23 marzo 2024

Fare Nuova la Città: il Cambonino abbandonato? Costantemente seguito dal Comune con numerosi interventi

Il gruppo consiliare Fare Nuova la Città replica alle affermazioni del candidato sindaco Portesani in visita al Quartiere Cambonino.

"Abbiamo appreso dai media della visita del candidato sindaco Portesani al quartiere Cambonino. Ci permettiamo alcune considerazioni su quanto da lui dichiarato.
Il quartiere Cambonino, anche per le sue specificità e complessità, per le sue risorse, le sue potenzialità e le sue caratteristiche, che necessitano anche di accompagnamento costante sotto diversi profili, non solo non è stato abbandonato a se stesso, ma è stato seguito con costanza attraverso svariati interventi.
Il tema sicurezza è stato affrontato in più occasioni, anche a seguito di episodi problematici realizzati da minori. Gli interventi effettuati riguardano sia il controllo e la repressione, ma anche l’aspetto educativo, in collaborazione con le realtà del quartiere, come ad es. la parrocchia, il tavolo di quartiere con le associazioni presenti in zona, il comitato di quartiere e gli agenti di polizia locale.
Numerosi anche gli interventi che hanno interessato varie realtà del quartiere. Citiamo ad esempio: manutenzione straordinaria della palestra; manutenzione straordinaria del campo da calcio della società Torrazzo; rigenerazione dell’area esterna dell’asilo; rifacimento del campetto rosso; realizzazione del bosco nuovi nati con 800 nuove piante; progetto “Ci sto a fare fatica” per adolescenti e giovani, azioni di sicurezza urbana sia dirette, sia in collaborazione con le forze dell’ordine. E inoltre un’attenzione costante e fortissima alla scuola come elemento fondante del quartiere e altro ancora. 
Particolare attenzione poi è stata dedicata al tema dei rifiuti, visti anche i frequenti abbandoni in varie zone del quartiere.
L’amministrazione, in costante collaborazione Aprica (prima Linea Gestioni), Aler e con il supporto del Comitato di Quartiere, ha svolto un’azione costante di monitoraggio per risolvere le situazioni di criticità e per sensibilizzare alcune fasce di residenti sulle corrette modalità di raccolta dei rifiuti.
Esprimiamo poi una certa sorpresa quando Portesani afferma di aver trovato insufficiente cura del verde pubblico: facciamo notare che, negli ultimi 4 anni, fino al 31 dicembre 2023, il verde pubblico del quartiere Cambonino era affidato alla gestione della cooperativa Il Cerchio, parte della cooperativa Meraki, della quale lo stesso Portesani era presidente. Forse Portesani non si è reso conto di questa situazione….
Certamente il lavoro da fare nel quartiere è ancora tanto, per valorizzare le cose belle che già ci sono e per continuare ad affrontare le sue criticità, che non si possono cancellare da un giorno all’altro, come sembra far intendere il candidato sindaco Portesani, ma richiedono cura continua e costanza.
Il gruppo consiliare di Fare Nuova la Città- Cremona Attiva


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commenti


ANTONIO SIVALLI

23 marzo 2024 07:46

È innegabile che il quartiere Cambonino presenti delle criticità e situazioni di degrado che sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, l'attuale amministrazione ha completamente trascurato questa realtà. Negarlo vi porterà lontano in campagna elettorale

Manuel

23 marzo 2024 10:55

... sta a vedere che Portesani, eventualmente eletto sindaco, dovrà rescindere il contratto con la cooperativa Il Cerchio per manifesta inadeguatezza o incapacità, serietà nell’onorare il contratto stipulato (almeno il verde al Cambonino), da ciò che fanno intuire gli avversari di Fare Nuova la Città... nel caso rivincessero loro, sarà una priorità.
Si sta complicando sempre più la campagna elettorale per il candidato (di centrodestra?!) moderato.

Alessandro Portesani

23 marzo 2024 11:37

Nel comunicato stampa diramato a seguito della mia visita al quartiere Cambonino mi sono limitato a rilevare i bisogni espressi dai molti cittadini che ho incontrato, a riferire ciò che ho visto e che è sotto gli occhi di chiunque decida di fare una passeggiata nel quartiere.
Il testo argomentativo della lista Fare Nuova la Città andrebbe rivolto ai cittadini del quartiere che ho incontrato, piuttosto che a me.
La polemica sulla mia precedente carica di Presidente della cooperativa che gestiva (fino a qualche mese fa) la manutenzione del verde si è attaccata pretestuosamente alle parole “insufficiente cura del verde pubblico”.
Nella fattispecie mi riferivo a alberi caduti qualche settimana fa, che sono ancora a terra in un’area verde pubblica.
Questa attività non è di competenza delle imprese affidatarie della manutenzione del verde pubblico da parte di AEM.
Non mi sentirete mai “scaricare la responsabilità” sugli affidatari dei servizi comunali, quando sono quanto la giunta Galimberti consapevole che queste imprese eseguono quanto programmato e finanziato dal Comune, per il tramite di AEM.
Il problema, quindi, è chiaramente riconducibile agli stanziamenti di spesa comunali e non certo alla volontà degli appaltatori o dei loro addetti. Un po’ come per la questione buche sulle strade.
Chiunque conosca me e la mia storia sa benissimo quanto io apprezzi il lavoro degli operatori del settore cooperativo. Faccio presente che non sono solo consapevole del loro livello di professionalità e del loro impegno, ma conosco anche le loro storie, la loro passione che li porta a dare il meglio in ciò che fanno.
Con tutto il rispetto, credo che l’attacco a un’impresa che ha sempre svolto egregiamente i lavori affidati, sia una speculazione politica, ancora una volta a tacciare le mie argomentazioni “rinfacciandomi” di aver avuto l’onore di presiedere un’importante realtà cooperativa.
Gli attacchi in campagna elettorale, seppur evitabili, li posso capire. Credo sia brutto, però, coinvolgere in polemiche politiche chi ogni giorno con passione si pone a servizio della comunità in un modo diverso da chi amministra, ma comunque indispensabile per la città.
Nella mia esperienza ho imparato che le critiche, poste nel modo giusto, sono sempre una straordinaria occasione per migliorarsi.

Manuel

23 marzo 2024 12:33

Qui la risposta te la cerchi!
Bisogna stare più accorti in campagna elettorale. Bisogna essere più precisi e blindati.
Hai scelto tu la dimensione pubblica! Le motivazioni saranno le più nobili, ma le regole della disputa sono queste: fintanto non sconfinino nella diffamazione.
Sulla dimensione celestiale delle cooperative non esagererei: ci ho lavorato.
Senza conoscere od esprimermi sul Cerchio, posso affermare come le cooperative siano entità di riferimento e rifugio (per fortuna!) per molte persone escluse, anche provvisoriamente, dal classico circuito lavorativo e che, di solito, si accontentano di stipendi bassi e collocazioni reiette, precarie. Considerato ciò, è facile intuire come le cooperative di lavoro non siano popolate di stakanovisti.