elezioni comunali del 2022 - si legge nella nota stampa -, con lo scopo di lavorare per un cambiamento funzionale ad una città più accogliente, più vivibile, più bella. Per costruire una città proiettata nel futuro e capace di soddisfare le aspettative di molti cittadini. Per far diventare Crema leader del nostro territorio. Per realizzare un progetto capace di coagulare le risorse che il Cremasco offre, con l’obiettivo di rilanciarlo non solo nella provincia di Cremona, ma anche all’interno della comunità lombarda".
"Dopo avere riflettuto a lungo e tratto le dovute considerazioni - prosegue Cabini -, ho deciso di fare un passo indietro. Ritengo più congeniale alle mie capacità e ai miei interessi l’incarico che attualmente ricopro di presidente della Fondazione ADI Compasso d’Oro e vice presidente dell’ADI - Associazione Disegno Industriale - per promuovere il sistema del design industriale italiano nel mondo. Nel futuro prossimo, infatti, oltre a far conoscere il nuovo ADI Design Museum, avrò importanti impegni a livello internazionale. Pertanto dedicherò tutte le mie energie per diffondere ed esportare la cultura del made in Italy nel mondo in questo particolare momento di difficoltà, stimolando le nuove generazioni a intraprendere progetti che sviluppino l’ingegno e la creatività, in un ambiente sostenibile".
"A prendere questa decisione - fa sapere l'imprenditore - ha contribuito anche il confronto con mia moglie e i miei figli che mi hanno aiutato a riflettere su alcune circostanze oggettive che avrebbero reso molto gravoso un eventuale incarico di sindaco. In base a tutto questo ho preso la decisione di rinunciare a candidarmi sindaco di Crema e proseguire con l’incarico che ricopro da circa 4 anni, senza dimenticare di dare il mio costruttivo contributo anche a livello territoriale".
Conclude Cabini: "È una scelta che mi pesa, ma dettata dall’onestà e dalla convinzione che un eventuale lavoro di sindaco non potrei svolgerlo con la dedizione che questo ruolo così prestigioso e impegnativo richiede".
L'imprenditore cremasco è stato a lungo corteggiato dai vari schieramenti, centrodestra e centrosinistra (risulta che abbia avuto anche richieste da parte della Lega) in vista dell'importante scadenza del 2022. Il sindaco uscente Stefania Bonaldi non potrà essere ricandidata e su Cabini, già preseidente dell'Associazione Industriali, si erano concentrate le attenzioni dei vari partiti. Non solo: tempo fa una delegazione del centrosinistra lo aveva incontrato direttamente per concordare la possibile candidatura.
I PAPABILI CANDIDATI - Tra i nomi emersi da tempo sul fronte del centrosinistra, oltre a Cabini, quelli della parlamentare Cinzia Fontana e dell'assessore cremasco Fabio Bergamaschi, a quanto pare, però, poco propensi ad accettare la corsa per il Comune. Alla luce del ritiro ufficiale di Cabini, i due nomi potrebbero tornare in auge.
Sul versante del centrodestra, tempo fa è uscito, sempre a livello di rumors, il nome di Francesco Donati, figlio del notaio Giovanni Battista, molto conosciuto in città. Fondatore dell’associazione Bottesini per la valorizzazione dei musicisti cremaschi, Francesco Donati sarebbe tra i nomi al vaglio del centrodestra e godrebbe dell’appoggio di politici di peso dell’area cremasca, così come del sostegno di quell’area che un tempo si sarebbe definita “la borghesia”. Sempre in area centrodestra, è circolato anche il nome di Simone Beretta, volto storico di Forza Italia, che pare aver dato la sua disponibilità a correre per la tornata di primavera.
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