Giovetti conferma l'idea della lista civica e mette in guardia: “I vertici del centrodestra non hanno il polso della situazione in città. Con Portesani rischiamo di perdere”
“Sì, ci stiamo ragionando insieme a un gruppo di amici forti e liberi”, dice ridendo. Dopo la bagarre e i botta e risposta di questi giorni con i vertici del centrodestra, Ferruccio Giovetti, ex consigliere comunale ed ex di Forza Italia, non arretra e conferma l'intenzione di presentare una lista civica con l'intento di “raccogliere il voto dei tanti scontenti del centrodestra”.
Con scontenti si riferisce alla candidatura di Alessandro Portesani?
“Sì – replica Giovetti senza esitazioni –. Non credo proprio che Portesani possa far vincere il centrodestra e questo lo dico sulla base del sentiment che gira in città”.
I segretari provinciali del centrodestra, uno di Soncino (Gabriele Gallina, Forza Italia), uno di San Bassano (Simone Bossi, Lega), l’altro di Casalmorano (Giuseppe Trespidi, Udc) e Marcello Ventura, cremonese, ma più impegnato in Regione, osserva l'ex esponente di Forza Italia “non girano per la città, non sanno come la pensano i cittadini, non hanno il polso della situazione”.
“Hanno scelto – aggiunge – non si sa ancora bene da chi sia stato pilotato e perché, Portesani, quando c'erano in campo anche altri nomi come quello di Alessandro Zagni e Chiara Capelletti”. “I nostri notabili – commenta con ironia – hanno sentito tante persone ma hanno detto tutti di no. Forse qualche domanda bisognerebbe farsela”.
Quanto a lui, Giovetti tiene a ricordare che “non ho più preso alcuna tessera di partito, sono un cittadino di 63 anni e ho pieni diritti civili e politici, se voglio presentare una mia lista non devo chiedere il permesso a nessuno”.
Il punto, sottolinea Giovetti, “è che la scelta di Portesani, lo dico con rispetto per la persona, è una scelta di risulta. Sono stati interpellati Perri, Rivoltini e altri, ma nessuno ha accettato e si è ripiegato su Portesani, che peraltro ha parlato sia con il centrodestra che con il centrosinistra prima di dare l'ok all'alleanza. Ma Portesani con noi ha poco da spartire, lo dimostra un episodio, uno scambio che ho avuto con lui. Gli ho chiesto se conosce quanti fondi del bilancio sono disponibili per la sicurezza ma non ha saputo rispondere”.
Detto questo, “io non lo posso certo votare e faccio la mia scelta e attenzione, non mi candido sindaco. Per governare serve chi ha capacità e bravura, chi è in grado di rispondere alle problematiche di questa città”.
Sulla possibile composizione della lista, Giovetti non si sbilancia, ma si apprende che l'idea solletica diversi consiglieri attualmente nel centrodestra così come alcuni scontenti di Fratelli d'Italia.
“Ci vorrà ancora un po' di tempo per uscire – conclude Giovetti –, abbiamo ancora 50 giorni per la presentazione delle liste (che devono essere presentate entro l'8 maggio; ndr). Il mio per adesso è anche un invito al centrodestra, a ragionare e a valutare alternative, a fare un ripensamento. In quel caso l'idea della lista civica può anche rientrare. Diversamente, farò la mia scelta”.
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commenti
Claudia Cremonesi
18 marzo 2024 19:19
Alessandro Portesani avrà il voto della nuova destra, riflessiva, pacata e costruttiva. Il CdX punta su un imprenditore giovane, determinato con un programma che guarda ai bisogni reali dei cittadini senza voli pindarici e per questo le persone lo ascoltano. E’ garbato, pacato e molto preparato, finalmente la politica ha scelto la qualità. Il programma farà la differenza. Forza Portesani e forza la politica sana. Avanti tutta!
ANTONIO SIVALLI
19 marzo 2024 10:15
lasciamo spazio ai giovani e alle nuove idee è estremamente pertinente. I giovani rappresentano il futuro della nostra comunità e devono avere la possibilità di contribuire attivamente alla sua crescita e al suo sviluppo. È importante che le generazioni più anziane riconoscano il valore dell'energia e della creatività dei giovani e li incoraggino ad assumere un ruolo di leadership e responsabilità nella vita pubblica. basta con minestre riscaldate
Manuel
19 marzo 2024 17:06
Che necessiti dare spazio ai giovani, non ci piove, anche perché i vecchi tendono a considerare le loro esigenze, quant’anche esperienze.
C’è da sottolineare però, come una fetta sempre più ampia della popolazione valichi i sessant’anni e questo è pure un fatto da ponderare.
Il patriarcato non incide più, ma le maggiori possibilità economiche, lo scollamento della componente giovanile la società dall’interesse per la politica (imposto da consumismo e capitalismo), l’invecchiamento sempre più marcato della gens italica, hanno favorito una gestione gerontocratica.
Constatato il tutto, non è che si debba escludere d’emblee’ la più corposa parte della cittadinanza dall’agone politico.
Criticare, combattere, resistere ed anche voi giovani troverete spazio, parola e credito.
Nadrot mot
20 marzo 2024 15:04
dopo 5 anni la stessa manfrina, rischia di passare un pochino da macchietta no???
Stefano
22 marzo 2024 07:54
Sarebbe ora che Giovetti capisse di mettere da parte certi personalismi. Perché sarà un miracolo incredibile dovesse vincere e diventare sindaco. Quindi che pensi più ad un ampia alleanza,se è vero che in una certa posizione politica si colloca, altrimenti non si può dar ragione a chi dice che i suoi veri 'nemici' anziché combatterli, li favorisce