30 marzo 2023

La maggioranza in Consiglio comunale: "Biometano, tassello importante per la transizione energetica purché con grande rigore ambientale"

La maggioranza in consiglio comunale fa quadrato sull'impianto di biometano purchè ci sia massimo rigore ambientale. Ecco il documento sottoscritto da Roberto Poli (Pd), Enrico Manfredini (Fare nuova la città) e Lapo Pasquetti (Sinistra italiana)

"Anziché attaccare la maggioranza con allusioni criptiche e riferimenti sibillini il centrodestra farebbe meglio a spiegare ai cittadini cremonesi le sue proposte, sempre che le abbia,  a fronte della necessità non rimandabile di produrre energia pulita avviando la transizione energetica con l’obiettivo di rendere l’Italia più autonoma rispetto al fabbisogno energetico.

Da parte nostra riaffermiamo con forza i progetti di transizione energetica di Cremona 20/30, di cui l’impianto di biometano è un tassello importante, posto che il biometano come afferma Legambiente (verificabile sul suo sito ufficiale)  “ è al centro dello sviluppo dell’economia circolare”.

Da subito abbiamo sostenuto la necessità del massimo rigore nella valutazione dell’impatto ambientale e nessuno ha mai avallato eventuali scorciatoie, nel pieno rispetto dell’iter tecnico-amministrativo più corretto. 

E’ chiaro che l’operazione deve avere un bilancio ambientale favorevole e deve avere il minore impatto possibile sui potenziali effetti collaterali (relativi alla viabilità e agli odori), che comprensibilmente preoccupano i residenti nel quartiere e nei paesi piu vicini alla zona del progetto. E sicuramente servono e sono e saranno chieste ampie compensazioni (ad esempio in termini di piantumazioni, aree verdi, impatto visivo e viabilità).

Tale processo si inserisce in altre progettualità che caratterizzano le scelte ambientali dell’Amministrazione, a partire dai brillanti risultati nella raccolta differenziata che è un passo fondamentale nell’ottica dell’economia circolare. Così come in tale percorso di transizione rientra il progetto del fotovoltaico secondo il piano di AEM che si avvierà entro l’anno in corso con la produzione 1 MW di energia pulita fotovoltaica. E ancora i progetti del verde o della mobilità sostenibile. 

Spiace constare che le minoranze, nonostante abbiano la responsabilità del governo regionale e nazionale, preferiscano il gioco delle parti anche su partite strategiche per il territorio e il Paese. Vediamo posizioni ondivaghe e addirittura poco credibili, travestimenti pseudo ambientalisti, pur di cavalcare alcuni malumori, come sempre accade quando ci sono progetti forti.

Da parte nostra apriamo il massimo dialogo con i portatori di interessi, le forze politiche e i cittadini per un’interlocuzione fattiva e costruttiva".


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commenti


michele de crecchio

1 aprile 2023 21:12

Per cercare di far digerire meglio all'opinione pubblica certi impianti di dubbia compatibilità ambientale, specie se molto vicini a insediamenti residenziali, il trucco più usato è, da tempo, quello di cambiare ad essi il nome. A suo tempo l'inceneritore di rifiuti, previsto alla periferia di Cremona e interessato dalla direzione dei venti dominanti verso la città, cambiò nome e fu denominato "termovalorizzatore". Oggi la storia si ripete e all'impianto di trattamento fanghi che A2A ha deciso di costruire accanto all'inceneritore si è ritenuto opportuno dare la meno allarmante denominazione di "impianto per il biometano"! Il termine "bio", probabilmente dovrebbe bastare, nelle speranze di chi lo propone, per tranquillizzare, se non proprio tutti, almeno i residenti più ingenui.