I Radicali di Cremona insieme a Eumans, +Europa Cremona, Associazione Fabiano Antoniani, Partito Socialista Italiano hanno manifestato in Piazza Duomo, per la Giornata Internazionale della Democrazia
I Radicali di Cremona insieme a Eumans, +Europa Cremona, Associazione Fabiano Antoniani, Partito Socialista Italiano hanno manifestato oggi in Piazza Duomo, per la Giornata Internazionale della Democrazia.
Al centro della manifestazione, la denuncia del ritardo dell'apertura della Piattaforma istituzionale, pubblica e gratuita, per raccogliere firme online su referendum e proposte di legge di iniziativa popolare, come hanno sottolineato a più riprese gli appelli al Governo lanciati dall'Associazione Luca Coscioni e dal suo copresidente Marco Gentili, da più di un anno a questa parte. E’ stata inoltre anche l’occasione per tornare sul tema dell’abuso della decretazione d’urgenza da parte di questo Governo, pratica che di fatto esautora il Parlamento delle sue funzioni istituzionali: il Governo Meloni detiene il record della decretazione d’urgenza, con 3,4 decreti-legge al mese pari a 34 in 10 mesi.
In un paese in cui l’astensionismo non è mai stato tanto forte e alla luce della storica sentenza del 2019 del Comitato dei Diritti Umani delle Nazioni Unite che, grazie alla battaglia politica per lo stato di diritto di Mario Staderini e Michele De Lucia, indica come in Italia l’esercizio democratico e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita democratica del Paese è di fatto impedita, le Istituzioni devono garantire lo stato di diritto e promuovere la piena partecipazione ai processi decisionali democratici di cittadini e cittadine.
“Visto lo stato in cui versa la nostra democrazia, era importante essere in strada oggi. La piattaforma pubblica – dichiarano Vittoria Loffi-Segretaria Radicali Italiani e Vittorio Mascagni-Tesoriere Radicali Italiani-- sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° gennaio del 2022. Ad oggi, non ve n'è traccia: e il Ministro Nordio ha dichiarato che non sarà pronta prima del prossimo anno. Come Radicali, stiamo raccogliendo firme per sei proposte di legge di iniziativa popolare depositate in Cassazione su temi centrali per il nostro Paese come la protezione del Suolo, l’Energia, la Povertà, i Debiti dello Stato nei confronti delle imprese, il Sex work, e l’Aborto. Per raccogliere queste firme online, siamo costretti ad avvalerci di una piattaforma privata, a pagamento. In piena violazione dei principi democratici, i cittadini e le cittadine che condividono le nostre proposte sono costretti a pagare 1,5 euro a firma. Chiediamo che venga ripristinato lo stato di diritto e che si rientri nei termini della legge: molte persone vogliono partecipare attivamente alla vita politica e hanno il diritto di farlo”
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