Le pagelle di Cremonese-Reggiana: Stroppa non è esente da colpe ma le sue scelte non giustificano l'atteggiamento dei giocatori in campo
Difficile commentare una sconfitta figlia di una prestazione così inaspettata ed irriguardosa nei confronti dei tifosi e della maglia che hanno indossato i giocatori della Cremonese ieri contro la Reggiana.
Potremmo partire dalle parole di mister Stroppa nella conferenza pre-partita di sabato, quando avvertiva chiaramente che la squadra di Viali, al netto della posizione occupata in classifica, non sarebbe stato un avversario da sottovalutare. Concetto che pare non sia arrivato alle orecchie dei giocatori, visto che poi sono bastati solo un paio di minuti dopo il fischio d’inizio a sconfessare le parole del mister grigiorosso.
Con il senno di poi viene da chiedersi quale sia stata la motivazione per cui la squadra, al netto dell’allenatore di turno, fatichi così tanto a mettere in campo, con costanza e dedizione, quanto fatto o detto nel frangente di preparazione della gara. Non è un caso che sia Stroppa che Carini, si siano sempre lamentati della carenza di carattere ed attenzione della squadra, mettendo spesso in risalto questa mancanza.
Stroppa nel post partita, si è presentato in sala stampa prendendosi le responsabilità dopo i fischi a fine gara da parte dei tifosi grigiorossi.
L’allenatore è sempre il primo responsabile dei risultati della squadra e per questo paga spesso per tutti, ma se le cose non sono cambiate neppure dopo l’arrivo di Corini, forse vale la pena farsi un paio di domande su questo gruppo di giocatori.
Cosa c’è che non va? Questo gruppo è veramente coeso e deciso a dare sempre il massimo per la maglia, per i tifosi e per chi gli paga lo stipendio? Perché di fronte ad una ghiotta occasione di consolidare una posizione importante e confermare un trend positivo, la squadra, a differenza degli avversari, ha lasciato attributi e testa negli spogliatoi?
Non è giusto fare di tutta l’erba un fascio, ma è giusto che tutti si rendano conto di una situazione che da troppo tempo si protrae e che dopo la rabbia e la delusione, sta facendo crescere nei tifosi un senso di frustrazione e rassegnazione.
IMPATTO: la Reggiana non vinceva una partita in trasferta dal 24 agosto ed in assoluto dal 20 ottobre di quest’anno, dati che evidentemente hanno tranquillizzato invece che allertato i giocatori grigiorossi, tanto da prendere un gol dopo 2’ per un errore banale di impostazione e con 9 giocatori di movimento a difendere la propria area.
SCELTE INIZIALI: a Stroppa sono state contestate alcune scelte nell’undici di base. La conferma di Buonaiuto e l’ennesima panchina di Vandeputte. L’inserimento di Pickel al posto di Zanimacchia per fare spazio a Collocolo in fascia destra. Scelte che, a fronte del risultato e della prestazione, non si sono rivelate azzeccate e quindi possono essergli contestate. Vale la pena però ricordare che l’allenatore, ha anche il compito anche di trovare delle alternative tattiche e tecniche, in funzione del lavoro svolto tutti i giorni.
Quello che dovrebbe lasciare perplessi è che, al netto che una scelta tecnica o tattica, in campo ci vanno giocatori professionisti, che di squadre, di schemi e di soluzioni tattiche ne hanno vissute già parecchie e quindi certe prestazioni sono inaccettabili a prescindere.
DIFESA: un colabrodo. Da due clean-sheet a due gol che non sono accettabili neppure in una partitella di allenamento..
CENTROCAMPO: Stroppa scombina le carte pensando di mettere in difficoltà gli avversari, mentre lo fa con i suoi giocatori. Buonaiuto e Pickel non valgono Vandeputte e Milanese, sempre che qualcuno si ricordi che ci sono. Barbieri, per quel poco che ha giocato, ha sempre dato il massimo e fatto ottime prestazioni, ma evidentemente non basta.
ATTACCO: out Bonazzoli in attacco si è spenta la luce. 14 i tiri verso la porta della Reggiana, di cui 8 fuori ed uno solo nello specchio. Il Sassuolo capolista con 3 giocatori (Pierini, Thorstvedt e Lauriente) ha raccolto 20 reti, c’è poco da girarci intorno.
POSSESSO PALLA (STERILE): 68% per i grigiorossi, 537 passaggi a 256, 35 cross a 12.
La Reggiana è scesa nella trequarti grigiorossa 4 volte di infilata: 3 tiri nello specchio, 2 reti, un gol annullato ed un gol clamorosamente fallito.
TIFOSI: arrabbiati? Delusi? No, semplicemente rassegnati per quanto visto in campo. I fischi e gli inviti da parte dei tifosi grigiorossi a dimostrare di essere uomini ancor prima che giocatori, sono ampiamente meritati.
LE PAGELLE DEI GRIGIOROSSI:
FULIGNATI 6: di fatto sta a guardare quello che succede, limitandosi a togliere un paio di palloni finiti nella sua rete. In mediana come se la cava?
ANTOV 5: pure lui in balia degli eventi avversi ed avversari.
RAVANELLI 4: due gol, ’due cappelle’ da circolino rosso.
LOCHOSVHILI 5: davanti o dietro, al netto dell’impegno, il risultato non cambia. Ammonito per rimediare ad un suo stesso errore.
CASTAGNETTI 5: una partita non certo da ricordare, Pickel e Buonaiuto ci mettono del loro per peggiorare le cose.
70’ MAJER s.v.
PICKEL 4: si perde Vergara in occasione del primo gol e pure Portanova nell’azione del gol annullato. Beniamino o no, a centrocampo va bene a ‘spaccare legna’, non certo per ‘costruire case’.
36’ ZANIMACCHIA 5,5: ha il pregio di riportare Collocolo nel suo ruolo, per il resto lotta senza incidere.
SERNICOLA 5,5: spinge e difende (non sempre bene) da lui un paio di traversoni interessanti (uno sulla testa di Vazquez) in area avversaria.
BUONAIUTO 4: spiace dirlo, ma dà meno fastidio agli avversari della pioggia insistente, quando dovrebbe fare la differenza.
45’ JOHNSEN 5,5: già che sia in campo è una buona notizia, poi si inventa un assist ed un tiro.
COLLOCOLO 5: il quinto di centrocampo non sarà il suo ruolo, ma gamba e piede non gli mancano e non li fa valere, neppure nel finale di gara con un tiro d dimenticare.
VAZQUEZ 5: Viali gli confeziona un trattamento personalizzato e lui lo soffre facendosi pure ammonire. Un colpo di testa, qualche apertura e troppi palloni persi, ma non è certo lui il responsabile principale di questo scempio. 70’ NASTI s.v.
BONAZZOLI s.v. 13’ DE LUCA 5: non gli arrivano le munizioni, ma non per questo è esente da colpe.
STROPPA 5: la società gli ha chiesto di condurre la squadra all’obbiettivo minimo (playoff). Al netto delle scelte che gli si possono contestare, ascoltandolo pare l’unico tra giocatori e società ad avere a cuore seriamente la cosa. Sui cambi paga pegno più per le pessime prestazioni dei prescelti che per le sue scelte.
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commenti
Norberto
9 dicembre 2024 11:30
Forse i giocatori sono stati contagiati dall' atmosfera cremonese, dove il stumm schiss è la parola d'ordine. Così come tutti i nostri concittadini, anche il loro atteggiamento è quello di non farsi notare, non esprimere opinioni, stare nascosti e pazienza se prendono gol. A noi cremonesi ci fanno gol ogni tre per due e va bene così.
Agostino
9 dicembre 2024 16:29
Ritengo,a questo punto, che l'obbiettivo è mantenere la categoria. Per la prossima stagione, sostituire il DG e DS, allenatore e giocatori giovani... La proprieta' deve trovare un presidente operativo dinamico e in grado di incidere a tutti livelli.
agostino
9 dicembre 2024 16:39
FONDAMENTALE MANTENERE LA CATEGORIA.
Mauri
10 dicembre 2024 13:34
Il primo gol è stato incassato dopo un minuto e 42 secondi ...cioè pronti via , noi tutti in difesa a passarsi la palla in orizzontale e 7 della reggiana a cercare di rubare la palla, risultato: errore e gol preso. Questa è la tattica di Stroppa già sperimentata a Brescia e che lo rende felice , evidentemente! I giocatori sono stanchi di giocare da fermi , devono correre verso la porta avversaria , non solo difendere in dieci la nostra !!!