Stroppa: "Dobbiamo solo pensare al nostro obiettivo che è vincere più gare possibili". Ciofani:"Penso di poter essere molto utile per questo finale di stagione, a prescindere dai minuti di gioco"
Il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza stampa al termine di Modena-Cremonese, sfida valida per la 28ª giornata di Serie BKT. Ecco le sue dichiarazioni.
Quando una squadra vince rimanendo in inferiorità significa che il gruppo c’è nonostante le avversità. È d’accordo?
“L’episodio conferma che non molliamo e siamo concentrati nel voler portare a casa i risultati, ma dico anche che in 10 contro 11 il Modena ha preso il palo. Potevamo perdere o vincere per episodi, la prestazione è stata eccellente ma un gradino sotto nella finalizzazione e nel fare le cose: abbiamo sbagliato qualcosa di troppo nel palleggio e in ripartenza. Detto questo, la partita sembrava in pieno controllo al di là di qualche pallone in verticale del Modena. Nel finale poteva succedere di tutto, peccato per l’espulsione, che però è giustissima. In quel frangente, se fossimo stati più bravi, avremmo potuto essere più pericolosi”.
Crede che sia mancato solo l’ultimo passaggio o pensa che la squadra si sia adeguata alla marcatura stretta del Modena?
“Il Modena gioca un gran calcio e in serate come questa non ti fa respirare: per esempio, qui il Parma ha preso tre gol. A volte siamo mancati in freschezza, ma abbiamo comunque tenuto botta. Portiamo a casa una vittoria importantissima, la caparbietà nel voler fare le cose c’è stata”.
Quanto può pesare una vittoria del genere?
“Poche ore fa eravamo quarti, ora siamo secondi. Dico solo che non bisogna mollare di un centimetro: sabato giochiamo col Como, poi ci saranno altre nove partite in cui una sconfitta o un pareggio possono modificare la classifica. Qualsiasi cosa succeda, faremo i conti alla fine del campionato: ora dobbiamo solo pensare al nostro obiettivo, che è vincere più gare possibile”.
Si aspettava una partita del genere?
“Assolutamente sì, l’abbiamo preparata in questo modo. Entrambe le squadre hanno giocato a viso aperto e con pressione costante da ambo le parti. Nelle ripartenze e nella capacità di creare qualcosa potevamo essere più bravi, soprattutto nel primo tempo. Per il resto è stata una partita tenuta sotto controllo che avrebbe potuto essere decisa da un episodio. E così è stato”.
Al termine di Modena-Cremonese, anche Daniel Ciofani è intervenuto in conferenza stampa, per parlare della partita e del suo ritorno in campo.
Quanto è importante il successo di oggi?
“Vittoria fondamentale, arrivata in maniera rocambolesca e in inferiorità numerica, quando anche un punto sarebbe stato apprezzabile. In questo campionato non è mai semplice vincere fuori casa, bisogna dare continuità perché alla lunga sarà quella a dare i risultati”.
Sei contento del ritorno in campo?
“Sono davvero felicissimo, anche se dopo una stagione dove ho segnato otto reti in serie A mi aspettavo qualcosa di più. Faccio parte di una squadra forte, mi son fatto trovare sempre a disposizione anche se c’è stato un periodo in cui ho avuto qualche problemino fisico, ma penso di poter fare la parte a prescindere dai minuti che gioco. In questo momento della stagione è fondamentale farsi trovare a disposizione, anche a livello mentale e penso di poter essere molto utile per questo finale di stagione a prescindere dai minuti di gioco”.
Quale credi che sia il fattore decisivo da qui a fine stagione?
“La continuità e l’alchimia che si deve creare con tutte le componenti della squadra e mister, ma anche con tifosi, società e stampa. Ci deve essere positività: dopo essere rimasti in dieci abbiamo cercato di difenderci, ma sull’ultimo pallone c’era nell’aria la sensazione che si potesse fare gol. È la parte emotiva che si sente solo in campo, ed è stata quella a fare la differenza”.
Anche stasera c’erano tanti tifosi al seguito…
“Avere tanti cremonesi al seguito in ogni trasferta e numerosissimi in casa è bellissimo, a maggior ragione quando possiamo regalare loro delle soddisfazioni. Il calcio è nato per i tifosi ed è il motivo per cui esiste”.
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