4 giugno 2021

Jane Alquati torna a far politica. Con la Lega dopo un incontro con Salvini Dieci anni dopo la "rottura" durante la giunta Perri

Dieci anni superati grazie a un incontro casuale. Quello avuto nell'estate del 2020, in spiaggia durante le ferie, con Matteo Salvini. E in un attimo la passione per la politica si riaccende e torna la voglia di mettersi in gioco. E' così che Jane Alquati ha deciso di riprendere la tessera del partito a dieci anni esatti dall'espulsione da quella che allora era la Lega Nord e che oggi è la Lega per Salvini premier.

Molto conosciuta in città, Alquati è una militante storica del Carroccio: la sua prima tessera risale al 1998 e negli anni si è fatta strada tra le fila del partito cremonese grazie alla sua intraprendenza, fino ad arrivare a ricoprire l'incarico di assessore alle Politiche Educative e alle Politiche Giovanili nella giunta guidata da Oreste Perri dal 2009.

Nel 2011 il “fattaccio”: la lega di Cremona ingaggia un durissimo braccio di ferro con la maggioranza e con lo stesso Perri. Oggetto del contendere sono le nomine in Aem, con la volontà del centrodestra di confermare Franco Albertoni (Pd). A complicare le cose, le nomine nella società autostrade con la conferma di Augusto Galli. Scelte che la Lega non condivideva minimamente, al punto che si sfiorò la crisi di giunta. Non a caso, i vertici nazionali del partito, alla cui attenzione era stato portato il “caso Cremona”, presero una posizione netta, sancendo lo strappo con Perri e il centrodestra e imponendo agli assessori in quota al Carroccio l'uscita dalla giunta. In quegli anni erano tre gli assessori comunali leghisti: oltre a Jane Alquati, Claudio Demicheli e Alessandro Zagni.

Soltanto quest'ultimo decise di obbedire al partito lasciando la giunta. Non così Alquati e Demicheli, che, strenuamente difesi anche dallo stesso Perri, restarono al loro posto. Risultato: dal nazionale della Lega arrivò la “scomunica” per Alquati e Demicheli, espulsi dal partito. Va ricordato che nell'occasione anche il gruppo del Carroccio in Consiglio si divise e su sei consiglieri tre passarono al gruppo misto.

Alquati e Demicheli terminarono il mandato ma, di fatto, per loro l'esperienza politica con la Lega era terminata. Dopo qualche anno di pausa, dedicata soprattutto alla famiglia, Alquati è tornata a farsi vedere in occasione della campagna elettorale di Carlo Malvezzi (2019). Lo scorso anno, la svolta definitiva: l'incontro casuale con Salvini – che nel frattempo ha fortemente rinnovato il partito – e la decisione di tornare a mettersi in gioco. Detto fatto: Alquati si è tesserata come sostenitore della Lega ed è ripartita, se così si può dire, dal basso, dalle origini. Sì, perché lo statuto del partito prevede che il primo passo sia il tesseramento come sostenitore e solo in un secondo momento, se il tesserato si è impegnato anche sul campo, si possa chiedere il passaggio al gradino successivo, quello di “militante”. In questo caso la decisione spetta al vertice provinciale, che valuta la richiesta e concede o meno lo “status” di militante.

Conferma la notizia del suo ritorno la stessa Alquati: “Sì, mi sono tesserata dopo dieci anni e sono molto contenta. In questi anni il partito è cambiato e Salvini ha saputo portarlo ad essere la prima forza a livello nazionale. Per quanto mi riguarda, la passione è sempre rimasta. Ho voglia di tornare a impegnarmi, ma senza velleità, non ho nessuna mira particolare, ho solo la mia passione”. D'altra parte, aggiunge, “tutto è nato per caso, dopo un incontro in spiaggia con Salvini nel 2020. E' stato un attimo e mi è tornato il desiderio di fare politica”.

Ho già partecipato al mio primo banchetto – conclude Alquati – e ho rivisto con piacere tanti amici di vecchia data, così come ho conosciuto tanti nuovi sostenitori della Lega. Diciamo che i ricordi positivi hanno abbondantemente superato i momenti negativi”.

Federico Centenari


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