1 ottobre 2025

Martin Payero: "Sono venuto per mettere a disposizione la mia qualità e la mia esperienza. A Milano andremo per fare del nostro meglio"

Il centrocampista argentino classe 98’, titolare nella trasferta di Como, Martin Payero è intervenuto in conferenza stampa per parlare dei suoi primi mesi in grigiorosso.

Ci racconti le tue prime settimane con Cremona e la Cremonese? “Io e la mia famiglia ci stiamo trovando bene e siamo felici, l’approccio è stato senza dubbio positivo”.

Da argentino, preferisci Messi o Maradona?Entrambi. Ho vissuto di più l’era di Messi e quindi lo sento più vicino a me, ma quello che rappresenta Maradona per noi argentini e in tutto il mondo non è da poco. La nostra fortuna è quella di aver avuto due leggende come loro”.

In quale ruolo ti trovi meglio?A centrocampo mi sento a mio agio, negli anni ho imparato a giocare in diverse posizioni e credo di poter giocare di squadra per mettere a disposizione la mia qualità e la mia esperienza”.

Cosa ti ha spinto a scegliere la Cremonese? Non è stata una scelta difficile, il club e il mister mi hanno mostrato il loro interesse e quindi ho deciso di venire qui. Credo sia una scelta importante per la mia carriera e spero di fare del mio meglio, sono felice di essere a Cremona”.

Che rapporto hai con Franco Vazquez?Prima di arrivare qui non lo conoscevo personalmente, ma veniamo dalla stessa provincia in Argentina e ora passiamo tanto tempo insieme. Con lui mi trovo bene, mi ha raccontato tanto della Cremonese e questo rende tutto più facile”.

Ti aspettavi un inizio di campionato così positivo? Io sono una persona che pensa sempre una giornata alla volta, con positività. Quando sono arrivato ho trovato la stessa mentalità all’interno della squadra, dobbiamo continuare così perché attraverso il lavoro possiamo raggiungere il nostro obiettivo”.

La partita dell’Inter rappresenta una prova del nove per confermare quanto visto in queste prime giornate. Sei d’accordo?Sappiamo che sono un avversario importante con tanti giocatori di qualità ed esperienza, andremo a Milano per fare del nostro meglio”.

Hai giocato in Argentina e Inghilterra. Che differenze noti con il campionato italiano?Credo che siano entrambi molto simili alla Serie A, soprattutto il campionato argentino per intensità e tattica. In Inghilterra il gioco è più verticale e veloce”.

Qual è la forza del centrocampo della Cremo? L’abbiamo mostrato a Como, ognuno deve stare attento alla posizione che ricopre ed esaltare le proprie qualità. Ci sono diversi giocatori che ci permettono di avere un reparto forte e competitivo in grado di aiutare sia in difesa che in attacco”.

Un tuo connazionale, Gustavo Dezotti, ha lasciato bellissimi ricordi a Cremona. Lo hai mai incontrato?No, non lo conosco personalmente. Però ho ben presente la sua storia e so che ha scritto dei capitoli importanti qui a Cremona, segnando tanti gol in Serie A e giocando una finale mondiale da grigiorosso”.

Hai un hobby particolare al di fuori del calcio?Sto spesso con la mia famiglia, sono un ragazzo tranquillo. Mi concentro sul fare del mio meglio giorno dopo giorno, di tempo libero non ce n’è molto e cerco di fare qualcosa in più per restare ad alti livelli”.

Sabato tornate a San Siro, uno degli stadi più suggestivi d’Italia. Tu hai giocato spesso alla Bombonera, ci racconti che emozioni si provano da giocatore? Questa domanda mi viene fatta spesso, e ogni volta rispondo che è troppo difficile da spiegare: l’unico modo per capirlo davvero è viverlo. Sono sensazioni uniche: all’inizio è quasi strano, non capisci se quello che provi è paura oppure emozione. Ma una volta che realizzi il posto in cui ti trovi diventa bellissimo”.


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