30 giugno 2021

Tariffa puntuale, sacchi più piccoli e rinvio della fase di misurazione del secco al 2022: le richieste del centrodestra al sindaco e alla giunta

Sacchi da 30 o 40 litri anziché da 60 litri. Posticipare l’avvio della fase di “misurazione puntuale” a Gennaio 2022 e concluderla entro l’anno solare, dopo aver esplicitato nel dettaglio i benefici per i cittadini. Queste alcune delle richieste avanzate da Forza Italia e Viva Cremona in un ordine del giorno sulla tariffa puntuale, tema sempre caldo e al centro del confronto politico.

L’ordine del giorno, a firma dei consiglieri Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi (Forza Italia) e Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona), parte da una serie di premesse.

Il Comune di Cremona - scrivono anzitutto i consiglieri - ha avviato il progetto “sperimentale” della tariffa puntuale dei rifiuti riguardante la modifica della sola raccolta della frazione definita “secco”. I dati attuali sulla raccolta dei rifiuti in città, gli obbiettivi quali-quantitativi ed economici della cosiddetta sperimentazione, la sua durata, i costi diretti e indiritti del nuovo sistema di raccolta, le ricadute sulla tariffa per le famiglie e per le attività produttive, l’elaborazione di simulazioni per il confronto tra i differenti sistemi di raccolta, la scelta della capienza dei sacchi in distribuzione, le ricadute organizzative e logistiche nella vita dei cittadini (appartamenti e condomini), la quantificazione della variazione della tariffa, le ricadute sulle attività produttive, l’utilizzo degli spazi pubblici, non sono stati oggetto di alcun confronto all’interno delle commissioni consigliari competenti”.

Prosegue l’opposizione: “l’Amministrazione Comunale ha avviato una massiccia campagna di comunicazione; dal primo di giugno fino alla fine del mese luglio dovrebbe avvenire la distribuzione dei 30 sacchi (dotati di TAG) da 60 lt. (per ciascun nucleo famigliare indipendentemente dal numero dei componenti) e da 100 lt. per le attività diverse, secondo un calendario definito”.

Secondo le intenzioni del Comune, osservano ancora i consiglieri, “dal mese di settembre 2021 fino alla fine dell’anno 2022 (16 mesi) dovrebbe avvenire la misurazione puntuale della frazione di secco, a cui seguirà l’applicazione della tariffa puntuale”.

LE RICHIESTE - Di qui una serie di richieste al sindaco e alla giunta. In primo luogo, “Rendere noti al Consiglio Comunale gli attuali dati sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani suddivisa per le diverse frazioni, esplicitando la quantità di rifiuti urbani differenziati dai cittadini presso le proprie abitazioni che viene effettivamente avviata al recupero e quella che invece viene destinata all’incenerimento in quanto non idonea al riciclo; tutti i dettagli organizzativi (es. frequenza della raccolta del “secco”) del nuovo modello di raccolta e tutti i costi diretti ed indiretti del nuovo servizio (consulenze, campagne di comunicazione, costo dei sacchi - dotati di TAG - in fase di distribuzione, maggiore o minor compenso alla società incaricata della raccolta); gli obbiettivi qualitativi e quantitativi che l’Amministrazione Comunale ha posto alla base della fase sperimentale (es. aumento della percentuale della raccolta differenziata, aumento delle quantità di rifiuti effettivamente avviata al riciclo) per poter valutare, al termine della fase di misurazione puntuale l’effettivo successo/insuccesso della stessa; la valutazione - se esistente - delle ricadute organizzative e logistiche del nuovo modello di raccolta – eseguito con sacchi da 60 lt. – per le famiglie residenti in condomini numerosi e in abitazioni di ridotte dimensioni prive di balconi o spazi comuni adeguati; l’analisi comparativa - se esistente - della tariffa puntuale sui diversi nuclei famigliari (persone sole – coppie – famiglie numerose)”.

L’ordine del giorno incalza poi l’amministrazione su altri fronti: “Sostituire il formato dei sacchi dotati di TAG attualmente in distribuzione (60 lt.) con sacchetti più piccoli (30 lt. - 40 lt.) allo scopo di evitare disagi per i nuclei famigliari e per le attività produttive” e “prolungare la fase distribuzione dei sacchi per tutto il mese di settembre, prevedendo la consegna a domicilio per le persone che per ragioni di salute o lavorative non riescono a recarsi presso i punti di distribuzione”.

L’opposizione chiede quindi di “posticipare l’avvio della fase di misurazione puntuale a Gennaio 2022 e concluderla entro l’anno solare, dopo aver esplicitato nel dettaglio i benefici per i cittadini; assicurare, anche nella fase di misurazione puntuale, il mantenimento della medesima frequenza della raccolta delle diverse frazioni dei rifiuti, compresa la frazione secca; esplicitare le soluzioni organizzative per assicurare il rispetto del decoro urbano e evitare l’abbandono di rifiuti nell’ambiente”.

Tra le richieste, quella volta ad “Informare con cadenza mensile il Consiglio Comunale dell’andamento dati sulla raccolta per tutta la fase sperimentale, assicurando quindi la massima trasparenza; impegnarsi sin da ora ad escludere qualsiasi incremento del costo complessivo della raccolta dei rifiuti – compresi tutti i costi indiretti – e prevedere – ove si registrasse un effettivo incremento dei quantitativi delle diverse frazioni della raccolta differenziata – una ricaduta positiva in termini economici per i cittadini; avviare un percorso all’interno delle commissioni per valutare forme di mitigazione della “tariffa puntuale” per evitare che la stessa risulti particolarmente penalizzante per le persone sole o per le famiglie con figli”.


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