16 giugno 2021

Tariffa puntuale, l'assessore Manzi: "Passaggio delicato, non sappiamo se si spenderà di più o di meno, a questo serve la sperimentazione"

Non posso dire in assoluto se i cittadini spenderanno di meno o di più. Dipenderà dal comportamento che terranno rispetto alla differenziazione dei rifiuti”. Sì’, perché detta alla grossa il principio che sta alla base della “tariffa puntuale”, d’altra parte, è questo: meno si differenzia e più si spende per la raccolta e il trattamento dei rifiuti. Ed è anche alla luce del fatto che non possono esserci parametri assoluti di riferimento, che il Comune di Cremona ha scelto la via della sperimentazione prima di introdurre definitivamente il nuovo metodo di calcolo della Tari (al via nel gennaio del 2023, in base alla tabella di marcia).

In queste settimane sulla tariffa puntuale si è detto e scritto parecchio e non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione sullo scarso coinvolgimento da parte della maggioranza. Non sono mancati, sebbene sottotraccia, malumori in maggioranza e in seno al Pd, più che altro per le modalità con le quali la giunta ha deciso di operare e comunicare la novità. E’ da qui che partiamo con l'intervista a Maurizio Manzi, assessore al Bilancio, Innovazione e Digitalizzazione con delega alla gestione integrata dei rifiuti.

Assessore, c’è maretta in maggioranza? Avete ricevuto critiche?

No, non direi critiche. Diciamo che c’è grande attenzione, questo sì, perché siamo tutti consapevoli della delicatezza del progetto. Un progetto che impatterà su tutta la cittadinanza, non solo su un quartiere, e ci sono elementi da approfondire, di questo siamo tutti consapevoli”.

A quali elementi si riferisce?

Al fatto che non c’è nessun dato che ci guidi nella definizione delle proposte, in particolare riguardo al comportamento della cittadinanza. In altre parole, non abbiamo quei dati analitici che servono a definire i comportamenti delle varie tipologie di utenze, ossia i nuclei familiari. Ad esempio dati che ci aiutino a capire il volume dei sacchi per la raccolta dell’indifferenziato (attualmente sono previste dotazioni annuali di 30 sacchi da 60 litri per le utenze domestiche; ndr)”.

E’ anche per questo che avete scelto la via della sperimentazione?

Sì, in realtà è un po’ più di una sperimentazione quella che partirà dal primo di settembre e che durerà sedici mesi. Sarà importante per definire gli aspetti insiti nel calcolo della tariffa che verrà applicata a partire dal 2023. Se il periodo di sperimentazione ci dirà che è possibile partire, bene. Diversamente rinvieremo. Dico che è un po’ più di una sperimentazione perché riguarda tutta la città e ci aspettiamo un ritorno di dati significativo”.

Sulla base dei dati correggerete eventualmente il tiro, insomma…

Quando avremo i dati saremo in grado di valutare con maggiore precisione quanti sacchi dare a ogni singolo nucleo familiare (ovviamente le esigenze variano a seconda della composizione del nucleo, ad esempio dal ‘single’ alla famiglia con tre bambini; ndr). Saremo inoltre in grado di capire quando scatterà l’aggravio o quando ci sarà un costo inferiore. Chiaramente, ai fini dei costi per i cittadini, confidiamo molto in una raccolta differenziata fatta bene”.

Ecco, questo è uno dei punti di maggiore attrito: siete in grado di prevedere minori costi per i cremonesi?

Su questo punto la minoranza sbaglia. E’ chiaro che ci sono progetti dove tutti gli elementi sono noti fin dall’inizio. In questo caso abbiamo un obiettivo preciso ma ci sono alcuni aspetti che non possiamo definire a priori. L’unico modo è la sperimentazione per i prossimi sedici mesi. Detto questo, non posso dire in assoluto se si spenderà meno o di più. Dipenderà dal comportamento che i cittadini terranno rispetto alla differenziazione dei rifiuti”.

In queste settimane il Comune sta distribuendo i sacchi con il “Tag”, il codice relativo a ogni utenza. Cosa prevede l’iter?

La distribuzione dei sacchi terminerà il 31 luglio. Nel mese di agosto contiamo di completare la consegna alle utenze che non li avranno ritirati per tempo”.

Sono in molti a non ritirare i sacchi?

Diciamo che ad oggi li sta ritirando un po’ meno del 70%”.

Dal primo di settembre partirà la sperimentazione vera e propria…

Sì’, ma prima c’è una cosa importante: stiamo programmando incontri con i vari quartieri per parlare direttamente con i cittadini, illustrare nel dettaglio la raccolta puntuale, sciogliere tutti i dubbi. Gli incontri inizieranno il 21 giugno”.

Senta, magari può sembrare cosa di poco conto, però tra le domande più ricorrenti c’è quella sulla lettiera del gatto.

Sì, posto che la lettiera va nel secco, in commercio ormai ci sono molti prodotti, molte lettiere, biodegradabili che possono andare nell’umido e quindi non incidere sul quantitativo di indifferenziato. E’ stato detto che costano di più, ma non è vero. Mi sono informato e il discorso è che per le lettiere biodegradabili è possibile anche sostituire il solo strato superficiale, riducendo così il consumo e diminuendo i costi. Per i possessori di un cane, invece, può porsi il problema della copertina usa e getta. Ecco, questa va nel sacco viola, quello che serve per pannoloni/pannolini e anche in questo caso non si incide sull’indifferenziato”.

In sintesi, lei è fiducioso?

Come per tutte le novità servirà qualche tempo ma sono sicuro che con qualche accortezza si potrà sicuramente contenere il quantitativo di indifferenziato migliorando al tempo stesso la raccolta”.

Una battuta su un tema correlato: sull’inceneritore ci sono sviluppi?

Questo dovrebbe chiederlo all’assessore all’Ambiente o al sindaco. Per parte mia le posso dire che aumentando la differenziata avremo meno secco da conferire, che è poi il materiale che va all’inceneritore”.

Quindi non è fuori luogo pensare che prima o poi si possa chiudere almeno una linea del termovalorizzatore?

Diciamo che il discorso rientra nella strategia dell’economia circolare, vale a dire il percorso 20-30 (l’Agenda 20-20 per lo sviluppo sostenibile; ndr)”.

 

Nella foto in alto, l'assessore Manzi con il sindaco Gianluca Galimberti

Federico Centenari


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commenti


Ettore

17 giugno 2021 07:35

Un progetto assurdo che spingerà allo smaltimento selvaggio. Fosse collegata all'immediato spegnimento dell'inceneritore potrebbe avere un mezzo senso. Ma ormai questo è l'ennesima prova che il Galimberti 2 è un fallimento e non mi riferisco alle forze politiche che lo sostengono, ma proprio alla Giunta che non ha progetti, in particolare al Sindaco che dopo la figuraccia sulla Fiera del Bovino ora sostiene il nuovo Ospedale e l'Autostrada Cr/Mn, soldi della collettività buttati via. Mentre Cremona è diventata una città con le pezze sul culo, come dimostrano giardini, strade e marciapiedi.L'ennesimo segnale di una mancanza di politici locali di valore in senso generale perché anche l'opposizione non offre di meglio.