29 marzo 2024

Perché sostenere Virgilio, sì al nuovo ospedale, autostrada, biometano, inceneritore, sicurezza: il punto di vista di Pizzetti sui temi caldi della campagna elettorale

Dalla decisione della “scesa in campo” a sostegno di Andrea Virgilio a tutti i temi roventi di questa campagna elettorale. Ecco, nell'intervista che segue, il punto di vista di Luciano Pizzetti, big del centrosinistra locale, ex parlamentare e politico di lungo corso.

Domanda “introduttiva” ma inevitabile: cosa ha spinto un politico come lei, che ha raggiunto traguardi di grande rilievo, a scendere in campo con una lista civica a sostegno di Andrea Virgilio?

Mi ha spinto il fatto di concorrere a dare una mano alla città mettendole al servizio proprio le conoscenze che a livello nazionale ho costruito in questi anni. Certo, aggiungo poi che non l'avrei fatto se non credessi nelle capacità di Andrea, una persona di alta caratura morale, attento ai valori e ai contenuti.

Non entro nella polemica del “badante” perché conosco Andrea e non ritengo che ne abbia certo bisogno. Si è però parlato di continuità e discontinuità...

E' un tema che non si pone. Andrea ha una sua personalità ed è questa la misura della sua discontinuità. Le personalità di valore impongono il loro modo di fare e di essere, non sono certo dei replicanti. Basti pensare che in questi anni Andrea ha dimostrato grandi capacità amministrative portando a Cremona risorse ingenti a favore della riqualificazione urbana. Dunque mi è parso utile e anche sensato non disertare ma partecipare alla sfida.

Entriamo nel vivo dei temi caldi di questa campagna. Autostrada Cremona-Mantova. Stiamo assistendo ad uno stallo.

E' necessaria una premessa. Il territorio, e non certo per opera dello Spirito Santo, dato che siamo sotto Pasqua, ma per opera delle persone, ha in prospettiva investimenti importanti, come il raddoppio ferroviario e l'ampliamento del sistema universitario perché Cremona sarà il luogo dove le università più significative del Nord saranno presenti. Ora, è importante che gli studenti arrivino e si fermino e per far questo la città deve essere più raggiungibile. Questo, naturalmente, serve anche all'economia locale. Detto questo, le problematiche relative all'autostrada sono in fase di risoluzione. Personalmente non sono innamorato delle autostrade, ma è un dato di fatto che questo territorio deve essere maggiormente servito in termini di collegamenti. Se a Nord e a Sud i collegamenti ci sono, nel mezzo il territorio è sguarnito e occorre completare la dorsale con il raddoppio ferroviario e l'autostrada. Confido che lo stallo si risolva e ricordo che la Paullese è in stato di completamento, manca il collegamento della Castelleonese da Crema a Cremona, per il quale chiederemo risorse. Ma all'Anas dobbiamo chiedere risorse anche per fare altre cose: l'Asolana, la tangenziale di Cremona, che è un collegamento extracittadino, una via di alto traffico che non ha senso resti in capo al Comune. Riguardo all'autostrada, occorre farla con risorse in parte private e in parte pubbliche che con i pedaggi rientreranno. In questo modo completiamo l'asse ferroviaria, l'asse stradale, il collegamento su acqua con il porto di Valdaro. Tutto questo è connesso è dà sostegno al mondo dell'impresa. Ovviamente tutto va fatto con i necessari accorgimenti ambientali.

Nuovo ospedale. Conosco il suo parere in merito ma facciamo il punto sulla base degli ultimi sviluppi.

L'ospedale è una grande opportunità, so bene che ci sono opinioni contrarie anche da parte di persone che personalmente stimo molto. Il punto, però, è avere l'opportunità di creare una nuova struttura che generi qualità nella degenza e nell'assistenza superiori all'attuale. La struttura attuale necessita di interventi costosi, pesanti, tempi lunghi e un disagio enorme. Grazie alle nuove tecnologie, il nuovo ospedale sarà il perno della medicina territoriale, sarà un ospedale di ampia gamma in grado di affrontare meglio e più di quanto si faccia ora le varie esigenze. L'ospedalino, come qualcuno lo chiama, non c'entra perché il nuovo ospedale sarà sito a Cremona ma si occuperà di una vasta area, servirà il territorio provinciale e non solo quello. L'opinione dei cittadini è importante, ma occorre ricordare che non sarà solo l'ospedale di Cremona. Senza contare una cosa...

Vale a dire?

Che la nuova struttura un vaglio democratico lo ha già avuto. La Regione, attraverso il presidente Fontana, ha detto che si impegna a realizzare l'autostrada Cremona-Mantova e il nuovo ospedale e anche su questo la stessa Regione ha avuto un consenso enorme, i cittadini li hanno votati largamente e in democrazia si prende atto dei consensi.

Va bene, ma oltre al contenitore c'è da pensare al contenuto. Pensiamo alle difficoltà del Pronto Soccorso.

E' in forte difficoltà, lo so bene. Purtroppo il dato è questo: con un alto debito pubblico sono stati operati tagli alla sanità. Adesso scontiamo queste scelte. Ma tornando al nuovo ospedale, la decisione è stata presa, l'ospedale si farà e a fine anno si terrà la gara d'appalto. Per questo dico che è giusto cambiare fase: dal no occorre passare al come. E su questo, un contributo rilevante può arrivare anche da chi si è espresso in modo contrario alla nuova struttura. Tutte queste sono energie e risorse da coinvolgere sul come. Faccio un appello: anche chi rimane contrario, partecipi, dica la sua, faccia proposte.

Biometano. Un tema che sta tenendo banco da parecchi mesi.

C'è stato un difetto di gestione e di relazione. Il tema è che la strada è ancora lunga, serve la VIA (Valutazione Impatto Ambientale; ndr), che dovrà essere rigorosa. Dopodiché immagino che si ricorrerà ad altri strumenti, ricorsi al Tar, ad esempio, che sono assolutamente nei diritti dei cittadini. Questo tempo lungo deve essere usato per capire meglio, per far sì che A2A capisca che l'operazione fatta a suo tempo era la cessione di asset in cambio di investimenti sul territorio. Se la VIA dirà che lì si può procedere, ad A2A si dovrà chiedere che interventi intende fare in un'area che è compromessa. Compromessa per vari fattori, a partire dalla discarica ma non dal termovalorizzatore. Il tema è insomma questo: il territorio è diviso, si deve fare sistema per far sì che il potere di interlocuzione con A2A sia più forte. A2A deve capire che non può usare il territorio solo come business, ma deve fare anche investimenti.

Da qui all'inceneritore il passo è breve...

Una considerazione, nel quadro ambientale locale, al nostro inquinamento contribuiscono diversi fattori in quest'ordine: la collocazione morfologica, il traffico veicolare, il sistema dell'agrozootecnia, il sistema industriale, la produzione di energia. Il concorso dell'inceneritore è residuale ed è ipocrita concentrarsi sulla parte meno rilevante del tutto, perdendo di vista gli altri fattori. E' invece necessario agire sull'insieme dei fattori, seguire i processi innovativi che portano ad un miglioramento della qualità dell'aria. Ripeto, l'inceneritore ha un apporto minimale e al tempo stesso la sua funzione positiva l'ha avuta. Pensiamo alle discariche che non prendevano più rifiuti: tutto questo, con l'inceneritore non è più accaduto. L'inceneritore ha avuto una funzione decisiva. Ora, con la differenziata andata avanti notevolmente, è chiaro che la funzione dell'inceneritore si riduce. La domanda è dunque: ha senso tenere l'inceneritore in vita (dopo il 2029; ndr) a fronte di conferimenti ridotti o è più sensato chiuderlo nel 2029 e portare il residuo della differenziata ad altri impianti, ad esempio a Brescia? In altre parole e tirando le somme, ci sono tre elementi da valutare: il fatto che la chiusura dell'inceneritore migliori davvero la qualità dell'aria, il fatto che lo smaltimento alternativo ci sia e funzioni, e, infine, che l'operazione non ricada sui cittadini in termini di costi. Se la risposta a queste considerazioni è sì, si può benissimo chiudere l'inceneritore dopo il 2029.

Ultimo tema, la sicurezza. In questi giorni se ne è molto dibattuto.

Mi domando: devo credere a De Corato (l'onorevole che recentemente ha accompagnato il candidato del centrodestra Alessandro Portesani in visita alla città; ndr) o devo credere al Questore e al Comandante dei Carabinieri? Io credo al Questore e al Comandante dei Carabinieri. Il tema della sicurezza, d'altra parte, si connette ad altri fattori. Si vogliono più vigili? Va bene, ma occorrono risorse e se il tema della sicurezza a livello regionale è considerato così rilevante, la Regione preveda risorse aggiuntive per Cremona. Ma il punto è che il tema della sicurezza è legato non solo al presidio (delle forze dell'ordine; ndr), ma anche ai negozi aperti, alla vita cittadina, al decoro urbano. Investire sul decoro fa sì che la città sia più frequentata, più fruibile e pertanto più sicura. Occorre far tornare la città più animata e quindi più sicura, non solo con la presenza di agenti ma con più persone e con maggiore decoro: è tutto questo che contribuisce a rendere la città più sicura. E quando parlo di decoro mi riferisco anche ai rifiuti: i bidoni pieni lungo i marciapiedi non rappresentano decoro urbano, non aiutano un cittadino disabile o una mamma e un papà con la carrozzella per il loro bambino. Sono tutte cose alle quali si deve prestare più attenzione. In sintesi, vorrei che un non vedente potesse camminare tranquillamente su un marciapiede.

 

Federico Centenari


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commenti


Nadròt möt

29 marzo 2024 13:26

Come direbbe Vasco: mi viene il vomito… è più forte di me!

Franco

29 marzo 2024 13:45

Affermare che i cittadini, se vogliono, posso far valere i propri diritti con un ricorso al TAR è la cosa più distante dalla politica che possa esistere. Significa abdicare al ruolo di discussione, intermediazione, condivisione… insomma a tutto quello che la Politica con la P maiuscola dovrebbe essere… ma qui la maiuscola se l’è portata via a2a da un po’!

Gianbruno

29 marzo 2024 13:53

Con queste premesse siete pronti tutti per la pensione, è meglio per i cittadini.

Innominato

29 marzo 2024 14:16

Il peggio che avanza !
Inizio' con la Tamoil poi con la Acciaieria ora pensa al biometano, autostrada e ospedalino Che squallore !

Manuel

29 marzo 2024 18:29

Ragazzi, che vi aspettavate?
Abbiamo a che fare col politico più attrezzato della provincia (almeno tra coloro che bazzicano i partiti tradizionali)... e vi avrà a che fare pure Portesani.
Un politico che ha mosso i primi passi nella prima repubblica, mica un improvvisato, un prestigiatore da teatrino di provincia, un imprenditorello arricchito con la presunzione di ribaltare la società rammollita. Ci siamo abituati a commenda, portaborse, yesmen, sconclusionati parolai: tutta gente che non capisce il mondo, la società, figuriamoci la politica; viceversa, se la comprende, prova a trarne un vantaggio, una rendita di posizione.
Pizzetti è un esempio di politica compresa e praticata.
Le sue idee, le strategie, le malizie, i doppigiochi fanno schifo? Siiiiii!... ma sa far politica... per questo è stato chiamato a salvare la baracca. La baracca dei cremonesi? Certo che no! In parte, forse, qualcosa di pubblico, popolare sì, ma sostanzialmente la posizione dominante, i privilegi dei soliti noti.
Il fatto che i soliti noti abbiano dovuto far ricorso al Bormann locale, vuole significare com’essi non si siano sentiti tranquilli: questo è già un successo pre elettorale, un successo collettivo, acquisito da coloro che si sono dati da fare su vari fronti, che hanno sbraitato, criticato, denunciato, raccolto firme, etc.
Una disanima delle sue risposte ha, a mio avviso, rivelato contraddizioni, ma non starò qui ad esibirmi in astuzie psico/programmatiche: conta l’esposizione generale abbastanza chiara del Pizzetti pensiero. Da qui dobbiamo partire e, soprattutto, dovranno partire quanti abbiano una visione diversa di Cremona, di società, di futuro.
La capacità di rispondere in modo concreto, pacato e circuente del nostro campione ha la funzione di irretire, demoralizzare, inertizzare l’avversario, ma la volontà, la realtà, la speranza, quant’anche l’inesplorabile domani, potrebbero ammutolire il nostro eroe.
La cronaca e la storia sono piene di sconfitte già cantate come vittorie (e non mi riferisco solo alle elezioni).

Pierpa

30 marzo 2024 19:10

👏👏👏

Herman

29 marzo 2024 20:17

Quindi di fatto è lui il sindaco …

Luke

29 marzo 2024 22:45

Eh si, e chi lo ha mai visto o sentito sinora il povero Virgilio?

PierPiero

29 marzo 2024 20:33

Luciano.. Luciano... Che ti è successo?
Dov'è finito quel ragazzo che eri? Ai tempi dell'ITIS eri diverso, avevi dei bei valori. Anche se eravamo su sponde politiche diverse, ti stimavo.
Ora non ti riconosco più.

ANTONIO SIVALLI

30 marzo 2024 07:33

Gentile Direttore,
Mi rivolgo a lei per esprimere la mia opinione su alcuni temi cruciali della campagna elettorale che sta animando il dibattito nella nostra comunità.
Recentemente, abbiamo sentito il candidato vice Sindaco, Pizzetti, delineare la sua visione per il futuro di Cremona. Egli ha sostenuto una serie di proposte, tra cui il sostegno a progetti come il nuovo ospedale, l'autostrada, l'inceneritore, il biometano e l'implementazione di misure per la sicurezza. Tuttavia, ritengo sia fondamentale valutare con obiettività la fattibilità di tali progetti e se rispondano effettivamente ai bisogni della nostra comunità.
È importante sottolineare che molte delle affermazioni fatte da Pizzetti possono essere considerate come mantenimento dello status quo piuttosto che vere proposte innovative. Ad esempio, l'autostrada e il nuovo ospedale sono progetti che da tempo sono stati oggetto di discussione e che sono già stati pianificati da tempo. Il fatto che egli li sostenga non porta nulla di nuovo sotto il torrazzo.
Inoltre, riguardo alla questione dell'inceneritore è essenziale comprendere che ci sono vincoli contrattuali e legali che limitano la possibilità di intervenire. A2A, società privata che gestisce l'inceneritore, ha un contratto in corso fino al 2029. Ciò significa che, indipendentemente dalle promesse elettorali, non ci saranno cambiamenti significativi fino a quel momento. Similmente, per quanto riguarda l' impianto di biometano, sarà fatto anche lui con buona pace del Comitato del No e della neonata lista ambientalista Cremona Cambia Musica .
Pertanto, è necessario essere realisti riguardo alle promesse elettorali e valutare attentamente quali progetti siano effettivamente fattibili e vantaggiosi per la nostra comunità, evitando di creare aspettative irrealistiche. È fondamentale che i cittadini siano informati in modo trasparente su ciò che può essere fatto e su quali siano le reali opzioni a disposizione.
Confido nel vostro impegno nell'informare i cittadini in modo obiettivo e nel favorire un dibattito pubblico costruttivo su questi importanti temi.

Manuel

30 marzo 2024 09:30

Realisti e pragmatici va bene, ma proprio per questo bisogna raccontarle tutte e leggere fino in fondo le dichiarazioni.
A Milano non è ancora chiaro se si dovrà abbattere lo stadio di S. Siro; anni fa un presidente del consiglio aveva indicato una località lucana come sito nazionale di stoccaggio scorie nucleari ed il sito non c’è ancora adesso; qualche anno fa politici avveduti e molto intelligenti avevano pensato di sventrare montagne e pianure per un corridoio ferroviario che avrebbe collegato Lisbona a Kiev, ora la qual iniziativa sembra non così fattibile; tanti sono gli esempi di “sogni” frantumati.
Sulla nostrana campagna elettorale trasparente possiamo confidare su Cremonasera: temo solo su questa testata.

Pierpa

30 marzo 2024 12:57

Avevo bisogno di un buon motivo per non votate PD, dopo una vita elettorale passata da Manifesto/PDUP, PCI, PDS e con un po' di mal di pancia DS, mai PD. Ora Pizzetti mi ha tolto ogni dubbio, piuttosto voterò Cetto Laqualunque, lui no.

Lant

2 aprile 2024 08:09

Da giorni sul web questa intervista passa con il sottotitolo alquanto forzato 'voglio dare una mano a Cremona'. E' fin troppo lapalissiano che l'intervento di Pizzetti sia orientato a dare una mano al suo sistema di potere creato in quasi in trent'anni. Poltrone. Amici da piazzare al momento e al posto giusto. Interessi intrecciati che passano dall'industria, al commercio all'agricoltura. Tutta una cerchia di interessi di cui fanno parte i grandi vecchi del Pd: quelli che a distanza di 30 anni sono ancora a cavallo delle municipali (il nome è solo per intenderci), che sono nelle segrete stanze dove si muovono le leve. Che conservano qualche posticino ancora nelle istitituzioni culturali, dopo il defenestramento (ovviamente non gradito di Angela Cauzzi). Pizzetti ha capito una cosa semplice. Elementare. Banale. Il nuovo PD che non è il suo PD (o forse sarebbe meglio parlare di DS) non può più garantire queste posizioni perchè debole, lontano, a volte quasi evanescente nella politica cittadina, pasticcione popolato di parveneu della politica, che si gloriano di leggere riviste erotiche e che si fanno fotografare con la pipa in bocca. Se avesse veramente voluto dare una mano alla città si sarebbe candidato a sindaco: scelta rischiosa ma coraggiosa. Così è invece un'operazione di piccolo cabotaggio. Stare lì per dare una mano agli 'amici' :qualunque essi siano. Una candidatura essere punto di riferimento della 'Cremona' di sempre: 'ruminante' come disse un vecchio saggio politico democristiano degli anni Settanta. Una lunga mano da utilizzare su Virgilio qual'ora diventasse primo cittadino, per risolvere qualsiasi tipo di problema. Il solito sistema di una Cremona Un po' bigotta e anche molto classista se non passa dal suo cerchio magico.

Manuel

2 aprile 2024 16:57

Viene automatico pensare, leggendo la tua analisi (in buona parte condivisibile), come Pizzetti si sia ritagliato il potere, il suo piccolo spazio nel tempo e nella storia, grazie soprattutto alle sue doti: intelligenza, pazienza, astuzia, spregiudicatezza, opportunismo, etc., giacché, come facile intuire, i riferimenti scelti ed assecondati dallo stratega locale non sarebbero i partiti o il popolo (semplici taxi o muli), bensì le categorie economiche ed i potentati inseguiti e venerati dalla maggior parte degli apostoli la politica moderna, di centrodestra o di centrosinistra. Evidentemente Pizzetti ha assecondati meglio i loro desiderata ed è stato più capace a conquistare la loro fiducia... sappiamo, però, come esista un’alternativa a tal visione cinica.

Michele de Crecchio

4 aprile 2024 20:22

Pizzetti afferma una cosa certamente sacrosanta e cioè che non ha proprio senso che la tangenziale urbana (la cui funzionalità viene purtroppo gravemente e sistematicamente mortificata dal diluvio di nuovi insediamenti commerciali che vengono continuamente autorizzati con accessi a raso dalle ultime amministrazioni comunali) resti di competenza comunale. Peccato che siano state proprio le ultime giunte comunali di Cremona a chiedere masochisticamente (e ad ottenere) che tale tangenziale, già di ben più opportuna competenza provinciale, venisse ceduta proprio al nostro Comune, per l'enorme tratto dal confine con Castelverde sino al confine con Gadesco, allo scopo, sin troppo evidente, di avere "mano libera", sia nella gestione degli accessi (che l'Ufficio Tecnico Provinciale correttamente chiedeva che si realizzassero a livelli sfalsati e non a raso con semplici rotatorie come il Comune di Cremona si è ormai abituato a fare, dall'insediamento dell'Ipercoop in poi), che nella riduzione delle distanze da osservarsi dal ciglio stradale nel caso dei nuovi insediamenti edilizi. Sotto questa indicazione temo che sia in qualche modo anticipata, anche se non ancora esplicitamente dichiarata, l'intenzione di "rilanciare" l'ipotesi di "gronda nord", ennesimo grave sacrificio richiesto al nostro prezioso terreno agricolo, ipotesi sino ad ora, per quanto ne sappia, estemporaneamente avanzata, qualche anno or sono, dal solo Sindaco di Cremona, Galimberti.

Roberto

8 aprile 2024 20:51

Per Virgilio vedo una possibilità. Partiva svantaggiato, anzi perdente. Luciano pizzetti è persona capace ed intelligente. Ora.la sfida si fa più interessante