La maggioranza compatta presenta un Odg per dire no al Biometano nel comparto di San Rocco
La maggioranza che governa la città dice compatta "no al biometano" nell'area di San Rocco. Un Ordine del Giorno per il Consiglio comunale a firma del capogruppo Pd Roberto Poli, di Riccardo Merli per "Fare Nuova Cremona Attiva", di Andrea Segalini per "Cremona sei tu" e Rosita Viola per "Sinistra per Cremona Energia Civile" ribadisce quanto dichiarato dal sindaco Virgilio sul "no all'impianto di biometano" in quanto "non è pensabile prevedere nel comparto di San Rocco un nuovo impianto di biometano senza avere una chiarezza di intenti di A2A rispetto alle prospettive del termovalorizzatore e senza un disegno organico dell’intero comparto". Il documento ribadisce poi il sostegno e la necessità "per un piano d'azione per l'Energia Sostenibile e il Clima".
Ecco il testo già inviato al Presidente del Consiglio Comunale.
"Le città rappresentano ecosistemi estremamente complessi, dove ogni aspetto della vita urbana è interconnesso con i fenomeni climatici e ambientali. Esse non solo influenzano il clima locale e globale attraverso le loro attività, ma ne sono anche fortemente influenzate. Il modo in cui le città si sviluppano, crescono e operano incide direttamente sui sistemi ambientali, attraverso una serie di dinamiche come l'abitare, la mobilità, il consumo di suolo, la produzione e il consumo di energia e la gestione dei rifiuti.
La gestione dei rifiuti rappresenta una delle sfide centrali: i modelli di consumo urbano portano ancora grandi quantità di rifiuti, e il modo in cui questi vengono smaltiti o riciclati può influire sia sull'inquinamento che sul consumo di risorse naturali. Le città, dunque, sono luoghi dove si manifestano alcune delle principali sfide globali in termini di sostenibilità e resilienza climatica, ma allo stesso tempo offrono grandi opportunità per innovazioni e soluzioni che possano contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e a creare un futuro più sostenibile.
Considerato che
Il PAESC (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima) è un documento strategico sviluppato dai comuni e dalle città nell'ambito del Patto dei Sindaci, un'iniziativa europea che mira a coinvolgere le autorità locali nella lotta ai cambiamenti climatici.
Il PAESC stabilisce una serie di azioni concrete che il comune si impegna a realizzare per ridurre le emissioni di CO₂ sul proprio territorio, promuovere l'efficienza energetica e aumentare l'uso di energie rinnovabili. L'obiettivo principale è raggiungere e superare i target fissati dall'Unione Europea, come ridurre le emissioni di almeno il 40% entro il 2030.
Il piano include azioni che riguardano vari settori, come l'edilizia, i trasporti, l'illuminazione pubblica, la gestione dei rifiuti e le energie rinnovabili, e coinvolge cittadini, aziende e istituzioni locali.
Il Comune di Cremona ha recentemente monitorato le ricadute di questo strumento che nei prossimi anni dovrà essere rinnovato e attualizzato
Il Comune di Cremona, insieme al Gruppo A2A, Aem Cremona Spa e Padania Acque Spa, ha avviato un tavolo di confronto territoriale con l’obiettivo di definire un nuovo ciclo energetico e ambientale per la città.
Questo processo mira a rinnovare e superare il precedente modello, garantendo una risposta adeguata alle future esigenze della comunità.
Il progetto ha incluso l'elaborazione di vari scenari di trasformazione e innovazione con un orizzonte temporale di lungo periodo, suddivisi in due categorie in base alla loro fattibilità economica e ambientale. Il pacchetto complessivo degli investimenti, che supera i 100 milioni di euro, permetterà di trasformare radicalmente il ciclo energetico ambientale di Cremona. Gli interventi seguiranno i principi dell'economia circolare, puntando alla decarbonizzazione, alla riduzione dell'inquinamento, all'aumento dell'efficienza e alla promozione della transizione energetica.
Il sistema di teleriscaldamento necessità di miglioramenti tecnici relativi alla configurazione impiantistica volti ad incrementare le performances e diminuire perciò l’impatto ambientale a parità di servizio erogato.
Alla luce di questa esigenza si era avviato con A2A un percorso finalizzato alla creazione di un parco dell’economia circolare volto a garantire attenzione anche agli elementi sopra citati.
L’impianto di biometano era un tassello di tale progetto, posto che il biometano , come sostiene Legambiente “rappresenta una grande opportunità per l’economia circolare e per la lotta alla crisi climatica e comporta notevoli vantaggi ambientali su piu’ fronti”. Tuttavia l’insediamento dell’impianto di biometano doveva necessariamente prevedere una grande attenzione in relazione al rapporto con il contesto urbano nel quale era previsto e le ricadute sul territorio e sui cittadini affinchè il bilancio ambientale risultasse complessivamente positivo.
Gli esiti della Conferenza dei Servizi nella procedura della Valutazione di Impatto Ambientale hanno evidenziato con il rigore dovuto numerosi elementi di criticità.
Non è dunque accettabile prevedere in quel comparto l’assenza di una razionalizzazione fra vecchi e nuovi impianti anche alla luce di salvaguardare le finalità stesse del progetto Cremona 20 – 30
Il tema dell’energia richiama più che mai l’importanza della democrazia locale e del pieno accompagnamento della cittadinanza su tematiche complesse che hanno una sostanziale ricaduta nei territori
Il Consiglio Comunale impegna la Giunta
- Aggiornare il PAESC del 2012 anche in seguito al suo monitoraggio approfondito E’ infatti fondamentale dotare l'ente di una visione rinnovata e lungimirante in merito alle politiche energetiche locali. Questo nuovo piano dovrà essere in grado di rispondere alle sfide attuali e future, promuovendo la transizione verso un modello di sviluppo basato sull'efficienza energetica, la riduzione delle emissioni e l'integrazione di energie rinnovabili, in linea con gli obiettivi europei e globali di sostenibilità e decarbonizzazione. Solo attraverso una pianificazione avanzata, che coinvolga tutti gli attori del territorio, sarà possibile cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dal cambiamento dei paradigmi energetici.
- Proseguire le interlocuzioni con A2A per aggiornare il progetto Cremona 20 -30 con particolare attenzione all’importanza di alcune progettualità inserite nel progetto stesso, come per esempio il recupero del calore del depuratore dalle acque reflue, calore derivante dalle attività di depurazione, che oggi si disperde nell’ambiente, come fonte per il teleriscaldamento, una soluzione che permette di risparmiare circa 20.000 tonnellate di CO2 all’anno, coprendo il 50 % del fabbisogno di calore del teleriscaldamento per cui era previsto un investimento di 11 milioni di euro nell’area attigua al depuratore di Padania Acque.
- Ribadire che, come ha recentemente dichiarato il Sindaco, non è pensabile prevedere nel comparto di San Rocco un nuovo impianto di biometano senza avere una chiarezza di intenti di A2A rispetto alle prospettive del termovalorizzatore e senza un disegno organico dell’intero comparto
- Potenziare le fonti di energia rinnovabili per aumentare l’autonomia energetica e favorire la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili e l’uso di pannelli fotovoltaici nel pubblico e nel privato, a partire dalla realizzazione attraverso AEM di un impianto fotovoltaico pubblico nel parcheggio del Centro Servizi in via Postumia.
- Coinvolgere il Consiglio Comunale, includendo le Commissioni competenti sui temi trattati, per favorire approfondimenti e analisi specifiche, così da supportare e accompagnare lo sviluppo del PAESC lungo tutte le sue fasi. Questo approccio garantirà una maggiore partecipazione, trasparenza e un esame accurato delle decisioni strategiche, assicurando che il percorso sia condiviso e ben strutturato.
- Costruire percorsi partecipativi per coinvolgere attivamente cittadini, associazioni, portatori di interessi e altre istituzioni del territorio.
Roberto Poli, Riccardo Merli, Andrea Segalini, Rosita Viola
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commenti
PierPiero
26 settembre 2024 05:37
Impressionante!
Impressionante soprattutto perché questa stessa maggioranza, nella precedente amministrazione ma con molti degli stessi rappresentati, diifendeva oltre ogni vergogna tematiche diametralmente opposte.
Folgorati sulla via di Damasco?
Rinsaviti?
O pronti per un altro giochetto?
A me viene solo in mente una locuzione latina molto famosa:
Timeo Danaos et dona ferentes.
Luciano Losi
26 settembre 2024 08:17
Accolgo con piacere questa prima, importante presa di posizione della maggioranza di governo, che risulta un po’ scontata, a seguito del pronunciamento della Conferenza dei Servizi a valle della Valutazione di impatto ambientale. Auspico che l’atteggiamento pragmatico e decisorio abbia a continuare anche su altre tematiche, ad esempio la questione dell’inquinamento della Tamoil e della costituzione delle Comunità energetiche per le energie rinnovabili.
Chemist
26 settembre 2024 10:57
Mi permetto di dubitare che Legambiente sostenga il vantaggio del biometano riguardo la crisi climatica attuale. Gli studi più recenti affermano che il biometano è comunque climalterante, la risposta vera per la pianura padana sono i parchi fotovoltaici
Sebastiano
26 settembre 2024 11:49
Forse non se ne è accorto nessuno, ma dietro le roboanti affermazioni della attuale amministrazione comunale, non si esclude per nulla un impianto per la produzione del biometano, anzi. Magari non proprio dove A2A voleva metterlo, però consideriamo che è lei la vera padrona in casa nostra e quindi troverà di certo il modo per fare i propri interessi, che non sempre sono quelli dei cittadini.
PierPiero
26 settembre 2024 13:23
Concordo.
Magari lo metteranno dove volevano posizionare quella barzelletta della vasca per la raccolta dei liquami (vedi ultima versione del progetto). E' a Gerre Borghi, quindi ancora (sic!) Cremona e con una tubatura di pochi km si arriverebbe ancora al Termovalorizzatore. Non va abbassata la guardia.