“No, non sarò ostaggio dei Fratelli d'Italia”. Il tour elettorale di Attilio Fontana, governatore uscente della Lombardia, ha fatto tappa stamattina a Cremona, dove il candidato del centrodestra ha incontrato, nella sede di Assoindustria, i rappresentanti delle associazioni delle categorie economiche. Mentre tornava a Milano, Fontana ha accettato di rispondere alle domande di CremonaSera.
E' venuto spesso nella nostra città. Lo ha fatto anche, alcuni anni fa, da presidente dell'ANCI regionale e quando il sindaco era Oreste Perri...
“Ricordo bene quei momenti, erano anni bellissimi”.
Com'è andato il faccia a faccia in piazza Cadorna?
“Sostanzialmente bene. C'è stato un proficuo scambio, i miei interlocutori hanno evidenziato le loro richieste, che in gran parte sono già oggetto del nostro programma di governo. In linea di massima non ho potuto che riscontrare che stiamo andando nella stessa direzione e che gli argomenti oggi sul tavolo sono già attenzionati”.
Uno di questi, forse il principale, è l'autostrada Cremona-Mantova. Si sente di sbilanciarsi sulla data di inizio lavori?
“No, non me la sento perché sarebbe poco serio. Quello che è importante è che stiamo lavorando per trovare una soluzione e coinvolgere il governo. Ne ho già parlato con il ministro Salvini. Diciamo che stiamo facendo dei passi avanti”,
Anche per quanto riguarda il coinvolgimento dei privati nella realizzazione di questa infrastruttura?
“Sì, anche in questo senso. Ne stiamo discutendo con alcune aziende e società”.
Con le associazioni di categoria avete discusso anche del raddoppio della Paullese?
“Di questo no. I lavori dovrebbero partire, il taglio del nastro è vicino. Stiamo facendo, anche per quanto riguarda la Paullese, pressioni sul governo”.
E' prevedibile un aumento dei fondi per l'artigianato artistico, che a Cremona significa la liuteria?
“Stiamo sostenendo molto l'artigianato in genere e quello di qualità. Anche questo capitolo dipenderà molto dai finanziamenti del governo. Quanto a noi, siamo vicini alle attività produttive a tutti i livelli”.
Mariastella Gelmini, lunedì sera in città, pur criticando più Majorino che lei, ha definito il suo programma il festival delle ovvietà.
“L'onorevole Gelmini è sempre più attenta alla battuta che alla sostanza. Non avrei voluto dirlo, ma credo che, in quanto ad ovvietà, non abbia letto il programma del suo candidato (Letizia Moratti, ndr)”.
Nel caso di una sua rielezione, sarà ostaggio dei Fratelli d'Italia che potrebbero fare il pieno di voti?
“No, non lo sarò. In questi primi cinque anni nessun partito ha fatto da prevaricatore e sarà così nei prossimi cinque. Abbiamo sempre discusso, parlato, ascoltato. Questo modello si ripeterà nel futuro”.
Al centro della campagna elettorale e dello scontro con i suoi avversari ci sono la sanità e le liste d'attesa.
“Le liste d'attesa sono un problema che dipende, da un lato, dai due anni di Covid e, dall'altro, dalla carenza di medici. Nonostante ciò, l'assessore Bertolaso ha cominciato a realizzare un progetto che sta andando avanti a tappe forzate se è vero, com'è vero, che sono già stati contattati più di 40 mila cittadini lombardi per avvicinare i tempi delle visite. Anche il problema delle liste d'attesa verrà risolto”.
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