Controcampo con Giovanni Donnarumma (Passione Juve Stabia): "Floriani Mussolini sarà un valore aggiunto per Davide Nicola. Ottima la stagione anche di Juri Rocchetti"
Lo scorso campionato di Serie B è ormai storia e tra le partite della stagione che ricorderemo ci sarà la doppia sfida della semifinale playoff, che ha visto i grigiorossi allenati da Stroppa affrontare la Juve Stabia di Guido Pagliuca. Una matricola che ha dato filo da torcere a tutte le "big", facendo sognare i suoi tifosi e arrivando a un passo dalla finale playoff.
In questo contesto, ho avuto il piacere di conoscere Giovanni Donnarumma, che insieme ai colleghi Daniela Saraco e Natale Giusti, segue con grande passione le vicissitudini delle "Vespe" attraverso la trasmissione "Passione Juve Stabia". Ho approfittato per fare una chiacchierata su Floriani Mussolini, che da Castellammare è arrivato a Cremona via Lazio, su Juri Rocchetti, sulla Cremonese e sulla nuova Juve Stabia.
D: Ciao Giovanni, volevo approfittare della tua disponibilità per avere un parere sul giovane Floriani Mussolini, che dopo una stagione importante con la maglia della Juve Stabia, è arrivato in prestito alla Cremonese in Serie A.
R: "Per mister Pagliuca e per la Juve Stabia, Floriani ha rappresentato una pedina fondamentale sulla fascia destra in entrambe le fasi di gioco. Nelle dinamiche di gioco ha avuto un impatto devastante grazie alle sue capacità di corsa e di dribbling. Si vedeva che il ragazzo era già pronto per la massima serie. La Lazio ha probabilmente scelto di mandarlo a Cremona per farlo crescere, perché ha ancora margini di miglioramento sia fisici che tecnici che solo il campo gli potrà dare. Credo che a Cremona possa fare bene, lo spero per lui e per la Cremonese; si tratta di un bel salto, ma anche di una grande opportunità, e sarà sicuramente un valore aggiunto."
D: Continuando a parlare della Cremonese, ti ha stupito che Stroppa non sia stato confermato sulla panchina?
R: "Un po' di sorpresa c'è, avrei pensato che il progetto fosse nel segno della continuità. Arrivare meritatamente in Serie A con la Cremonese, con qualche aggiustamento, a mio parere poteva giocarsela. Ha accettato la sfida di Venezia, come del resto Pippo Inzaghi ha rinunciato alla Serie A per andare a Palermo. Entrambi, però, sono allenatori che in questa categoria hanno dimostrato di fare la differenza, perché trovano sempre motivazioni nelle nuove sfide."
D: Per quello che hai potuto vedere, credi che la Cremonese, guidata da Nicola e con qualche aggiustamento della rosa, possa competere per raggiungere la salvezza?
R: "Anche Nicola è uno di quegli allenatori che è sempre alla ricerca continua di stimoli, di nuove sfide e, probabilmente in quest'ottica, avrà valutato e scelto di accettare la proposta della Cremonese. Parliamo di un allenatore che fa della sua caratteristica principale quella di creare armonia nel gruppo, un gruppo che possa concentrarsi totalmente sull’obiettivo, che in questo caso sarà la salvezza nella massima serie. Non sarà facile, ma credo che i grigiorossi, con gli innesti giusti per la categoria e qualche giovane per integrare una rosa già di qualità, possano fare un buon campionato."
D: Ho visto che stai seguendo la Juve Stabia in ritiro a Castel di Sangro agli ordini del nuovo tecnico Abate. Che impressione ti ha fatto la squadra e quali sono le prospettive per la prossima stagione?
R: "Siamo all’inizio del ritiro di Castel di Sangro e siamo stati con la redazione di 'Passione Juve Stabia', con i colleghi Daniela Sparaco e Natale Giusti, per seguire i primi passi di questa Juve Stabia targata Abate. Una squadra sicuramente diversa a partire dal modulo con una difesa a 4, con interpreti diversi, perché oltre a Floriani, c’è anche l’assenza del bomber Adorante che è passato al Venezia, generando un'importante plusvalenza dalla sua vendita, e dei prestiti di Fortini, Peda e Thiam. Ma il direttore sportivo Matteo Lovisa sta facendo un grande lavoro, con gli arrivi del portiere Confente, di Carissoni, della punta Petrovic e del centrale Louati che fanno ben sperare. L’obiettivo ovviamente rimane la salvezza, come lo era l’anno scorso, salvo poi fare una stagione strepitosa."
D: Tra le file della Juve Stabia la scorsa stagione ha giocato in prestito anche il difensore grigiorosso classe 2003 Juri Rocchetti. Che impressione ti ha fatto?
R: "Juri Rocchetti è stata una piacevolissima sorpresa. Mister Pagliuca gli ha dato fiducia dal primo giorno e lui ha trovato un'importante sistemazione sulla fascia sinistra. Il ragazzo, classe 2003, non si è risparmiato ed è diventato un tassello importante del gruppo di mister Pagliuca. Ha disputato 32 gare di grande dinamismo e coraggio in entrambe le fasi di gioco. Non vedendolo tra i convocati del ritiro della Cremonese, qualche speranza qui a Castellammare la riponiamo ancora in quello che può essere un gradito ritorno del ragazzo che è stato uno degli artefici, insieme a tutto il gruppo, di un campionato che ci ha regalato la semifinale playoff. Sarebbe molto, molto gradito anche dallo stesso Abate, che cerca ragazzi dinamici, che saltano l'uomo e garantiscono una fase di pressing sia attiva che passiva."
Ringrazio Giovanni e i suoi colleghi di "Passione Juve Stabia" per la collaborazione, e a loro e alle "Vespe" un grande in bocca al lupo per la prossima stagione!
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