2 novembre 2022

In versione no global, Stefania Bonaldi attacca la Meloni e i suoi provvedimenti anti Rave

"Effettivamente in Italia abbiamo un grande problema.

Il caro energia? Un italiano su dieci nelle condizioni di povertà assoluta? Il lavoro che non c'è, quello precario, quello sottopagato? La sanità sempre meno pubblica? 

No, il vero problema sono i rave party!

Ecco dunque una misura lampo, con un governo appena insediato che in tempi record vara una nuova fattispecie di reato, la "Invasione per raduni pericolosi”, secondo la quale per gli organizzatori di questi eventi sono previsti dai 3 ai 6 anni di carcere, sanzioni da 1000 a 10mila euro e la confisca obbligatoria dei mezzi utilizzati per organizzare l'evento.

Chissà come mai, invece, le centinaia di camerati (bambini inclusi, ahimè) riunitisi a Predappio nel weekend per festeggiare il centesimo anniversario della Marcia su Roma sfilando con fez, bandiere, camicie nere e finale con saluti romani non rappresentano un problema di ordine pubblico e di decoro. 

Eppure una legge che vieta l'apologia del fascismo e punisce rievocazioni nostalgiche come queste esisteva già, bastava applicarla".

Così postò via social, in formato no global, Stefania Bonaldi, politica Dem, sospesa tra la possibilità di essere eletta al Senato e il desiderio di candidarsi alla guida della Regione Lombardia 


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