Il punto della 36a giornata: il biscotto tra Lecce e Spezia condanna la Cremonese. Ora si cambi (e parecchio) per ripartire
Come il medico al capezzale del morente, è toccato a Ballardini comunicare la dipartita del paziente, mentre i ‘parenti più vicini’ si ripetevano quanto si fosse fatto tutto il possibile per evitarlo.
Al mister l’onestà di aver detto chiaramente quello che la società per tutta la stagione ha negato, male che vada, averlo fatto prima della matematica certezza, potrebbe indurre qualcuno a tacciarlo come iettatore, dimenticandosi che il suo predecessore, in tempi già sospetti, aveva sentenziato: ‘con me o senza di me la Cremonese si salverà’. In quella conferenza stampa, in mancanza della solita ferraglia anti-sfiga, mi sono aggrappato ai ‘gioielli di famiglia’, a quanto pare senza il risultato sperato. Ancora una volta grazie ed arrivederci.
Tornando alla cronaca della di-partita, la ‘grandinata di gol’ subita dalla Cremonese sabato scorso ad opera del Bologna, ha innescato la miccia che che si è definitivamente consumata al triplice fischio di Lecce-Spezia giocata la domenica successiva, dando l’impressione che se avessero potuto non sarebbero neppure scese in campo: il pareggio formato biscotto, che torna in auge in questi finali di stagione, era già bello che pronto ed è stato sullo stomaco alla Cremonese
Ovviamente la retrocessione arriva da molto più lontano, troppo per la verità, una serie di errori di cui i diretti responsabili dovranno rispondere, più che altro per evitare che vengano ripetuti in una stagione di serie B, che al netto delle altrui esperienze - vedi Venezia, Benevento e Spal - può rivelarsi un inferno.
Il direttore generale Armenia ha giocato con qualche giorno di anticipo rispetto alla matematica certezza, quando ancora poteva permettersi di parlare di ‘Mission Impossible’, limitandosi così a snocciolare il solito rosario di giustificazioni, con qualche variante, tra cui la più simpatica quella che ‘con i se e i ma nel calcio non si va da nessuna parte’.
Peccato che classifica e risultati stiano dimostrando ampiamente il contrario, e che provare a nascondere troppa polvere sotto il tappeto, può causare spiacevoli conseguenze.
Il d.s. Giacchetta dal canto suo, dopo essere stato chiamato in causa dalla curva durante la partita, si è ritrovato da solo con il ‘cerino in mano’ che ha provato a spegnere in conferenza stampa, prendendosi le dovute responsabilità, un valido motivo perchè la sua avventura a Cremona debba giungere al termine.
In coda, l'esiliato consulente strategico Ariedo Braida, bannato già dall’anno scorso da tutti i canali ufficiali della società, si è limitato a sentenziare con il solito ‘aplomb inglese’: ‘Bisogna accettare il verdetto del campo, il calcio funziona così. Le cose non sono andate nel verso giusto e quindi c’è la speranza di poter ripartire nella prossima stagione”.
Faccio notare che la parola ‘certezza’ è stata sostituita ‘speranza’, che non sono proprio sinonimi.
In attesa di novità dalle sale dei bottoni, torniamo al campionato che Ballardini e la squadra dovranno onorare con ben più determinazione e carattere di come fatto contro la Juve e contro il Bologna, in vista dell’ultima partita di campionato contro la Salernitana allo Zini, dove i tifosi grigiorossi, potranno distribuire onori e soprattutto oneri a coloro che hanno fatto involontariamente di tutto, e questa è un'aggravante, per fallire una salvezza ampiamente alla portata di una società come la Cremonese, che quest’anno ha festeggiato i suoi 120 anni di storia.
Dietro le scuse dei 26 anni di assenza dalla massima serie e la conseguente mancanza di appeal e di fortuna, ci sono responsabilità ben più precise che andranno sanate, a maggior ragione dopo la lettera aperta scritta dal tifo organizzato della Curva Sud e pubblicata su Facebook, dove non sono ammessi sconti per nessuno: chi ha delle responsabilità se ne deve andare, se veramente la proprietà ha la volontà di girare pagina e ripartire subito alla caccia di una nuova promozione.
RISULTATI 36a GIORNATA:
Roma-Salernitana 2-2
12′ Candreva (S), 47′ El Shaarawy, 54′ Dia (S), 83′ Matic
Empoli-Juventus 4-1
18′ rig., 48′ Caputo, 21′ Luperto, 85′ Chiesa (J), 93′ Piccoli
Sassuolo-Monza 1-2
45’ +6 rig. D. Berardi (S), 60’ Ciurria, 93’ Pessina
Cremonese-Bologna 1-5
14′ Arnautovic, 27′ Ferguson, 45′ +1 Posch, 62′ Orsolini, 80′ Sansone, 91′ Ciofani (C)
Atalanta-Verona 3-1
11′ Lazovic(V), 22′ Zappacosta, 53′ Pasalic, 62′ Højlund
Milan-Sampdoria 5-1
9′ Rafael Leao, 20′ Quagliarella (S), 23′, 29′ rig., 68′ Giroud, 63′ Brahim Díaz
Lecce-Spezia 0-0
Torino-Fiorentina 1-1 48′ Jovic (F), 66′ Sanabria
Napoli-Inter 3-1 67′ Anguissa, 82′ Lukaku (I), 85′ Di Lorenzo, 94′ Gaetano
Udinese-Lazio 0-1
61′ rig. Immobile
PROGRAMMA 37a GIORNATA:
Sampdoria-Sassuolo venerdì 26 maggio ore 20.45
Salernitana-Udinese sabato 27 maggio ore 15
Spezia-Torino sabato 27 maggio ore 15
Fiorentina-Roma sabato 27 maggio ore 18
Inter-Atalanta sabato 27 maggio ore 20.45
Verona-Empoli domenica 28 maggio ore 12.30
Bologna-Napoli domenica 28 maggio ore 15
Monza-Lecce domenica 28 maggio ore 15
Lazio-Cremonese domenica 28 maggio ore 18
Juventus-Milan domenica 28 maggio ore 20.45
CLASSIFICA
Napoli 86
Lazio 68
Inter 66
Milan 64
Atalanta 61
Roma 60
Juventus 59 (-10)
Monza 52
Bologna 50
Torino 50
Fiorentina 50
Udinese 46
Sassuolo 44
Empoli 42
Salernitana 39
Lecce 33
Spezia 31
Verona 30
Cremonese 24
Sampdoria 18
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