2 giugno 2024

Portesani: la sinistra riconosce tutti gli errori degli ultimi trent'anni e attacca il duo Galimberti-Virgilio: peggiorati commercio e sicurezza

"E' quanto meno singolare che gli ultimi sindaci del centro sinistra, prima della temeraria coppia Galimberti Virgilio,  facciano un mea culpa così profondo dell'amministrazione voluta dal centrosinistra a Cremona. E questo a dimostrazione che gli errori sono proseguiti nel tempo. Nessuno si è mai ravveduto. Anzi, dove è stato possibile, la coppia li ha perfino amplificati fino al punto di essere al centro di un fuoco di fila di migliaia cittadini". Lo dice Alessandro Portesani candidato del centrodestra alla carica di sindaco commentando le dichiarazioni degli ex primi cittadini Giancarlo Corada e Paolo Bodini su cremonasera entrambi eletti dal centrosinistra.

 "Basta leggere Corada cosa dice delle politiche urbanistiche degli ultimi dieci anni sul commercio. Ammette candidamente che il tema della desertificazione del centro è addirittura peggiorato per la  "scelta di costellare di supermercati e centri commerciali i dintorni della città; ma non solo, perché se è vero che in centro oggi si vedono molti negozi -anche storici- vuoti, nessuno parla degli oltre 2500 appartamenti sfitti": non male per un sindaco di centrosinistra che parla del suo successore. Ma Corada ha parole al fiele anche sul capitolo giovani "se escludiamo le due piazze principali (Piazza della Pace e Piazza Stradivari) il resto della città non offre attrazione, escluso qualche luogo di richiamo". "Galimberti e Virgilio bocciati, bocciatissimi anche sul capitolo sicurezza. L'ex sindaco ammette . "Sicuramente è cresciuta rispetto ai miei tempi la piccola criminalità, aumentando la percezione di insicurezza dei cittadini, anche se tutto sommato Cremona non è una città insicura. Più chiaro di così". 

 "Anche Paolo Bodini esponente della società civile non risparmia appunti. Il primo sulle strade: grandi protagoniste di questa campagna elettorale", spiega Portesani. "Ci siamo sempre detti più volte di investire maggiore denaro nei lavori di manutenzione e poi regolarmente non si trovavano i fondi.  Evidentemente i problemi già esistevano fin da allora. Cosa si è fatto? Praticamente nulla perché, a distanza di quasi vent'anni,  si parla sempre del disastro delle buche e dei marciapiedi indegni per Cremona".

 


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commenti


Marco

3 giugno 2024 04:52

Quando aprì il primo centro commerciale a Cremona le file per arrivarci iniziavano prima dell'imbocco dell'autostrada.
I maggiori commercianti di Cremona si erano premurati ad affittare dei negozi.
Si veniva da una prosperità economica che iniziava a cedere ( vedi anche lo shock petrolifero con le domeniche a piedi) e i costi per acquistare nelle botteghe cominciavano a non fare più quadrare i bilanci familiari.
A Cremona c'erano l'Upim,Il Fulmine,Casa Di Bianco ,la Standa e Scaltriti ma erano solo per una merceologia .
I piccoli minimarket erano rari ma poi non così economici.
Il risparmio si faceva in famiglia con i sacrifici e avere due macchine era un lusso per pochi .
Poi si entrò nella spirale del consumismo pilotato e dei Centri Commerciali.
Adesso sono, uniti ai supermercati grandi e piccoli presenti nei quartieri, un'aiuto per le famiglie alle prese con stipendi non adeguati.
Il commercio è in continua evoluzione e gli acquisti sul web sono in aumento esponenziale.
È lo stesso commercio che si autoregola e trasforma e lo si vede anche in città, dove bar e ristorazione stanno prendendo sempre più piede e rimangono i negozi di chi li ha di proprietà.
Segno che il centro cittadino attrae Cremonesi e turisti.
Gli appartamenti sfitti sono anche segno di crisi economica.
Affitti alti, costi alti per l'acquisto e una valanga di appartamenti all'asta ne sono un pericoloso segnale.
Con il quale anche il Comune, se non vuole aumentare le tasse, dovrà fare i conti.