14 febbraio 2022

Sulla riforma sanitaria lombarda è il caos politico, Piloni (Pd): "Nessuna trasparenza". Di Marco (5 Stelle): "Situazione imbarazzante"

Bufera sulla riforma della samità lombarda. Dopo i rilievi del ministero della Salute, sulla riforma Moratti è battaglia politica. Duro il commento di Matteo Piloni, consigliere regionale per il Pd. “Ancora una volta - osserva il consigliere - Regione Lombardia manca di trasparenza sulla controversa riforma della sanità approvata lo scorso mese di novembre. A due giorni dalla nota ufficiale del Ministero, che ha sollevato criticità e chiesto chiarimenti su alcuni punti della legge - la gestione dei fondi del Pnrr destinati alla sanità territoriale, i rapporti tra pubblico e privato e la separazione di funzioni tra Ast e Asst - non è ancora arrivata nessuna informativa al Consiglio regionale. Come se la corrispondenza tra il Governo e la Regione fosse un fatto privato. Mentre è bene ricordare alla Giunta che sono atti di valenza pubblica che riguardano una legge votata in Consiglio”.

Piloni che annuncia quindi la richiesta urgente di accesso agli atti effettuata oggi dal gruppo del Partito Democratico: “Vogliamo conoscere le perplessità del Governo sulla legge regionale e la risposta del Presidente Fontana. Soprattutto chiediamo che l'assessora Moratti riferisca all'Aula. La legge fu votata unicamente dalla maggioranza perché per noi era una non riforma. Un testo fragile con molte incongruità e molte lacune, un mero compitino per rispondere (male) alle indicazioni di Agenas. Abbiamo sempre dichiarato che invece serviva mettere mano a una riforma vera, concreta, profonda nei confronti delle problematiche che abbiamo affrontato a maggior ragione durante questi lunghi mesi di pandemia. Invece è come se l'emergenza Covid in Lombardia non avesse insegnato molto, visto che rimangono aperti e insoluti temi come, per esempio, l'attenzione alla medicina territoriale extra-ospedaliera, la gestione dei pazienti cronici, la salute mentale e la disabilità, il sociosanitario in generale”.

Ora attendiamo di leggere nel dettaglio i dubbi e le criticità sollevate dal Ministero – conclude il consigliere – che, a quanto ci risulta, riguardano modifiche sostanziali relative al decentramento e al ruolo delle diverse istituzioni sanitarie territoriali, il rapporto di Regione Lombardia con i privati e le nomine dei direttori generali delle Ats e delle Asst. Non certo dettagli, come invece li ha definiti l'assessora Moratti”.

MOVIMENTO 5 STELLE - Forti critiche anche dal Movimento 5 Stelle, intervenuto trmaite il capogruppo Nicola Di Marco: "Stamattina Fontana ha dichiarato di non sapere se la legge di riforma della sanità lombarda tornerà in Aula. È vergognoso che dopo quattro giorni Regione Lombardia non abbia ancora reso pubblici i rilievi del ministero della Sanità alla (non)riforma Moratti-Fontana. Da venerdì assistiamo a uno stucchevole balletto di dichiarazioni contrastanti da parte di Assessore, Presidente e capigruppo di maggioranza. La situazione è diventata quindi imbarazzante. Motivo per cui, questa mattina, durante l’Ufficio di Presidenza della Commissione Sanità, il Movimento Cinque Stelle ha sostenuto con forza che l’intera documentazione, relativa ai rilievi del ministero, sia messa a disposizione di tutti i consiglieri regionali".

Aggiunge il consigliere: "Vogliamo che sulla questione il consiglio possa dibattere con cognizione di causa, invece di essere degradato al ruolo di spettatore delle risposte preconfezionate della Giunta. Dobbiamo poter discutere senza quel velo di omertà e silenzio, che Regione Lombardia sembra intenzionata a lasciar calare sull’intera vicenda.  La riforma del sistema sanitario regionale, non riguarda solo la Lega o il centrodestra, ma tutti i cittadini lombardi. Il M5S vuole continuare a potersi battere in difesa di quei principi calpestati da una legge che continuiamo a ritenere sbagliata".


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