28 giugno 2022

L’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, di corsa… al lavoro per lanciare la sua candidatura, tra civismo e Pd, alla guida della Regione Lombardia dal 2023

"Questi volti giovani e sorridenti di Cremalab2030 , e tanti come loro in altre liste civiche, sono il presente e il futuro della politica. Sono loro le nostre speranze, gli unici che possono liberare la politica dai "politici di professione", che vivono ogni allargamento dell’orizzonte col terrore di perdere il loro posto.
Saranno i tanti giovani onesti e competenti a riportare le persone a votare e ad amare la politica, a interpretarla come servizio disinteressato.
Capisco che l’esempio di Verona possa spaventare chi teme l’ingresso di aria fresca, ma sarà meglio che ci faccia l’abitudine, perché il nuovo che si affaccia alla politica è qualitativo, fatto di giovani molto preparati, pieni di valori anche radicali, consapevoli che la giustizia viene prima dell'opportunità e abituati ad alzarsi presto e andare a guadagnarsi da vivere. Proprio questo li rende liberi, perché alla politica non devono nulla e nulla hanno da chiedere,  ma tanto da dare.
Il civismo, che insieme al PD è stato alla base di molte vittorie alle elezioni Amministrative nel campo progressista, in Lombardia e su e giù per lo Stivale, non minaccia la politica, tantomeno i partiti, anzi fornisce energia fresca al sistema, idee nuove ed entusiasmo.
Non vuole dominare i partiti, perché ne riconosce la storia e il contributo alla democrazia, ma desidera aiutarli a leggere la società e i cittadini con maggiore raffinatezza.
Il "mio" Partito Democratico è quello che riconosce e rispetta queste espressioni, valorizzandole, non intestandosele né colonizzandole. Un partito aperto, sorridente, coraggioso, pronto a lasciarsi contaminare e a costruire ponti e alleanze con tutte le persone di buona volontà, ma deve farlo a tutti i livelli, non solo a quello locale!
Passare dall’auspicio alla realtà, lo dico da Democratica, è la nostra sfida del secolo. Una sfida necessaria, anzi vitale, per almeno due ragioni. La prima è che i voti “ortodossi”, intrapartitici, al centrosinistra solitamente non bastano, e i dati sono lì a dimostrarlo. Neanche col "campo largo" perimetrato sugli alleati partitici minori, per quanto importanti.
La seconda è legata alla prima, la quota di civismo che agisce nel campo progressista è enormemente più ampia di quella, risibile, a disposizione del centrodestra. In questo giacimento vi sono ricchezze di cui siamo parte, valori, sensibilità,  idealità preziosi e condivisibili.
Si tratta di trovare un’alchimia che permetta a chi vuole rimanere se stesso di trovare il modo più naturale per farlo, senza la fatica di negoziare, perché esserci con le proprie specificità è un suo diritto, così come è nostro dovere formulare proposte politiche che aiutino gli spiriti liberi a sentirsi riconosciuti".  

Così postò via social Stefania Bonaldi, ex sindaca di Crema e … candidata alla presidenza della Regione Lombardia nel 2023? Lo scopriremo vivendo, ma lei sta lavorando bene e Rock, affinchè tale opzioni, diventi presto realtà tra civismo (Lombardia Lab) e Pd. Intanto il governatore Attilio Fontana è pronto a ricandidarsi per il centrodestra. 

Stefano Mauri


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