27 marzo 2025

27 marzo 1993: "Londra stiamo arrivando...", Quando in una cartolina riuscimmo a farci stare Big Ben e Torrazzo. La Coppa esposta oggi all' USC Store

Sul calendario di marzo di ogni tifoso grigiorosso che si rispetti, sono segnate due date in rosso: il 24 marzo relativa al 1903, anno di fondazione dell’US Cremonese e quella più recente del 27 marzo del 1993, che ci riporta alla finale del Torneo anglo-italiano giocato a Wembley contro il Derby County. Così, pochi giorni dopo i festeggiamenti del 122° anniversario della nascita della nostra ‘beneamata’, ecco che ci ritroviamo ancora idealmente, ad alzare al cielo per la 32ª volta (come fece capitan Verdelli sulle tribune di Wembley) quel Trofeo che resta indelebile, nella memoria di ogni tifoso grigiorosso. Un’avventura quella di Wembley, raccontata in prima persona dal giornalista Angelo Galimberti su ‘Cronaca’, è riportata nell’articolo del 27 marzo 2023 da Cremona Sera (https://cremonasera.it/cronaca/wembley-27-marzo-1993-che-seri-an-me-con-i-grigiorossi-che-fecero-l-impresa-oggi-il-30-anniversario) che racconta nei particolari, i preparativi e l’esodo dei circa 700 tifosi grigiorossi, che si ritrovarono a fronteggiare i quasi 30.000 del Derby County.

Dunque appuntamento speciale all USC Store di Via Solferino 36: dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19 di giovedì 27 marzo tifosi e appassionati grigiorossi potranno scoprire da vicino la coppa del Trofeo Anglo-Italiano in occasione del 32esimo anniversario della sua vittoria a Wembley contro gli inglesi del Derby County. Allo stesso tempo verrà lanciata anche la nuova collezione "Wembley 1993".

Un giorno indimenticabile, come quello striscione...

Storico ed indimenticabile come lo striscione esposto dai tifosi grigiorossi durante la partita: "Cremona a Wembley, Piacenza al Trebbia". Il ricordo che accomuna tutti, è quello di una città e dei suoi tifosi che nel giro di poco tempo si ritrovano a salire da protagonisti, su un palcoscenico, quello di Wembley. Impensabile fino a pochi mesi prima e che invece ha incoronato Cremona e la Cremonese, sul suo personale ‘tetto d’Europa’. Quel giorno la partita fu trasmessa dalla Rai ed io la seguii insieme ad alcuni amici al Bar Cittanova, per poi riversarci in centro a festeggiare con tutti gli altri numerosi tifosi che invasero il cuore di Cremona e non solo: dalla gioia del gol del vantaggio di capitan Verdelli, al pareggio di Gabbiadini e poi, dopo l’urlo strozzato in gola per il rigore fallito da Nicolini, l’esultanza alle reti di Maspero e Tentoni e l’urlo di gioia al triplice fischio finale dell’arbitro spagnolo Velazquez.

Poco tempo prima... Il tema centrale di questo articolo è però un disegno, una bozza, forse sarebbe meglio dire una composizione, che ovviamente ha attinenza ai fatti di cui sopra e di cui sono venuto in possesso in modo casuale nel 2008, quando la Litografia Fototrasporti, che aveva sede nella zona industriale di via San Bernardo, chiuse i battenti e il titolare della ditta per cui lavoravo, acquistò l’immobile per espandere i propri spazi.

Il cimelio salvato dall’oblio. Di quei giorni ricordo il lavoro del titolare della litografia Maurizio e del suo braccio destro Claudio, nel liberare gli spazi dalle pesanti macchine di stampa, ma soprattutto del nostro per sgomberare le stanze di tante scartoffie, oggetti e mobili ormai inutili, per iniziare a stretto giro i lavori di adeguamento. Ricordo quello che restò, la maggior parte andò in discarica, ma tra i disegni e gli appunti sparsi in terra, spuntò un foglio che mi colpi prima per i colori: un grande aereo grigio-rosso, con sullo sfondo il Torrazzo da una parte, il Big Ben dall’altra ed in mezzo il Duomo di Cremona. Un disegno abbastanza grezzo, con incollati una serie di ritagli che andavano a completare l’idea come un puzzle.

Altri tempi altra tecnologia. D’altronde siamo nel 2008: i programmi di impaginazione e ritocco sono per ora ancora a beneficio dei soli professionisti. Un problema che non si è posto Franco Buzzi, autore del disegno (in calce dello stesso si può leggere ‘Franco 1993’), che non si è certo fatto prendere dallo sconforto e che, probabilmente spronato dalla moglie Graziella Giuliani (allora segretaria del Club Luzzara presieduto da Vito Raina), ha creato quella che è stata la bozza definitiva, dalla quale si è partiti per creare le lastre che successivamente, avrebbero dato origine alle stampe di un poster e di cartoline celebrative riguardo al finale, che si sarebbe giocata a Wembley di li a poco tempo dopo. Ovviamente da tifoso grigiorosso, non mi feci scappare l’occasione dal salvare quel cimelio dal macero e lo portai a casa, senza però dare molto peso alla cosa.

La mia prima volta. Ed è a loro che si cerca di tramandare e condividere le passioni (cosa non scontata) e così tra una sciarpa e una maglia, ecco che rispunta quel disegno, che va a finire appeso nella cameretta di mio figlio che, dopo un periodo di "affiancamento", allo Zini ci va ormai con gli amici. Tempi diversi stessa passione, non ricordo quale sia stata la prima occasione in cui ho portato mio figlio allo Zini, ma ricordo la mia: 11 giugno 1978, 18ª giornata campionato di Serie B. Cremonese-Varese 3-0, reti di Sironi, De Giorgis e Mondonico, Cremonese: Alberto Ginulfi, Gilberto Bonini, Luciano Cesini, Giovanni Talami, Danio Montani, Alberto Sironi, Maurizio Frediani, Cesare Prandelli, Giancarlo Finardi, Cristiano Chigioni (Emiliano Mondonico), Giorgio De Giorgis. Allenatore: Guido Settembrino. Di quel giorno, accompagnato da mio fratello, ho solo l’immagine sfocata del nulla che c’era dalla parte opposta della Curva Nord. Probabilmente mi eccitavo molto per la vittoria e per i 3 gol, che però non bastarono ad evitare la retrocessione in serie B. Poi tante ‘trasferte’ da ‘San Peder’ allo Zini e percorso inverso con tappa obbligatoria al Bar Douglas di fronte al Fulmine.

Un cerchio che si chiude. Riguardando quel disegno di tanto in tanto,ho sempre pensato alle mani della persona che lo aveva creato e di quelle che poi passando di mano in mano, gli avrebbero dato il senso ed il valore finale. Così, dopo tanto anni, ho deciso di chiudere il cerchio, cercando chi avrebbe potuto in qualche modo, dare gli esatti contorni di questa piccola storia, che in definitiva va ad incastrarsi e completare, quel grande puzzle di cui proprio oggi ancora tutti i tifosi grigiorossi, ne ammirano la bellezza.

Andando a ritroso tra le mie conoscenze, sono riuscito senza troppa fatica, a rintracciare Claudio Carpanelli, il litografo che lavorò alla bozza in mio possesso e che da quasi vent’anni lavora nell’edicola di cui è proprietario in via Giuseppina e che gentilmente ha aperto il cassetto dei ricordi non solo a me, ma a tutti i tifosi grigiorossi.

D- Ciao Claudio, ti ricordi di questo? (Intanto gli mostro il disegno)

R-“Certo, mi ricordo bene, ce lo aveva commissionato il Club Luzzara prima della finale di Wembley. E’ stato un bel lavoro, per arrivare alla lastra che poi è andata in stampa, prima avevamo dovuto fotografare il disegno con una macchina fotografica a soffietto, poi il lavoro di litografia, dal negativo, alle modifiche, ai quattro colori, per poi arrivare al risultato finale che andò in stampa da Fanti".

D-Un bel lavoro, a differenza di adesso probabilmente, grazie ai passi avanti della tecnologia.

R-“L’ho fatto per oltre 20 anni, un lavoro faticoso, ma che mi appassionava tantissimo, poi purtroppo il mio titolare ha chiuso l’attività e nel giro di poco tempo mi sono messo in gioco con questa edicola”.

D- Immagino che tu sia tifoso della Cremonese.

R- “Si, sempre in curva. Ovviamente ci andavo spesso, poi con questo lavoro è sempre stato più difficile. Non sono potuto andare a Wembley, ma a casa ho una stampa di una cartolina e del poster, oltre alle medaglie fatte coniare per l’occasione e che Vito Raina mi fece avere. Poi ho moltissime sciarpe e maglie, una su tutte, quella Grana Padano numero 10 dell’84, che ancora qualche amico mi chiede, ma che non intendo cedere per nessun motivo”.

D- Altri ricordi?

R-“Ho tanti amici tifosi e grazie alla mia passione della Cremonese e per la grafica, ho avuto modo di impaginare un libro per Paolo Monfredini in occasione del 112° anniversario, di cui abbiamo venduto più di 500 copie e l’ultimo con la mia amica fotografa Betty Poli”.

Grazie Claudio, Grazie Cremo.

FINALE COPPA ANGLO-ITALIANA 27 marzo 1993, Wembley Londra.

CREMONESE - DERBY COUNTY 3-1

RETI: 11’ Verdelli, 49’ rig.Maspero, 83’ Tentoni (C); 23’ Gabbiadini (DC),

CREMONESE: Turci, Gualco, Pedroni, Cristiani, Colonnese, Verdelli, Giandebiaggi, Nicolini,Tentoni (42’ st Montorfano), Maspero, Florijancic (25’ st Dezotti). (Violini, Ferraroni,Lombardini). ALLENATORE: Simoni.

DERBY COUNTY: Taylor, Patterson, Forsyth, Nicholson, Coleman, Pembridge, Micklewhite,Coulooze, Kitson, Gabbiadini, Johnson (36’ st Simpson). (Sutton, Comyn, Hayword,Stallard).

ARBITRO: Velasquez (Spa).

Daniele Gazzaniga


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