Col fratello Severino portò il bar d'autore a Crema, ora ha scritto un libro su Parigi
Barista, anzi, Barman (iniziale maiuscola a doveroso omaggio) per vocazione e, sensibile scrittore per passione, Giorgio Ronny Lucchi, vale a dire colui il quale, nell'ormai lontana metà degli anni Settanta, insieme al fratello Severino rivoluzionò e caratterizzò il modo di fare, vivere e gustare il bar a Crema, indubbiamente è un'Eccellenza nostrana da esportazione. Lasciò Venezia, dove lavorava come barista e cameriere, proprio per aprire, con Severino, l'American Bar nel 1977 a Crema. Portarono innovazione nel Cremasco mettendo nel locale divani e divanetti di stile, rifornendo il bancone con particolarissimi champagne, introducendo cocktail particolari e liquori d'importazione tipo La Crème de Cassis. Oggi Giorgio non lavora più dietro a un bancone e scrive libri e poesie. E il 16 maggio alle ore 17.30, la Libreria Brioschi di Crema ospiterà la presentazione del suo ultimo libro "Parigi val bene un sogno". Ah i fratelli Lucchi vissero pure all'ombra della Torre Eiffel, per un po' di anni, gestendo un edicola.
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