24 febbraio 2024

In uno Zini con 13mila spettatori (oltre 3mila tifosi siciliani) la Cremonese sfida il Palermo di Corini per la promozione diretta

Per i grigiorossi di Stroppa, il Palermo di Eugenio Corini che scenderà in campo oggi allo Zini, rappresenta un importante crocevia da attraversare con grande cautela, ma con altrettanta decisione.

Stroppa, nella conferenza stampa di ieri, ha cercato di allentare la pressione che resta però ampiamente tangibile di fronte ad uno Zini che oggi accoglierà oltre 13.000 presenze, di cui almeno 3.000 sostenitori rosanero.

Se è vero che il risultato della partita di oggi non determinerà nulla di immediatamente concreto nella lotta alla promozione diretta, lo è altrettanto il fatto che i punti in palio varranno almeno il doppio, sia per come potrebbero cambiare la classifica ufficiale e quella avulsa.

Per questo motivo oggi i grigiorossi dovranno dare un segnale forte ad una diretta concorrente, forse la più attrezzata, alla promozione diretta.

Dopo una partenza roboante con 7 vittorie in 10 partite (con 2 pareggi ed una sconfitta), i rosanero sono caduti in catalessi, fino alla vittoria contro la Cremonese al Barbera dello scorso 26 dicembre. Un regalo natalizio che ha ha salvato la panchina di Corini, ed ha rinsavito la squadra e la tifoseria che oggi arrivano a Cremona da terza forza del campionato e che puntano a un sorpasso che, per i grigiorossi, avrebbe il sapore di una beffa.

Il Palermo insegue i grigiorossi, al pari di Como e Venezia, a quota 45, a dividere le due squadre, la sola differenza di un pareggio. La difesa siciliana ha subito 29 reti, 12 reti in più della Cremonese, ma ne ha segnate altrettante in più dei grigiorossi (45 contro 33).

In trasferta il Palermo, con i suoi 20 punti, è la quarta forza del campionato dietro a Parma (25), Cremonese (24) e Como (21), grazie alle 5 vittorie, altrettanti pareggi e solo 2 sconfitte, con 19 le reti fatte e 24 subite.

L’ultima partita, ha segnato anche l’ultima importante e significativa vittoria (3-0) contro il Como. Vittoria che fa il paio con quella contro il Venezia al Penzo (3-1) ed il pareggio (dopo aver subito una clamorosa rimonta) 3-3 al Tardini contro la capolista Parma.

Va anche detto che il Palermo di Corini nelle ultime 7 trasferte ha subito almeno un gol, che conferma un impianto difensivo non proprio impeccabile.

Le dichiarazioni nella conferenza stampa prepartita del mister rosanero, rispetto al possibile andamento della gara, hanno fatto perfettamente il paio a quelle di mister Stroppa: “Sarà una gara oggettivamente importante, contro un avversario di qualità, ma a prescindere da come andrà, comunque, ci saranno ancora dodici partite a disposizione e può succedere veramente di tutto. Sicuramente la Cremonese subisce poco, mi aspetto una partita simile a quella giocata all'andata qui a Palermo, una partita che potrebbe rompersi in qualsiasi momento”.

Come Stroppa del resto, non andrà a snaturare ne il gioco ne la formazione con turnover, nonostante le 3 partite in una settimana che le squadre dovranno sostenere. Un assetto oggettivamente a trazione anteriore, che nelle ultime 6 partite ha regalato 4 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta.

Rispetto alla partita di andata Corini potrà contare su un paio di elementi che, arrivati nel mercato invernale di riparazione, che finora hanno fatto la differenza. Il primo è il difensore ex Ternana Diakite, a lungo rincorso vanamente anche dai grigiorossi, ed il centrale classe 2001 Filippo Ranocchia che, oltre a segnare 3 reti nelle 4 partite sinora giocato in rosanero, ha moltiplicato le potenzialità offensive del Palermo.

Nel tridente d’attacco del 4-3-3 di Corini, spicca capitan Brunori, che ad oggi conta 9 reti messe a segno, ma attenzione a Segre, che con le sue 7 reti si conferma un centrocampista con il vizio del gol.

Con queste premesse, e con la cornice di pubblico che si prospetta, difficilmente oggi allo Stadio Zini ci sarà da annoiarsi. La speranza è che, dopo il triplice fischio dell’arbitro Massa, siano i giocatori grigiorossi ad esultare sotto la Curva Sud intitolata ad Erminio Favalli, che proprio in rosanero aveva cominciato la sua avventura da dirigente prima di tornare a Cremona.

Daniele Gazzaniga


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