Scroscianti applausi in terra parmense per la compagnia "In-Stabile" di Pieve d'Olmi
Scroscianti applausi, in terra parmense, per la compagnia “In – Stabile” di Pieve d’Olmi che, al teatro “Angelo Frondoni” di Pieveottoville ha messo in scena “La dama velata”, commedia brillante in due atti in dialetto cremonese. Gremito di persone, per l’occasione, il teatro rivierasco (recentemente sistemato e rimesso a nuovo dall’Amministrazione comunale di Polesine Zibello) che ha ospitato, dopo la recente inaugurazione, questo momento dedicato al teatro popolare ed ha tenuto in qualche modo “a battesimo” un ponte culturale, artistico (e popolare appunto) tra le due rive del Po. Chissà che da questo “seme” non possa prendere vigore, a tutto beneficio delle popolazioni rivierasche (e non solo), una vera e propria rassegna (coinvolgendo gli artisti, le compagnie dialettali, i cori, i complessi musicali, le bande, il teatro di strada) capace di far rivivere i fasti che si erano registrati, ormai anni fa, con il festival “Il Grande fiume – Giorni di festa della gente del Po” che, per diversi anni, ha legato le terre parmensi, cremonesi e piacentine richiamando sempre un considerevole numero di persone. Una iniziativa simile sarebbe da riprendere e da far rivivere e questa occasione di Pieveottoville ne è stata la dimostrazione. La compagnia “In – Stabile”, nata nel 2008 in seno all’oratorio parrocchiale di Pieve d’Olmi, si è meritata, ampiamente, gli scroscianti applausi del folto pubblico e si è anche realizzato un piccolo grande sogno: quello di Michele “Il babu” Dioni che, pur essendo di Pieveottoville (e parlando quindi un altro vernacolo), da anni è tra le “colonne” della compagnia “In – Stabile” e riesce a cimentarsi, da sempre, nei più diversi ruoli, in rigoroso dialetto cremonese, che ha imparato alla perfezione. Michele, grande appassionato delle terre di Po (terre che ama profondamente e che non lascerebbe mai) ci teneva a recitare nella sua terra, l’associazione “Gang del Bosco” ha subito accolto la sua idea e tutto è andato in porto in modo pressoché naturale. Il successo registrato, gli applausi convinti del pubblico, hanno suggellato la bella giornata. “La dama velata”, per la regia di Giovanna Verona, giusto ricordarlo, è già stata presentata in numerose località del cremonese (sempre con pieni apprezzamenti) ed ha fatto tappa, solo pochi giorni prima, anche alla Cascina Castello di Grumello Cremonese in occasione della Giornata Nazionale del Dialetto. Narra la vicenda di una famiglia medio-borghese ed ha come ingrediente principale il tradimento. Un ballo di fine estate, ricordi, segreti e qualche scheletro nell’armadio sono tra i “cardini” di questa rappresentazione suggellata, come è ovvio che sia, dal classico colpo di scena finale: che anche a Pieveottoville è stato “salutato” dalle acclamazioni convinte del pubblico.
Eremita del Po
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