Annalisa, Simonetta e Antonacci, per fare ascolti, (sostiene Pillon) dileggerebbero la religione? Ma fatemi il piacere, per dirla alla Totò!
Il nuovo singolo di Annalisa, "Maschio", a pochi giorni dalla sua uscita va forte, fortissimo. Ma non a tutti è piaciuto. E pure questo ci sta: nessuno può piacere, sempre e comunque. A qualcuno però è proprio risultato indigesto, al punto da definirlo blasfemo. L'ex senatore della Lega Simone Pillon, tra gli organizzatori del Family Day, su X ha fatto un post, riprendendo un articolo da "La verità", in cui la canzone viene accusata di "dileggiare Cristo e la Madonna". Secondo Pillon, in particolare, Annalisa proverebbe "a rilanciare le vendite con un patetico dileggio del Signore Gesù e della Beata Vergine Maria". Ma quali sono i passaggi incriminati del brano? Mah, probabilmente, quelli in cui si citano i nomi di Maria e di Gesù ("Ma te lo giuro su Maria / L'amore cieco è una teoria" e "Mi diresti pervertita / O peggio fai tu/ Ma perdona i miei peccati / Come ha fatto Gesù") e quelli in cui si ipotizza l'inversione di ruoli tra Adamo ed Eva ("Per seguire una chimera / Invertire Adamo ed Eva"), per "inneggiare al cambio di genere" e al "transessualismo". Senza contare il primo verso,"Faccio il diavolo per te". Altra accusa è quella poi di attaccare sempre la religione cristiana e non "sfottere l'Islam". Ora, Pop Star internazionale, famosa e conosciuta in tutto il mondo, Annalisa e i suoi collaboratori, tra i quali gli autori, compositori, produttori e arrangiatori Davide Simonetta da Bagnolo Cremasco e Paolo Antonacci, per vendere e fare audience hanno bisogno di attaccarsi alla religione? Ma fatemi il piacere, direbbe Totò, no? Senza dimenticare che tante storture, spesso sono negli occhi di chi guarda e cerca luce, attaccando il prossimo, soprattutto se è famoso. No?
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