Elly Schlein scalda il Pd: “Qui si è governato bene ma non intendiamo restare seduti su una buona amministrazione, bisogna andare oltre”. Bordate al governo Meloni

“Sarà una sfida importante ma permettetemi un ringraziamento a chi ha guidato la città in questi anni: grazie a Galimberti e alla sua squadra. Adesso occorre un rilancio in avanti della città, bisogna curare le sue preoccupazioni perché noi non restiamo seduti su una buona amministrazione. Perciò grazie ad Andrea (Virgilio; ndr), siamo felici di essere al tuo fianco”.

Con questo esordio, preceduto da un lungo applauso dei molti presenti in cortile Federico II, Elly Schlein, la segretaria nazionale del Partito Democratico ha aperto il suo intervento, oggi dalle 18.30. Presenti diversi assessori, oltre ai vertici del Pd locale, al candidato sindaco Andrea Virgilio, a Luciano Pizzetti, capolista di “Cremona sei tu”, candidati e amministratori. Presente anche l'ex sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, e il parlamentare Alessandro Zan.

Pur in una giornata autunnale, con la città e il centro deserto, Schlein è riuscita a scaldare militanti e simpatizzanti del Pd toccando non pochi temi. Preceduta dai brevi interventi del segretario provinciale, Vittore Soldo, e da quello cittadino, Roberto Galletti, la segretaria nazionale è partita dalla sfida per le amministrative per arrivare ben presto ad allargare il perimetro alle europee, non senza risparmiare stoccate alla destra e al governo Meloni.

Primo tema toccato, la sanità: “Il Pd difenderà sempre la sanità pubblica dai tagli e dalla privatizzazione strisciante che sta portando avanti la destra”. Per quanto riguarda la sanità, ha ricordato Schlein, “la spesa in Italia è scesa, soprattutto dopo il Covid. Servono più risorse ed è necessario sbloccare le assunzioni. Ma la destra non fa niente di questo e non lo fa per errore: c'è un disegno preciso. Vogliono una sanità dove chi ha il portafogli gonfio va dal privato”.

Attenzione alle persone anziane e welfare e attenzione alla disabilità – con implicito riferimento alle dichiarazioni di Vannacci – sono altri temi sui quali la segretaria del Pd si è soffermata, chiedendo anche “più attenzione su una cosa che non deve essere più un tabù, la sanità mentale”. Eppure, ha detto, “il governo sul sociale non ha messo un euro e ha lasciato soli i Comuni”.

Dal sociale al lavoro: “E' il momento di far approvare la legge sul salario minimo. Il governo ha voltato le spalle agli italiani che sono poveri anche avendo un lavoro. Assistiamo alla fatica delle famiglie a fare la spesa ma il governo sul carovita non ha fatto niente. Chiacchiere e zero fatti”. “Ricordiamoci – ha ammonito – che la denatalità dipende dalla precarietà. E' necessario invertire questa rotta”.

E mentre “ci ossessionano con l'immigrazione, non abbiamo visto l'emigrazione”, ha aggiunto riferendosi ai tanti italiani, giovani soprattutto, che lasciano il Paese in cerca di lavoro altrove. Anche per questo, ha incalzato, “abbiamo bisogno di un'Europa unita e solidale. Un'Europa con più investimenti comuni e meno paradisi fiscali. Le tasse si pagano dove si fanno i profitti”.

Tra i temi toccati, il trasporto locale (“il ministro non ha messo un euro”), il green deal, l'università e il sapere, che “parte dalla difesa della scuola pubblica”.

Altra stoccata sul diritto alla casa: “Hanno il coraggio di scrivere sui manifesti elettorali che sono a difesa della casa ma in questo anno e mezzo hanno fatto zero su questo tema”.

Infine, un cenno ai conflitti (“l'Europa è nata per la pace e deve rimanere per la pace, ma tutti i paesi devono fare la propria parte per l'accoglienza”) e una nuova frecciata al governo Meloni: “Far entrare gli antiabortisti nei consultori è l'unica cosa che hanno fatto”.

Un lungo applauso ha accompagnato la chiusura dell'intervento, poi, come di rito, un lungo momento dedicato ai selfie con i sostenitori.

Fotoservizio Gianpaolo Guarneri (Fotostudio B12)