Ma quel "cesso" in piazza Garibaldi a Crema, laddove sorge il bosco spontaneo, funziona o no?
Già, ma quel "cesso" in piazza Garibaldi, o meglio, all'imbocco di via Griffini a Crema, laddove sorge un bosco spontaneo (Agronomo: batta un colpo! Il verde pubblico cremasco ha bisogno di una revisionata), sulle rive della roggia, funziona, oppure no? E se è fuori servizio, come effettivamente dovrebbe essere, che senso ha lasciarlo, inutilizzato, vandalizzato, scassato, maleodorante, là dove fa brutta mostra adesso? Detto ciò, "invasa" dai turisti sulle tracce del film "Chiamami col tuo nome", la capitale del Granducato del Tortello, città della Bellezza, beh, tanto per gradire e iniziare, meriterebbe bagni pubblici, degni di tale nome. Non si può sostituire la baracca fotografata? Allora forse sarebbe meglio togliere l'attuale catapecchia e ricavarne un parcheggio, a pagamento, in più, no?
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commenti
Anna
1 agosto 2024 05:54
Oppure sarebbe etico e civile ripristinare dei bagni pubblici onde evitare di dover chiedere ai bar, mi scusi posso andare in bagno? Che ti guardano pure male se non consumi....perche' diciamocelo quando scappa, scappa e allora cerchi un cespuglio ? In citta'??? Quindi gestiamo i servizi al meglio: dateci la possibilita' di avere bagni decenti da utilizzare al bisogno
ALBERTO
1 agosto 2024 11:49
Non è l' unico, ai giardini pubblici c'è il gemello, inutilizzato da anni, entrambi sono sempre stati "invisibili" , senza nessun cartello indicatore. Quando furono installati ,nel breve periodo di funzionamento, nessuno capiva che fossero bagni pubblici.
Carol
1 agosto 2024 19:02
A proposito del verde,i turisti fanno pure la ciclabile verso Moscazzano dove il cavalcavia è INDECENTE....
Tiziana
1 agosto 2024 19:33
Sono d'accordo, a crema ci vorrebbero dei bagni pubblici, con tutti i turisti che visitano la città sarebbero molto utili. Crema è una città molto bella, molto frequentata specialmente nei fine settimana e i bagni pubblici ci starebbero bene, senza andare sempre nei bar con la solita scusa del caffè.