Politiche Sociali, non si ferma la pioggia di consulenze esterne: nuovo incarico da 21mila euro per sette mesi di lavoro per... contrastare la povertà
Ventunmilaseicento euro per sette mesi e mezzo di lavoro. Circa 2.880 euro lordi al mese, in sostanza, per l'ennesima consulenza esterna affidata dalle Politiche Sociali del Comune di Cremona. La pioggia di incarichi professionali esterni prosegue con una determina di pochi giorni fa – l'atto è datato 12 maggio – sempre a firma del direttore del settore, Eugenia Grossi e l'oggetto della consulenza non è del tutto nuovo: attività di project assistant “con particolare riferimento al contrasto della povertà”. Solo il 15 aprile, sempre dalle Politiche Sociali, è infatti stata affidata una consulenza di 11.500 euro per lo studio delle grandi povertà. Suona stridente, ma gli oggetti sono questi.
Beneficiaria del nuovo incarico professionale è la dottoressa Viviana Tacchinardi e all'origine della consulenza ci sono motivazioni legate al “contesto nazionale” che “ha visto un importante cambiamento sancito con la Legge nazionale di contrasto alla povertà che ha introdotto in forma permanente il Reddito di Inclusione dal 1 Gennaio 2018”. “Il Programma Operativo Nazionale (PON) Inclusione – si legge ancora nella determina del 12 maggio – è uno strumento di accompagnamento della riforma che nel 2018 ha portato alla misura nazionale di contrasto alla povertà denominata REI (Reddito di inclusione) e che oggi supporta l'attuazione del Reddito di cittadinanza. Il PON Inclusione ha l'obiettivo di creare un modello di welfare basato sull'inclusione attiva, rafforzando i servizi territoriali e il loro ruolo nei confronti dei cittadini beneficiari delle misure di sostegno al reddito”.
Da qui, per le Politiche Sociali del Comune di Cremona, la necessità di affidare alla dott.ssa Tacchinardi “l'incarico professionale di Project assistant con particolare riferimento al contrasto alla povertà e l'accompagnamento e rafforzamento dei servizi e degli interventi attivati nei Patti per l'Inclusione sociale”. “L'attività – precisa la determina – sarà svolta dal 13 maggio al 31 dicembre 2021 (…) per un compenso Euro 20.753,85 al lordo delle ritenute di legge più cassa INPS 4% pari a Euro 850,15 ed Euro 16,00 per marche da bollo per un importo totale di Euro 21.600,00”.
Scorrendo il curriculum della dottoressa Tacchinardi, si apprende che dal mese di febbraio del 2020 è collaboratore amministrativo per il settore Politiche Sociali e che da gennaio 2019 a gennaio 2020 ha svolto il servizio civile nazionale presso lo sportello di accesso ai Servizi Sociali del Comune di Cremona. Dal mese di settembre 2020 è iscritta al corso di Laurea magistrale in Programmazione e Gestione dei Servizi Sociali presso l'Università di Parma.
OLTRE CENTOMILA EURO IN CONSULENZE – Con questa, le consulenze esterne affidate dalle Politiche Sociali di Cremona proseguono dunque copiose, nonostante il polverone suscitato nei giorni scorsi anche sul fronte politico e di cui si è parlato (senza grandi esiti) ieri in Consiglio Comunale. Da un anno e mezzo a questa parte, mettendo insieme le consulenze emerse e sulle quali diversi consiglieri di maggioranza sono intervenuti (in parte perché l'oggetto è quantomeno “particolare”, in parte perché affidate a persone non del tutto nuove all'amministrazione) si arriva a un totale di circa 111mila euro. Tredici incarichi sono andati al dottor Francesco Lazzari e gravitano nell'orbita della marginalità e dell'inclusione sociale (per un totale di circa 63mila euro). A seguire, la consulenza per lo studio delle grandi povertà affidata alla dottoressa Cristiana Paladini (11.500 euro per due mesi e mezzo di lavoro), infine la consulenza alla dottoressa Linda Feraboli per attività di social media manager nell'ambito del Sistema di Protezione per titolari di protezione internazionale e per Minori Stranieri non accompagnati.
Recentemente, l'assessore ai Servizi Sociali, Rosita Viola, ha dichiarato che le Politiche Sociali del Comune hanno in campo progetti per stanziamenti tra i 12 e i 13 milioni di euro e che le figure di cui necessita il Comune sono specializzate e non presenti nell'organico dell'ente. Alla luce di questa nuova consulenza viene però legittimo domandarsi se il settore, con il solo personale regolarmente assunto, sia adeguato a rispondere alle progettualità messe in campo o se siano queste ultime a eccedere la capacità dell'ente. In fondo si tratta pur sempre di fondi pubblici gestiti dall'ente pubblico e la formula ormai di rito contenuta in ogni determina dirigenziale comincia a essere standardizzata.
Nell'ultimo caso, ad esempio, recita: “Non essendo presenti nell'organico comunale figure professionali effettivamente utilizzabili per l'attività di Project assistant con particolare riferimento al contrasto alla povertà e l'accompagnamento e rafforzamento dei servizi e degli interventi attivati nei Patti per l'Inclusione sociale, si ritiene di affidare incarico professionale alla d.ssa Viviana Tacchinardi per lo svolgimento puntuale delle suddette attività gestionali e al fine di garantire il puntuale assolvimento delle attività enunciate”.
Sul versante politico, infine, si attende ancora la risposta di accesso agli atti presentata il 19 aprile da Luca Nolli, consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle, che ha chiesto “l'elenco completo delle consulenze esterne assegnate dal Comune dal primo gennaio 2020 al 31 marzo 2021 e rinnovate almeno tre volte o conferite almeno tre volte ad una stessa persona e per importi superiori ai 10mila euro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti