Fusione Lgh-A2A: ad Aem 25 milioni e mezzo, a Scs oltre 7 milioni. Ma in azioni A2A. Il pasticcio cremasco. 5 Stelle: una farsa
Circola un documento definito "riservato" redatto da Scs srl e relativo alla proposta fusione tra Lgh e A2A che comporta l’acquisizione del 49 per cento della prima da parte della seconda. L’operazione viene definita proposta di fusione e si avvale del supporto di Pwc come advisor. E’ una evoluzione della partnership tra le due società e mira a completare l’integrazione di Lgh in A2A che già detiene il 51 per cento della società cremonese-lodigiana-bresciana.
Divisa in 19 schermate, pronte per una presentazione in PowerPoint, la relazione sintetizza in maniera sufficientemente chiara i termini dell’operazione
La proposta prevede un concambio di «il 2,75% di A2A contro il 49% di Lgh valorizzata a circa 345 milioni (congruità del concambio da asseverare da parte del perito incaricato dal tribunale)».
Il 49 per cento di 345 milioni ammonta a 169 milioni che sono da suddividere tra i cinque azionisti in proporzione alle quote detenute: Cogeme S.p.A. (15,1483500416 per cento), AEM Cremona S.p.A. (15,1483500416), ASM Pavia S.p.A. (7,7919796729), Astem S.p.A. (6,4782898061), SCS S.r.l. (4,4330299945 %).
Se l’operazione andrà in porto per Aem Cremona ci saranno circa 25 milioni e 587 mila euro. Per Scs srl circa 7 milioni e 487 mila euro.
Poiché si tratta di un concambio, i soci di Lgh non dovrebbero incassare contanti, ma ricevere azioni pari al valore che a ciascuno di loro spetta secondo le rispettive quote societarie sopra riportate.
Qui è necessaria una parentesi riguardante Scs srl che detiene le azioni Lgh dei comuni cremaschi.
Scs srl è controllata per il 65 per cento da Scrp spa e per il rimanente 35 per cento da Cremasca Servizi che a sua volta è controllata dal comune di Crema.
Questo significa che degli ipotizzati 7 milioni e 487 mila euro spettanti a Scs srl, il 65 per cento andrà a Scrp e il 35 per cento al comune di Crema.
Per Scrp ci saranno 4 milioni e 867mila euro. Per il comune di Crema 2 milioni e 620 mila euro. Mentre Crema vendendo le azioni A2A potrà impiegare questa risorsa come meglio crede, soci saranno vincolati alle decisioni di Scrp che potrà vendere le azioni e decidere come impiegare il ricavato. Nel documento non è precisato se le azioni possono essere vendute subito o dovranno stare in frigorifero per un po’ di tempo. Non è un dettaglio trascurabile.
Altri due aspetti meritano di essere segnalati.
Il primo, Crema detiene il 25,68 per cento di Scrp spa, pertanto dei possibili 4 milioni e 867 mila euro spettanti alla società dei comuni cremaschi, 1 milione e 248 mila euro saranno della città, ma non potrà utilizzarli autonomamente ma attendere le decisioni di Scrp spa. Ma non si può sottolineare che le decisioni di Scrp spa siano fortemente influenzate dal socio di maggioranza che è lo stesso comune di Crema.
Il secondo, Scrp è in liquidazione e pertanto non saranno i soci a decidere, ma il liquidatore, il quale ha gestito per intero questa operazione.
Se dal punto di vista formale e giuridico non c’è nulla da eccepire, viene spontaneo chiedersi se sia stato opportuno che la cessione di una società in salute sia fatta da un liquidatore e non dai proprietari.
E poi alcune domande. Quanti soci di Scrp conoscono i dettagli dell’operazione? A quanti soci è stato recapitato il documento top secret? E perché riservato? Si tratta di una società pubblica.
Un salto nel passato. Nell’agosto 2016 dalla cessione dl 51 per cento di Lgh ad a2a, Scs srl incassò 9 milioni 445 mila euro, pagati parte in contanti (5.milioni e 861 mila euro) e parte con 2.898.676 azioni a2a (valore 1,2368 euro per azione) pari 3 milioni 584 mila euro, rivendute il 2 gennaio 2017 con una plusvalenza ridicola di 43 mila euro. Di questa vendita si seppe solo a a maggio per un articolo apparso sul Sole 24 ore.
Crema prese direttamente 3 milioni 305 mila che ha potuto utilizzare secondo le proprie necessita. I restanti 6 milioni 395 (compreso il milione e 600 mila euro corrispondente al 25,68 di Crema.) rimasero in carico a Scrp e i comuni- soci non ricevettero un euro. Anche questo fu uno dei motivi che convisero 8 comuni a recedere da Scrp.
Ma ritorniamo al documento top scecret.
L’accordo prevede
- la cancellazione di tutti gli impegni di indennizzo e annullamento earn-in – earn-out di cui all’accordo di partnership.
- distribuzione straordinaria di riserve da lgh importo di euro 16.082.000 da deliberare nell’assemblea di approvazione del progetto di fusione
- impegno a2a a costituire la fondazione lgh entro 31-12- 2021 con sede a Cremona operante sui territori di Cremona, Crema, Lodi, Pavia e ovest bresciano con programmi triennali finanziati da a2a. E’ lecita una domanda, quanti sono i soldi che stanziano? Scopi della fondazione: promozione della ricerca, studio, approfondimento e valorizzazione progetti e temi coerenti con gli obiettivi di sostenibilita’ (temi storico culturali in ambito energetico, ambientale, agricolo, valorizzazione patrimonio culturale del territorio, sostegno ricerca scientifica e tecnologica nelle bioenergie. contribuzione allo sviluppo di progetti smar land, smart grid, bioenergie, transizione energetica, , economia circolare, energie rinnovabili, finanziamento borse di studio in tali ambiti. Il cda costituito di 7 membri di cui 5 nominati dai soci territoriali. Tra gli impegni, il mantenimento per almeno un biennio post fusione delle societa’ linea gestioni, ld reti, linea ambiente e linea green e della loro attuale sede.
Sorge spontanea un’altra domanda, cosa succederà dopo il biennio?
Intanto il portavoce dei 5 Stelle in consiglio a Crema, Manuel Draghetti, annuncia il voto contrario, dicendo tra l'altro che per la "fusione LGH-A2A: purtroppo, o per fortuna, siamo alla fine di una tragedia che è diventata farsa Siamo purtroppo, o finalmente, giunti all’epilogo della svendita di LGH e del nostro territorio ad A2A. Confermiamo quanto già detto in precedenza, sulla base dell’accordo di partnership: chi ha avallato questa operazione o ne è complice oppure non ha capito quello di cui si parlava, che avrà ripercussioni enormi sul territorio per i prossimi anni". dopo aver ripercorso le tappe della vicenda, Draghetti, aggiunge: "Avete svenduto strutture e processi di valore, gioielli che sarebbero senz’altro cresciuti se presieduti maggiormente, con una gestione oculata, alternativa alla cessione cieca e maldestra del pacchetto di maggioranza, comprensivo di autonomia e di strategia. I comuni di LGH si sono accorti di non contare più niente? Si sono accorti che l’innovazione, la digitalizzazione, il 4.0 di cui tanto ci si riempie la bocca a sproposito si sono tradotti a Cremona nel fantasmagorico business di tagliare l’erba delle aiuole, riparare i marciapiedi e, tenetevi forte, bruciare nel forno crematorio! Chissà che competenze servono, che sviluppo per il futuro! Un passo indietro di un secolo a essere buoni! Qual è la visione prospettica e l’autonomia decisionale che il Comune ha ora in un settore così strategico dal punto di vista economico, occupazionale e soprattutto ambientale, come quello energetico? Ormai nessuno, dato che tutte le leve decisionali sono state spostate a Milano e sul territorio rimarranno forse solo sedi periferiche. Le briciole, per usare un'immagine metaforica già richiamata in passato. Avete mai parlato con persone che lavorano in LGH per dirvi a che livello sia ormai scaduto il loro lavoro: un enorme carrozzone, dove tutto diventa formalismo".
Draghetti aggiunge poi: "Chi decide le politiche energetiche del nostro territorio? La politica e i rappresentanti eletti dei cittadini o altri? Oppure immagino la linea sugli inceneritori. Questa è stata svendita in piena regola, che avrà ripercussioni a lungo termine su tutto il nostro territorio ed è giusto che l’Amministrazione e tutto il Consiglio Comunale ne prendano atto, anche se ormai fuori tempo massimo. Evitate almeno di prendere in giro i cittadini, credendo di convincerli con promesse e slogan non degni di un'istituzione come il Consiglio comunale. Richiamando un’immagine già portata in Consiglio comunale più volte, ripeto: “La torta è stata mangiata. Ripeto: la torta è stata mangiata".
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commenti
Paolo
13 giugno 2021 10:12
Misteri di scrp, onnipotenza del liquidatore e comune di Crema. L'incontro è stato annullato e rinviato, il documento riservato chi l'abbia visto non si sa, certamente non noi sindaci. Il Comune di Crema approva in consiglio comunale ma noi " straccioni" sindaci dei comuni minori non meritiamo nemmeno una assemblea in presenza, in zona bianca, non esiste una sala che ci possa ospitare! Pensare male si fa peccato ma spesso.......