13 febbraio 2022

Pecchia: "Adesso la classifica non conta". Intanto sale la febbre per il derby di martedì

La vittoria di Cittadella proietta i grigiorossi in cima alla classifica, ma aldilà della posizione il messaggio però è chiaro: la Cremonese c’è ed è matura per giocarsi tutte le carte a disposizione per guadagnarsi un posto in paradiso.  

Il Cittadella veniva da 11 risultati positivi, non perdeva da ottobre, quello di ieri è stato ‘un delitto’ quasi perfetto: nella prima parte del primo tempo i grigiorossi se la sono vista con la solita squadra che morde le caviglie e non si risparmia falli per fermare ogni velleità degli avversari di turno. 

Ma che non ne venisse fuori una partita tutta ‘spettacolo e pailettes’ lo si sapeva, e Pecchia aveva già catechizzato i suoi su come tamponare le incursioni dei loro terzini e neutralizzare i numerosi lanci per saltare il centrocampo grigiorosso.

E così dopo una ventina di minuti il reparto di ‘difensori-incursori’ grigiorossi ha freddato ‘i colleghi’ in casacca azzurra: punizione di Buonaiuto, torre di Bianchetti, inserimento di Casasola e grigiorossi in vantaggio.

Da lì alla fine del primo tempo i ragazzi di Pecchia hanno concesso agli avversari razzolare per la trequarti grigiorossa e nelle sole due occasioni che sono riusciti ad imbastire se le son viste smontare da Carnesecchi.

Dopo il rientro in campo passano una decina di minuti prima che il numero dieci Buonaiuto decida di infilare un pallone telecomandato nel sette della porta avversaria -inchini e applausi- ne passano un'altra decina perchè l'arbitro Minelli estragga il secondo cartellino giallo ai danni di Tounkara entrato da dieci minuti, lasciando i compagni di squadra in dieci: oggi il dieci non porta certo bene al Cittadella.

La Cremonese tra una pagaiata poco convinta e l'altra, si avvicina al traguardo, ma il Cittadella è un ‘cliente rognoso’, di quelli che ti prendono la ‘braca’ e non te la mollano. Una pezza ce la mette Casasola quasi allo scadere del tempo regolamentare, quando all'ultimo millimetro buono sulla riga di porta, la spazza la palla, gli avversari sgranano gli occhi, lasciano la presa e mollano la presa.

Missione compiuta, bravo Pecchia ad impostare la gara molto difficile, adeguandosi un pò più del solito al gioco avversario e brava la squadra ad aspettare pazientemente il momento buono per colpire. La difesa del Cittadella ha chiuso Ciofani nella sua morsa, ma non ha fatto i conti con Buonaiuto, una spina nel fianco fino a quando è uscito dal campo.

A fine partita Pecchia arriva sornione in sala stampa, gli manca solo un elmetto ed una lancia e sarebbe un perfetto pompiere.

Sulla partita: ‘Il Cittadella è una squadra compatta ed organizzata, per questo era necessario essere perfetto nei passaggi e nella gestione della palla, cosa che ci è riuscita solo a tratti. Il vantaggio ci ha sicuramente aiutato.Nel secondo tempo non abbiamo corso grandi rischi, il secondo gol ci ha dato sicurezza, ma negli ultimi cinque minuti abbiamo concesso troppo ed avrebbero potuto riaprire la partita, dobbiamo essere più bravi a gestire queste situazioni. Quelli di oggi sono tre punti come quelli dell’andata, ma ci siamo arrivati attraverso un percorso in cui siamo cresciuti molto. La partita è stata simile, ci hanno pressato ed hanno alzato molto i terzini e noi siamo stati bravi a fare gol su palla inattiva, situazioni che spesso possono essere determinanti’.

Sul profilo da mantenere e gli errori da evitare: ‘Calma, tutto quello che è stato fa parte del passato, ora dobbiamo pensare alla prossima partita. Ora dobbiamo avere occhio, cuore e testa per quello che ci aspetta, non c'è tempo di pensare ai numeri, Noi dobbiamo pensare a creare di più, oggi non lo abbiamo fatto nonostante la superiorità numerica, mi avrebbe fatto piacere che anche  nuovi entrati avessero trovato la via del gol, le occasioni ci sono state, ma non le abbiamo sfruttate’.

Sull’importanza delle scelte e dei cambi: ‘Le scelte che ho fatto oggi sono state in funzione di un’unica partita, quella con il Cittadella, i cambi che ho fatto sono stati in funzione di necessità tattiche o di condizione, non per demeriti. Ho cinque cambi ed una rosa di giocatori che mi permette di farli, a me piace sfruttarli per permettere a tutti di giocare’.

Sulla classifica e sul prosieguo del campionato: ‘La classifica non conta nulla adesso ha un valore relativo, il campionato non finisce oggi, siamo entrati nella fase delicata e bisogna starci dentro. Le responsabilità sono sempre le stesse: di mantenere lo stesso atteggiamento, la stessa filosofia, nel rispetto dei nostri tifosi e della nostra società’.

Sull’importanza del lavoro sulle fasce: ‘Aldilà del modulo e di come schiero il play a centrocampo, ai nostri esterni chiedo un tanto lavoro e di qualità. Pensare di terminare la gara con certi ritmi è sempre complicato, ma ho una rosa che mi permette di fare dei cambi mantenendo un alto livello di qualità e questo è un valore aggiunto’.

Su Gaetano e Fagioli e sul loro futuro: ‘Francamente adesso interessa poco, ma io sono contenti di lavorare da diverso tempo con questi due ragazzi, mi piace vederli crescere e per la loro età è normale che ci siano momenti alterni di rendimento. Sta a me gestirli con pazienza, stanno dando il loro contributo, la nostra squadra ha molti giovani, non solo Fagioli e Gaetano, la crescita della Cremo passa attraverso la loro crescita e la loro maturazione che deve avvenire il più velocemente possibile’.

 

Martedì allo Zini alle 18.30 va in scena uno dei derby più sentiti dalla tifoseria grigiorossa ed a fine gara, quando la squadra è andata a ringraziarli sotto la curva,lo hanno ricordato  chiedendo a gran voce la vittoria. Fino a sabato i tagliandi staccati per l’incontro erano circa 2500 e chissà che questa vittoria non invogli molti cremonesi a raggiungere lo Zini per sostenere la Cremonese.

 

Daniele Gazzaniga


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