26 maggio 2024

Welfare, a Cremona indice di natalità crollato al 6,4 nel 2022, FdI e Portesani: subito interventi a favore delle coppie

Welfare, denatalità e politiche a sostegno della famiglia questi i temi dell'incontro promosso da Fratelli d'Italia in vista delle prossime consultazioni elettorali. Dopo l'introduzione da parte di Stefano Foggetti, coordinatore cittadino di Fdi, è intervenuto Alessandro Portesani: candidato sindaco per il centrodestra. 

 "La famiglia è tema fondamentale nella nostra visione politica per lo sviluppo della città. Famiglia a cui va tutta la nostra attenzione e il nostro sostegno. E' l'ambiente privilegiato per la nascita, la crescita e lo sviluppo della Persona", ha spiegato il candidato sindaco. "La persona al centro per noi significa dare un senso profondo alla coesione sociale e alla solidarietà, il cui obiettivo principale è difendere e promuovere la dignità Umana.  Alle persone e alle famiglie deve essere garantito un sistema integrato di servizi, basato su interventi mirati e finalizzati ad assicurare ed accrescere la qualità della vita, le pari opportunità, evitando ogni forma di discriminazione. E' indispensabile ridurre  le condizioni di fragilità individuale e famigliare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali, disabilità e condizioni di non autonomia. E' fondamentale il principio della sussidiarietà, in funzione del quale l'Ente pubblico, oltre a favorire servizi di sua competenza, riveste il ruolo di facilitatore di ciò che un territorio generoso e solidale come il nostro, nella scuola come nel sociale, nella cultura come nello sport, è in grado di offrire. Molte sono le iniziative che offriremo ai cittadini per mettere in pratica la nostra idea di comunità".

Francesca Gazzina ha spiegato poi le politiche nazionali del governo sul tema della natalità e famiglia. "Il governo Meloni si dimostra un governo amico della famiglia e della natalità " ha evidenziato l'esponente di Fdi. "Ha già investito 2,5 miliardi, a cui si aggiunge l'indotto degli interventi strutturali, per un totale di benefici netti per le famiglie italiane, nel solo 2024, di oltre 16 miliardi di euro. Un dato certificato dall'Ufficio parlamentare di bilancio che ci rende molto orgogliosi. Molti i fatti concreti: Dall'aumento dell'assegno unico, passando dall'aumento del congedo parentale, agli importanti sgravi delle rette degli asili nido per il secondo figlio per ISEE fino a 40.000 euro, o agli sgravi e incentivi per i lavoratori e le imprese che assumono i giovani".

 Luana Piroli direttore generale e della raccolta di In Scientia Fides, ha evidenziato che  "Da 17 anni ci occupiamo di Biobanking dedicato alla conservazione di tessuti e cellule staminali nel tempo sono entrata in contatto con oltre 100.000 genitori all'inizio venivano da noi coppie che avevano in media 25 anni, oggi invece ne hanno più di 35, questo dato aggiunto al boom di nascite da fecondazione assistita (aumento del 73% negli ultimi 10 anni) rende evidente la complessità della gravidanza oltre alla mancanza di supporto alla coppia.  L'indice di natalità a Cremona è passato da 7,3 nel 2002 a 6,4 nel 2022, un calo significativo che traspare in una popolazione sempre più anziana e che quindi non appartiene alla fascia di età idonea alla donazione di sangue, plasma e cellule staminali funzionali alle terapie per la cura di patologie come: leucemie, linfomi e tante altre malattie oltre ad essere utili per combattere l'infertilità attraverso la medicina rigenerativa. Ogni gravidanza diventa dunque sempre più preziosa. Bisogna tutelarla e offrire servizi che supportino le donne e le famiglie. Le biobanche sono dunque uno strumento utile sia per la ricerca che per il progresso scientifico, oltre a tutelare il nostro patrimonio biologico".

 


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commenti


Marco

26 maggio 2024 20:32

È inutile, i figli costano fatica,sacrifici ed impegni economici notevoli fin dalla nascita, complici gli aumenti vertiginosi dei prodotti per i bambini dalla tenera età e se non si hanno dei nonni è una corsa ad ostacoli continua.
Trovare posto ai nidi è una roulette e la scuola pubblica è sempre più problematica, è inutile fare finta di non saperlo e il boom delle richieste per le scuole private ne è testimone.
Provate poi a pensare il costo per fare studiare i figli magari fuori città.
Non c'è una dignità salariale, gli stipendi sono a malapena sufficienti, con affitti e mutui occorre lavorare in due e quindi la maggior parte non se la sente e preferisce ,finché si è giovani , godere della vita.
Poi tanti ci ripensano ma è tardi.
Secondo me occorre rivedere i limiti di ISEE non concedendoli a tutti e tutelare veramente nel privato maggiormente le madri.