19 gennaio 2023

Letizia Moratti e l'incontro con una vecchia amica di famiglia cremonese, la commozione per una foto d'epoca. Il tavolo agricolo e la meraviglia davanti alla grande liuteria

Sotto la neve e con un fuori programma: l'incontro con una vecchia amica di famiglia. Comincia così il pomeriggio del tour cremonese di Letizia Moratti, candidata del Terzo Polo alla presidenza della Regione. Durante le due ore al Museo del Violino l'ex assessore al Welfare ha rivendicato con orgoglio il progetto del nuovo ospedale, annunciato un sì incondizionato all'autostrada Cremona-Mantova e attaccato sulla sanità Pierfrancesco Majorino, suo avversario del centrosinistra.
Moratti arriva in piazza Marconi poco dopo le 15. Non a bordo del pullman con cui sta facendo il giro della Lombardia ma su un'auto blu. Ad attenderla da mezz'ora un'anziana con ombrello e borsa: Rina Bodini, 85 anni portati splendidamente. “Sono qui per salutare lei, Letizia. Dai 16 ai 50 anni ho fatto la cameriera per una famiglia cremonese che l'estate si trasferiva in vacanza a Rapallo. Io la seguivo ed è lì che ho conosciuto i Moratti, compresa Letizia. Andavamo in spiaggia con sua sorella, pittrice. I Moratti erano persone distinte ma alla mano. Famiglie così non ci sono più. Ho un ricordo meraviglioso di quei momenti”. La signora Rina apre una busta e mostra la fotografia in bianco e nero che la ritrae con Letizia Moratti bambina, assieme ad altre persone. Poi, in punta di piedi, senza sgomitare, le si fa incontro e le chiede: “Come sta la mamma?”. La candidata spalanca gli occhi e le tende la mano: “Sta bene, ha 99 anni. Mi recherò a trovarla domenica a colazione, posso donarle questa tartaruga portafortuna fatta a San Patrignano?”. L'ex cameriera vorrebbe contraccambiare dandole la busta con la foto, ma non c'è più tempo. E così la consegna a un collaboratore della leader del Terzo Polo che provvede subito a recapitarla alla destinataria.
A questo punto un altro appuntamento, stavolta previsto: il Tavolo agricolo, riunito in sala Fiorini. Ci sono le associazioni di categoria (ma non la Libera). “La nostra idea è un metodo di lavoro basato sull'interconnessione tra i diversi assessorati e i diversi settori – dice Moratti -. Il nostro non è un programma elettorale ma un progetto di governo con una visione sul breve, medio e lungo periodo. Un metodo che necessita di competenze per leggere il futuro e gestire il presente”. E' Paolo Voltini, presidente di Coldiretti, a rompere il ghiaccio tra gli interlocutori: “Cremona ha bisogno di una rappresentanza in Regione coerente con il territorio, Cremona oggi meriterebbe un buon assessorato all'Agricoltura”. Da Voltini un riferimento anche al tema, annoso, delle infrastrutture e “ai treni da Terzo mondo”. Dopo gli altri interventi, è lei, la protagonista della giornata, a tirare le fila della riunione. “Oggi il mio obiettivo è testimoniare la volontà politica di costruire un tavolo di lavoro che non si limiti a questo momento, ma che diventi un metodo di confronto permanente. Bisogna programmare, non rincorrere gli eventi eccezionali. L'anno scorso sono stata io a chiedere un tavolo sulla siccità”.
Si continua con la fotografia di rito con i candidati cremonesi del Terzo Polo: Erminio Zanenga, Cinzia Pasotti, Luca Zanichelli, Olivia Somenzi, Giuseppe Foderaro, Maria Luisa D'Ambrosio, Mirko Signoroni e Paola Orini
Arriva il momento delle interviste. “La Cremona-Mantova dev'essere realizzata e, allo stesso tempo, Cremona deve avere un collegamento migliore con Milano. Questa provincia è un valore aggiunto per tutta la Lombardia e proprio per questo deve avere quelle infrastrutture che consentano di attrarre investimenti e alle persone di continuare ad abitare in questo bellissimo territorio senza essere costrette a lasciarlo”, dice Letizia Moratti alla Rai.
E a CremonaSera: “Nella mia giunta ci sarà un assessore che rappresenti questa provincia, la sua bellezza, le sue specificità, le sue vocazioni. C'è poi la questione della natalità: Cremona è la provincia più vecchia. La Regione deve aiutare a invertire questa tendenza. I negozi di prossimità, ad esempio, hanno una funzione economica, sociale e di sicurezza, soprattutto nei piccoli paesi”. Majorino, nel suo recente tour in città, ha accusato la Regione di aver destinato in questi anni più risorse per la sanità privata rispetto a quella pubblica: quale sarà la sua linea? “E' una falsità. La Regione ha stanziato per il nuovo ospedale di Cremona, una struttura pubblica, 300 miliardi di euro. Questo è ciò che ho fatto io. La sanità pubblica è un grande valore”.
Comincia, accompagnata dalla direttrice Virginia Villa, la sua visita al Museo del Violino. L'ospite sgrana gli occhi davanti agli Stradivari: “E' un museo che ha collegamenti internazionali, 60 mila visitatori all'anno sono tanti. Poter ascoltare qui la musica è un'esperienza unica. La cultura mi nutre nell'anima”. La terza incomodo tra Fontana e Majorino si ferma a conversare con Alessia, una delle guide: “Le piace questo lavoro?”. Il tempo stringe, lo staff morde il freno. Ma l'ex presidente della RAI si lascia trascinare volentieri nella stanza buia dello 'Scrigno dei tesori', che ospita la collezione degli strumenti antichi una volta custoditi a Palazzo comunale. “Abbiamo in programma un'iniziativa con la Fondazione Bracco sul tema musica e medicina”, dice la direttrice. “Cercherò di venire”, le risponde Letizia Moratti. Poi riparte per l'ultimo impegno del pomeriggio.
La neve è diventata pioggia e la signora Rina è tornata a casa soddisfatta.
 
fotoservizio di Gianpaolo Guarneri/FotoStudio B12

 

Gilberto Bazoli


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