L'Area Omogenea Cremasca è realtà. L'assemblea provinciale dei sindaci dice sì a stragrande maggioranza
L''Area Omogenea Cremasca adesso è ufficialmente costituita. Questa sera la sua costituzione è passata ad amplissima maggioranza all'assemblea dei sindaci della provincia di Cremona. Tre sindaci vicini a Fratelli d'Italia (Annicco, Cappella Cantone e Pieve d'Olmi) si sono astenuti, i rappresentanti di Chieve e Monte Cremasco non hanno votato mentre sono usciti i sindaci di Stagno Lombardo e Gerre Caprioli. All'assemblea erano rappresentati 63 comuni pari a 264.690 abitanti. Si è arrivati al voto dopo gli interventi dei sindaci Rossoni, Zabert, Vezzini, Bergamaschi, Patelli, Fiori, Sisti e Belli Franzini. Soddisfatto il presidente dell'Area Omogena Cremasca, Gianni Rossoni: "E' una bella giornata. I colleghi sindaci hanno colto l'importanza di avere dei territori organizzati e uniti, solo così manteniamo poi l'unità provinciale. Nessuna azione di separatismo ma un sano protagonismo del territorio di supporto alla politica provinciale"
"Traguardo che significa anche partenza di un territorio che con la costituzione dell'area omogenea rimarca le affinità e la coesione territoriale. Auspico che questo traguardo sia di stimolo per i colleghi sindaci dell'intera provincia" dice Carlo Vezzini, sindaco di Sesto Cremonese ed ex presidente della Provincia.
Valeria Patelli, sindaco di Calvatone, aggiunge:"Sono molto contenta che dopo tanti travaglio il punto sia passato con una maggioranza importante anche per gli altri due territori, cremonese e casalasco che spero procedano come hanno fatto i colleghi cremaschi".
Fabio Bergamaschi, sindaco di Crema: "Il riconoscimento dell'area omogenea cremasca anche dalla provincia di Cremona è un passaggio importante e consente al cremasco di non restare a metà del guado, di superare anche quelle incertezze normative che sembravano anche palesarsi per l'interruzione della riforma delle articolazioni territoriali dello Stato, adesso possiamo farlo facendo risaltare le nostre peculiarità senza che ci siano primazie di uno sull'altro".
Simona Pasquali rappresentante del Comune di Cremona: "Il voto sull'area cremasca rappresenta una presa d'atto di una organizzazione esistente e funzionante che anche gli altri sindaci della provincia hanno definito 'invidiabili'. Bisognerebbe che anche il resto della provincia si organizzasse su affinità diverse e seguire quello che stanno facendo i cremaschi".
Il sindaco di Gussola Belli Franzini: "Dal casalasco vediamo con interesse quello che succede nel cremasco, perchè questa organizzazione territoriale porta sicuramente dei benefici all'efficienza e alla programmazione e ai risultati concreti degli organi superiore, provincia e soprattutto regione. Auspichiamo che anche nel casalasco si possa arrivare a una organizzazione di questo tipo superando quei campanilismi che hanno fatto da freno ai nostri territori"
Il presidente della Provincia Signoroni: "Il risultato raggiunto rappresenta la volontà territoriale ed è un modello che va migliorato ma va utilizzato anche dal resto della provincia come hanno evidenziato tutti i sindaci presenti".
Nell'assemblea è stato anche approvato il bilancio provinciale con 42 voti favorevoli e 21 astenuti.
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