La Forgia, vicepresidente Federmeccanica e Dg della Vhit di Offanengo: "Cosa vogliamo diventi l'industria italiana nel prossimo decennio?"
Laura Magna, per Industriaitaliana.it, ha intervistato l'ingegner Corrado La Forgia, vicepresidente di Federmeccanica con delega alla Transizione Tecnologica ed Ecologica e direttore generale della Vhit di Offanengo. Diretto, chiaro e pragmatico, come suo solito, La Forgia non ha fatto sconti: "Un controsenso avviare un piano 5.0 quando il 4.0 ancora non è completato, con le aziende che hanno acquistato i macchinari, ma non li hanno connessi. Vanificando l'investimento. Serve un cambiamento culturale, ma i competence center non sono stati in grado di instillarlo. Così la Transizione 5.0 rischia di essere parzialmente efficace, cosi come è accaduto con il piano Industria 4.0. In linea di principio è una buona cosa, perché parliamo della visione strategica di riduzione dei consumi, ed è positiva in assoluto come lo era l'idea alla base del 4.0. Tuttavia nell'applicazione il rischio è che non si abbiamo gli effetti sperati: l'applicazione pratica del piano 4.0 non ha fatto aumentare la produttività cosi come ci sarebbe stato da aspettarsi; un'applicazione non corretta e consapevole della transizione 5.0 non renderà l'industria green. Serve un tavolo a cui parti sociali e Governo si siedano per decidere, fuori dalla ritualità ma con azioni di sostanza, cosa vogliamo che l'Italia industriale sia nel prossimo decennio. E se vogliamo centrare l'obiettivo chiave che è quello di aumentare la produttività, dobbiamo fare in modo che le azioni siano di sistema, non bastano incentivi che poi si fermano a metà dell'opera, non servono azioni spot che aggiustano un pezzetto e ignorano il quadro generale".
Così, in estrema sintesi, Corrado La Forgia, vice presidente di Federmeccanica, con delega alla Transizione Tecnologica ed Ecologica, nonché direttore generale della Vhit di Offanengo ha parlato. E il suo è un punto di vista fondamentale, proveniente da chi guida, storica azienda cremasca attiva nella componentistica auto, che sta virando alla domanda di elettrico del mercato è che è stata parte del Gruppo Bosch per più di 25 anni e dal novembre 2022 è stata acquisita da Weifu High-Technology Group Co, una delle maggiori aziende del settore Automotive in Cina (della quale il Gruppo Bosch detiene il 14%).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti