26 gennaio 2025

Sanse cede sul filo della sirena con la tripla di Jovanovic e perde 64-66 con la Gardonese

Ennesima beffa per l’Impresa Tedeschi Sanse Cremona che davanti al pubblico amico dopo aver condotto per 39’ e 59” cede a fil di sirena contro la Migal Gardonese che grazie ad una tripla dell’Mvp Jovanovic sbanca la Spettacolo e si impone con il punteggio finale di 64 a 66; ma nonostante la sconfitta i giovani cremonesi escono tra gli applausi dei propri tifosi che hanno creduto sino all’ultimo in un possibile ritorno alla vittoria interna dopo oltre 3 mesi. Per questa gara coach Coccoli schiera lo starting five composto da Turin, Belloni, Galdiolo, Grassi ed Ivanovskis, mentre dall’altra parte coach Perucchetti risponde con Davico, Grani, Motta, Basso e Jovanovic. Il match si mette subito bene per i meningreen che sfruttano positivamente il tiro da 3 punti e grazie alle triple di Ivanovskis (2) e Grassi dopo 3’ sono avanti per 9 a 2; ma Gardone si riprende e poco dopo Basso pareggia i conti a quota 9 al 7’, costringendo coach Coccoli al time out. Alla ripresa del gioco una schiacciata di Belloni riporta la Tedeschi a +4, ma gli ospiti hanno uno Jovanovic scatenato che sigla 10 punti sui 17 totali di squadra ed il 1°periodo si chiude con la Tedeschi sopra di sole 2 lunghezze sul risultato di 19 a 17, grazie ad una tripla di Zanotto. Nella 2ª frazione grazie ancora al tiro da 3 punti la Tedeschi prova a fuggire e con la tripla di Fantoma vola sul 26 a 17 al 13’, costringendo stavolta coach Perucchetti a sospendere il gioco per riordinare le idee. Alla ripresa del gioco la Tedeschi arriva a toccare le 15 lunghezze di vantaggio sul 34 a 19, ma a questo punto l’attacco locale si inceppa e la Gardonese riapre i giochi e nei secondi finali la tripla di Mazzantini manda le squadre alla pausa sul punteggio di 37 a 28. L’inizio della ripresa comincia con il botta e risposta dall’arco dei 6 metri e 75 tra Ivanovskis e Jovanovic, poi gli arbitri sanzionano un fallo antisportivo a Turin ma i meningreen si riprendono e capitan Speronello con una tripla manda avanti di 11 lunghezze la Tedeschi sul 49 a 38 al 26’. A questo punto ancora una volta i cremonesi si inceppano e la Gardonese nei minuti finali piazza un minibreak di 0 ad 8 e grazie ad una tripla di Motta chiude la 3^frazione con i locali avanti di un possesso pieno sul 49 a 46. Nell’ultimo quarto si continua con leggeri vantaggi interni sino agli ultimi secondi che vedono ancora i locali avanti di una sola lunghezza sul 64 a 63 a 4” e 50/100 e costringono coach Coccoli a spendere il suo terzo ed ultimo time out della serata. Alla ripresa del gioco sulla rimessa a metà campo ospite, la palla giunge a Jovanovic che a 1” e 64/100 sigla la tripla del +2 e subisce fallo, ma dalla lunetta il n.21 ospite sbaglia, la palla viene recuperata dai cremonesi che non riescono a segnare dalla propria metà campo il canestro della vittoria e si conclude con la sconfitta di misura per 64 a 66. A fine gara un polemico presidente Tambani ha protestato contro l’allenatore ospite Perucchetti per alcune decisioni arbitrali dubbie che hanno danneggiato la propria squadra; e dopo ha comunicato che il giocatore Tommaso Dal Cero ha smesso anzitempo di giocare e con l’addio qualche settimana fa di Gionata Zampolli la società in vista della 2ª fase che la vedrà disputare i play-in Silver andrà sul mercato per cercare un giocatore se possibile esperto nel ruolo di play-guardia per cercare di risollevare una stagione sino a questo momento molto movimentata.

IMPRESA TEDESCHI SANSE CREMONA-MI.GA.L. GARDONESE 64-66

PARZIALI: 19-17, 37-28, 49-46

IMPRESA TEDESCHI SANSE CREMONA: Zovadelli n.e., Turin 2, Belloni 5, Galdiolo 2, Grassi 7, Boschiroli n.e., Ivanovskis 20, Galetti n.e., Zanotto 8, Fantoma 14, Comastri 2, Speronello 4. All.: Coccoli.

Nessuno uscito per 5 falli, fallo antisportivo a Turin 25’ (45-37).

MI.GA.L. GARDONESE: Davico 15, Porta, Santi, Grani 8, Tonut n.e., Motta 11, Sambrici n.e., Basso 6, Jovanovic 21, Mazzantini 5, Malagnini. All.: Perucchetti.

Nessuno uscito per 5 falli.

ARBITRI: Orlandi di Broni (PV) e Quaranta di Pavia.

 

 

Gabriele Grassi


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