Due Cremaschi di Maremma (Alessandra e Massimo), un enologo del Fare che parte dalla terra: Giacomo Tonini ed ecco La Faretra, cantina che sorprende!
L'Azienda Agricola La Faretra, un po' cremasca, grazie alla gestione firmata da Massimo Guercilena e Alessandra Doldi è un gioiello dell'agricoltura maremmana e italiana tutta da scoprire e vivere, coi suoi 75 ettari di vigneti, boschi, oliveti, pascoli per cavalli e campi seminativi. E dalle uve di Sangiovese, Pugnitello, Merlot, Cabernet Franc, Syrah, Carignano, Vermentino, Viogner, Chardonnay e Pinot Nero, grazie all' intelligente, squarciante, serena regia dell'enologo (straordinario uomo di terra, cantina, agricoltura, studio, lavoro e ufficio) Giacomo Tonini, ecco, prodotti come si facevano una volta, quindi attraverso una viticoltura sostenibile, rispettosa dell'ambiente, arrivano tre vini: il Metodo Classico Nature, il Passo Indietro Rosso e il Passo Indietro bianco, in vendita e disponibili a Crema, presso il nuovo Caffè Teatro in piazza Marconi, la propositiva Vineria di Jian. Con Giacomo, volentieri abbiamo scambiato quattro chiacchiere...
Cosa rappresenta il vino per te?
Sono praticamente cresciuto coi miei nonni materni e mio nonno, per la cronaca: nato povero e morto altrettanto, ecco è stato il fondatore e il primo presidente della Cooperativa Vinicola di Scansano e, sì la passione per l'enologia l'ho presa da lui. Il vino è semplicità e fascino, ma richiede ragionamento e, in particolare, reattività.
Come ti trovi nella nuova avventura con la cantina Faretra?
Lavorare con Massimo Guercilena è bellissimo, straordinario. Lui ascolta, coinvolge, interagisce e lascia fare, e tutto questo comporta responsabilità. Siamo un bel team, abbiamo iniziato da poco e stiamo attrezzando, o meglio, allestendo la nostra realtà agricola passo per passo. L'obiettivo? Renderla un posto accogliente e che trasmetta al cento per cento la nostra filosofia, vale a dire, custodire il nostro territorio, ricchezza da tramandare, e ovviamente produrre. Lavoriamo tanto e col cuore, dobbiamo fare ancora parecchia strada, ma il percorso intrapreso è giusto, promettente.
Tra le tue varie esperienze professionali hai lavorato pure in Franciacorta, al gruppo Barone Pizzini, cosa ti ha lasciato quella parentesi?
E' stata una scuola costruttiva e preziosa quel periodo, ho imparato tanto.
Sei un enologo per così dire più pratico, operativo e di terra, che ascetico e filosofo, o sbaglio?
L'enologia toscana, nel recente passato si è spesso affidata a enologi personaggi, ed è una scuola di pensiero che ci sta. Senza creare polemica io interpreto il lavoro in modo più ampio, pragmatico, totalizzante e parto dalla terra.
Recentemente siete stati in fiera a Milano al Best Wine e avete organizzato una degustazione a Crema, al Bar Teatro. Cose vi hanno lasciato tali esperienze?
Dobbiamo farci conoscere, far parlare i nostri vini, la nostra terra, creare contatti con ristoratori, addetti ai lavori e appassionati.
Sai che il vostro Passo Indietro Bianco è qualcosa di straordinario?
Arriva al Vermentino e dal Viognier coltivati nella Vigna del Giunco, a 70 metri sul livello del mare. Con questo vino guardiamo avanti, senza perdere di vista l'essenzialità del presente.
State pensando a nuove sfide?
Siamo un working progress continuo e in vista, non domani, ma in programma c'è la Selezione del Carignano, secondo noi.
Quindi, metti insieme due cremaschi innamorati della Maremma e con tanta voglia di fare, un enologo del Fare, amore per la natura e curiosità ed ecco La Faretra, www.lafaretra.com, perla in costruzione della Toscana in quel di Gavorrano, provincia – paese, dell'affascinante territorio toscano. Dulcis in fundo, vicino al polo agricolo in oggetto, precisamente a Caldana, l'EnoRistorante Boccaccio, nel suo vario menù propone pure prodotti, a chilometro zero, Made in La Faretra.
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