12 luglio 2024

Gianluca Galimberti resta in politica e la racconta dopo 10 anni da sindaco con un podcast "Principi" con lo storico Guido Damini

Gianluca Galimberti resta in politica, anzi la racconta e la insegna sulla base della sua esperienza decennale alla guida di Cremona. “Sei un giovane interessato alla politica?”. Ecco infatti il nuovo podcast “Prìncìpi”, volutamente con due accenti, ideato da Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona dal 2014 al 2024, e realizzato insieme allo storico Guido Damini. Un dialogo di realpolitik in dieci puntate, dedicato innanzitutto ai giovani che desiderano impegnarsi in politica.

La prima puntata del podcast verrà pubblicata in versione audio e video su tutte le piattaforme (Spotify, Apple Podcasts, Spreaker e You Tube) a partire dal 18 luglio. Ogni settimana, verrà diffusa una nuova puntata. Il progetto, curato da Trace, con art direction and sound design Dueper Studio, produzione e regia Pro Cremona, è stato presentato presso il ristorante La Bottega di Cremona dove è stato registrato. Sono intervenuti i due protagonisti, Gianluca Galimberti e Guido Damini, moderati dallo speaker di Radio Deejay Andrea Marchesi.

Nelle dieci puntate. Guido Damini e l’ex Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, come fece Niccolò Macchiavelli nel Principe, discutono di quel nobile e difficile mestiere che accompagna l’umanità, della Politica e dei suoi princìpi. Si rivolgono in particolare a giovani idealisti che vogliono fare del servizio alla comunità la loro ragione di vita, ma anche a tutti gli appassionati di Cremona e di politica locale.

L’esordio è sulla “cremonesità”, sul carattere dei cremonesi, con la puntata dal titolo “Sperum”, espressione dialettale tipica del cittadino di Cremona. Poi, il viaggio nell’amministrazione locale, approfondisce il ruolo del sindaco, il consenso, il campo amico e il campo “nemico”, le malelingue, la vita privata, la macchina comunale e le patate bollenti. L’ultima puntata, dal titolo “Daje!”, è di prospettiva e motivazionale per Cremona e per “quel giovane politico cremonese che ha un sogno di comunità e decide di spendersi per realizzarlo”.

“In un’epoca, difficile ed entusiasmante, in cui siamo sempre di corsa - sono le parole di Gianluca Galimberti - ci siamo fermati per pensare alla politica, anche con un sorriso e un pizzico di divertimento. Perché c’è bisogno di pensare emozionando la nostra ragione. La politica dovrebbe essere anche questo. Me ne sono convinto in questi anni di servizio come Sindaco a Cremona. Per fare questo podcast ho lavorato con giovani, ancora una volta imparando moltissimo da loro e nelle 10 puntate mi rivolgo in particolare a giovani condividendo, spero, parole di senso. Per poi accorgermi ancora una volta che sono loro a suggerirle e sono loro ad avere quell'energia che salverà il mondo”.

“Quello che ho scritto a quattro mani con l’ex sindaco Galimberti - il commento di Guido Damini - non è il classico podcast autocelebrativo, quello dove si tirano le somme di un’amministrazione impeccabile e di un’opposizione gretta, incensandosi fino all’asfissia. No. In questo podcast abbiamo invece voluto parlare di quel nobile e difficile mestiere che ha accompagnato, accompagna e sempre accompagnerà, l’umanità nella sua forma associata in questa valle di lacrime: la politica. Far credere alla gente che essa sia cosa sporca, uno spreco da tagliare, serve a chi trae profitto personale dal disinteresse schifato della massa. Perché far politica ― ossia decidere come allocare le risorse pubbliche ― è il tritacarne dei giovani idealisti sprovveduti. Da lì l’idea: strutturare il podcast rivolgendosi ad un ipotetico giovane idealista che vuoi fare del servizio alla sua comunità una ragione di vita, offrendogli un prodotto audiovisivo che sa più del trattato politico che dell’intervista, una vera doccia fredda di realpolitik insomma”.

Nelle foto la registrazione e la presentazione del Podcast al ristorante "La Bottega"


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commenti


Bussatori Mascitelli Tino

12 luglio 2024 15:26

Volevo sapere se è prevista anche la puntata "Stumm schiss", incentrata su una delle peculiarità distintive di chi vive all’ombra del Torrazzo. Un detto con cui lo scrittore cremonese Renato Rozzi, in un suo lavoro, suggeriva di sostituire il motto "Fortitudo mea in brachio".

Gianluca

13 luglio 2024 10:34

Risultato di questi 10 anni di esperienza in politica: senza i soldini del cavaliere il comune sarebbe in default, nonostante lo smobilizzo di tutti gli asset. Infatti tutto ciò che non è stato finanziato da terzi sta andando progressivamente in malora. C’è ben poco da insegnare alle future generazioni, se non come farsi finanziare da qualcuno.

Gianni

30 luglio 2024 17:22

Nonostante il nuovo sindaco sia legato da un cordone ombelicale con il precedente, speravo di essermi liberato dal cementificatore galimberti. Invece costui resta ancorato alla politica, probabilmente per costruire un seguito, una massa di vassalli pronti e devoti, come lui fu vassallo e portaborse del vero sindaco. Che tristezza