Controcampo: Cremonese-Cittadella secondo Enrico Leo di Padovaoggi.it
Mancano pochi giorni alla ripartenza del Campionato di Serie B 2024/25 che, con la disputa delle ultime 8 giornate, darà i primi verdetti di questa lunga stagione, prima di passare alla fase successiva di play-off e play-out.
La Cremonese tornerà in campo allo Zini per affrontare il Cittadella di Dal Canto, squadra che attualmente occupa la 14ª posizione a +1 dalla zona play-out. Una sfida che vedrà di fronte due squadre con obbiettivi diversi, ancora lontani dall’essere raggiunti e per questo motivo una disputa dal risultato tutt’altro che scontato. Se mai servisse una conferma, la potrebbe dare la gara di andata disputata al Tombolato, dove i padroni di casa imposero il pareggio a reti inviolate alla compagine allenata da Stroppa.
Per i grigiorossi sarà l’occasione per dare continuità ad un trend positivo che, attraverso le due vittorie consecutive con Catanzaro e Palermo, ha consolidato l’attuale 4° posto in classifica, a -7 dallo Spezia. Di contro per il Cittadella, forte delle 3 vittorie nelle ultime 3 trasferte disputate, l’occasione per fare un passo avanti verso la salvezza.
L’obbiettivo è quello di offrire ai lettori un quadro più ampio ed oggettivo e diametralmente opposto della sfida e per questo ho chiesto l’aiuto di Enrico Leo, collega e giornalista di Padova, già collaboratore della Gazzetta dello Sport (relativamente all’AS Cittadella) e che attualmente segue le vicende sportive di Cittadella e Padova sulla testata on-line Padovaoggi.it (nella foto a destra con Ezio Glerean, ex storico allenatore della prima promozione in B del Cittadella nel giugno 2000).
D- In un tuo recente articolo apparso su Padovaoggi.it, definisci il finale di campionato del Cittadella come un "thriller sportivo".
R- “Una stagione turbolenta e instabile. Tormentata dagli infortuni che hanno colpito la rosa, sempre alla ricerca della continuità che ha contraddistinto ‘il Citta’ sino a gennaio 2024. Da quel momento in poi, la squadra ha faticato tremendamente, chiudendo lo scorso campionato con una salvezza stiracchiata e poi proseguendo nel grigiore della prima parte del 2024. In questa stagione il Cittadella ha subito alcuni dei peggiori passivi della sua storia (il 6-1 di Sassuolo, il 5 a 0 contro lo Spezia sino al più recente 1-5 casalingo con il Südtirol), denotando mancanze e carenze offensive molto importanti. Il cambio di guida tecnica di metà ottobre scorso ‘post debacle’ con la squadra di Grosso, a distanza di quasi 30 anni dall’ultima volta, ha cambiato di pochi millimetri la situazione. Con Gorini alla guida i ‘blackout emotivi’ all’interno delle partite erano all’ordine della giornata, lo stesso accade con Dal Canto, che ha ‘demineralizzato’ i giochi offensivi della squadra sull’altare dell’equilibrio tattico. Il 5-3-2 attuale (3-5-2 per i perbenisti della tattica) è l’unico sistema logico per questa squadra e allo stesso tempo rende prevedibili i granata, spesso aggrappati alla vena realizzativa di Pandolfi o alle giocate estemporanee di Vita. I quattro risultati positivi di fila a dicembre 2024, inaugurati proprio con il pari interno contro la Cremonese e proseguiti con i successi su Reggiana, Südtirol e Palermo, hanno invitato alla cautela sul mercato di gennaio, quando forse sarebbe servito maggiore coraggio in alcuni investimenti. Perso il capitano Branca, sceso in C al Milan Futuro con Magrassi, e il genietto Cassano, Marchetti si è affidato sui cavalli di ritorno Okwonkwo e Diaw, un centrocampista nelle retrovie della Carrarese come Palmieri, oltre ai complementari Cardinali e il difensore Matino. Risultato? Rendimento da montagne russe, con una squadra incapace di vincere in casa nel 2025 e con tre vittorie lontane dal Tombolato, tutte per 0-1, tutte d’importanza capitale – al momento – per mantenere il Citta con gli occhi appena sopra la zona pericolo”.
D-Sia Pavan (che non sarà in campo per squalifica) che il tecnico Dal Canto nelle loro ultime dichiarazioni, hanno fatto capire che la gara di Cremona non sarà importante quanto i successivi 6 scontri diretti con squadre pericolanti, ma comunque una gara da affrontare per portarsi a casa un risultato positivo. A fronte di una squadra che in trasferta ha raccolto 9 vittorie (22 punti su 33) di cui tre nelle ultime quattro trasferte con Juve Stabia, Pisa e Cosenza, che partita potrebbe essere dal tuo punto di vista, che Cittadella ti aspetti allo Zini.
R-“Mi aspetto un Cittadella guardingo, non di certo quello baldanzoso degli anni scorsi. Del “vecchio, sporco e garibaldino Cittadella di un tempo” è rimasto ben poco. I successi maturati in trasferta a Cosenza e Pisa sono arrivati in modo speculativo, con i ragazzi di Dal Canto abilissimi a sfruttare l’episodio giusto all’alba o al tramonto della gara. Ad oggi il Cittadella è una squadra sempre molto compatta tra le linee, capace di produrre grande densità in mezzo al campo, con l’obiettivo prioritario di mettere in moto il prima possibile, con lanci lunghi dalle retrovie o attraverso le percussioni a sinistra di Masciangelo, il duo avanzato composto da Okwonkwo e Rabbi. Quest’ultimo nelle ultime giornate ha ritrovato titolarità a causa dei problemi di natura pubalgica di Luca Pandolfi, il capocannoniere del ‘Città’ con 6 centri. L’assenza di Pavan al centro della difesa, assieme ai lungodegenti Angeli e Negro, costringe Dal Canto ad affidarsi al fragile Capradossi, reduce da due impegni consecutivi con l’Uganda dopo 3 settimane di assenza per infortunio. In mezzo al campo c’è da recuperare a livello psicologico il giovane Casolari, grande acquisto del mercato estivo, regista di indubbie doti tecniche e reduce da alcune prestazioni non all’altezza del suo valore che ne hanno minato autostima e serenità in campo”.
D- Altri numeri che potrebbero dare uno spunto di riflessione sono gli 11 clean-sheet, ma anche l’attacco meno prolifico (23 reti) e la seconda peggior difesa della categoria (46 reti subite). Quali saranno le contromosse e gli innesti che potrebbe apportare dal Canto a Cremona per limitare le potenzialità della Cremonese.
R-“Contromosse? Credo il Cittadella replicherà la gara del 14 dicembre scorso. Attenzione difensiva ai massimi livelli e la ricerca ostinata della ripartenza giusta. Senza fare troppo possesso palla, preferendo controllare la partita attraverso una capillare occupazione degli spazi e il costante raddoppio sui giocatori più talentuosi della Cremonese. Sul fronte innesti, credo l’unico dubbio di formazione sia legato all’attacco e alle condizioni fisiche di Pandolfi. Se il centravanti napoletano recupera in maniera quantomeno sufficiente sarà lui il partner d’attacco iniziale di Okwonkwo, altrimenti via libera a Rabbi”.
D-Veniamo alla Cremonese che arriva a questa sfida con importanti aspettative e con due vittorie che ne confermano l’ottimo stato psicofisico. Nonostante questo, l’obbiettivo della promozione diretta appare ormai lontano, con un podio difficile ma non impossibile da raggiungere. Che giudizio dai della Cremonese, quali sono secondo te i punti di forza e quali i punti deboli che hanno caratterizzato la stagione dei grigiorossi.
R-“Le aspettative erano e restano alte. La rosa della Cremonese è una delle più forti del campionato e vederla così lontana dal terzo posto è inspiegabile. Poi, analizzando in profondità, è cristallino quanto pesino i 9 punti buttati via contro Cosenza, Mantova (k.o. costato l’esonero a Corini) e Reggiana nel girone d’andata, mentre arrivando agli ultimi mesi lascia perplessi le sconfitte con Salernitana e Cesena o qualche mezzo passo falso come quello contro la Carrarese. Tutti inciampi che pesano tanto nell’economia stagionale e della classifica dei grigiorossi. Il cambio estemporaneo di guida tecnica di ottobre-novembre, almeno da distante, mi risulta ancora difficile da giustificare, ed ha rallentato ulteriormente la carburazione ottimale del progetto. Stroppa guida una ‘fuoriserie’, che talvolta spegne la luce. Forse per troppa bellezza, forse per troppa autostima. Tutti dettagli che pesano in termini di continuità. Le ultime due vittorie contro Catanzaro e Palermo, raggiunte in maniera diametralmente opposta, sono indicative sulla potenza di fuoco a disposizione del tecnico ex Monza. Trovare punti deboli a questo roster è davvero molto difficile, al netto della pesantissima squalifica di Franco Vasquez per i noti fatti di Bari. Valoti resta un valore assoluto per la B, la batteria di esterni è di grande qualità: Zanimacchia, Azzi, Vandeputte (che non si sta confermando sui livelli di Catanzaro, ma resta un big) e Johnsen è ‘seta’ per la categoria, così come l’accoppiata Pickel e Castagnetti in mezzo, senza dimenticare Collocolo, molto più di un jolly da metà campo in su. Forse manca qualcosa in attacco, al netto del grande lavoro per aprire gli spazi di De Luca, maturato moltissimo in quest’annata”.
D- Facciamo un ipotetico salto in avanti nel tempo: quali saranno secondo te i destini di Cremonese e Cittadella.
R-“In questo rush finale la Cremonese affronta le prime tre della classe. Da questi match capirà quanto potrà dire la sua in ottica post-season. Per quanto riguarda il Cittadella saranno decisive le gare post Cremonese: contro Carrarese, Sampdoria, Salernitana, Reggiana, Brescia e Frosinone la squadra di Dal Canto si gioca la categoria”.
D- Permettimi una divagazione su Cristian Buonaiuto, ex numero 10 in grigiorosso ed ora 92 nel Padova (attuale capolista nel girone A di Serie C). Visto che segui anche le vicissitudini dei ‘cugini’, che giudizio dai di un giocatore che a Cremona ha dimostrato di avere colpi di gran classe, ma raramente ha trovato continuità in campo, in un ruolo (trequartista/mezzala) che ormai chiede anche un forte impegno difensivo.
R- “Buonaiuto è un valore aggiunto per il Padova. I 3 gol siglati in sette apparizioni sono emblematici, al tempo stesso in termini di ritmo ed intensità deve ancora abituarsi alle ‘sabbie mobili’ del girone. Dall’inizio o a gara in corso, con Buonaiuto in campo è un Padova più sicuro di sé, seppure più sbilanciato. Personalmente lo vedo perfetto come spaccapartite dalla panchina, quando le difese rivali sono stanche e con le sue doti balistiche può inventare la giocata giusta in ogni momento”.
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