21 ottobre 2021

"Amor mio non è solo una canzone", con Mina iniziativa di solidarietà di Confcommercio e Botteghe a favore di "Occhi azzurri"

“Amor mio, non è solo una canzone”. Per Confcommercio e Botteghe è anche un progetto di promozione di Cremona e una bella iniziativa di solidarietà. A realizzarlo, oltre alle due Associazioni di rappresentanza del terziario sono Sgp Eventi, Pro Cremona e Seven Ars con il patrocinio e la collaborazione del Comune e del Distretto urbano del commercio. Tutti insieme vogliono sostenere “Occhi Azzurri Onlus” nella realizzazione di un centro dedicato ai bambini con diversa abilità.
Con “Amor mio, non è solo una canzone, Grazie Mina” due vie, nel cuore della città, avranno decorazioni d’autore a tema. In particolare verranno realizzate, con le “Luminarie parlanti”, altrettante canzoni della Tigre di Cremona. Via Solferino sarà dedicata ad “Amor mio” (appunto), via Mercatello a “Vorrei che fosse amore”. Installazioni artistiche che saranno presentate già per la Festa del Torrone e che faranno bella mostra di sé fino al mese di marzo, in occasione del compleanno della cantante. Poi diventeranno i lotti di un’asta benefica. Per presentare il progetto è stato presentato, questa mattina a Palazzo Vidoni, da Andrea Badioni per Confcommercio; Eugenio Marchesi per Botteghe del Centro; il sindaco Gianluca Galimberti e l’assessore al Commercio Barbara Manfredini; Stefano Pellicciardi per SGP Eventi; Tiziano Corbelli, cultural promoter e direttore artistico del Progetto Luminarie "parlanti" d'Autore e Filippo Ruvioli, presidente della onlus cremonese. 

“Siamo orgogliosi di questo evento. Cremona, come altre città importanti, propone il progetto delle “luminarie d’autore”. – spiega Eugenio Marchesi – Lo fa unendo la sua vocazione musicale ai successi di un’interprete famosissima, come Mina, una delle voci più importanti della storia della musica leggera internazionale. E proprio per questo siamo convinti che l’installazione saprà attrarre in centro tanta gente. È un format che, ovunque, ha saputo ottenere un successo straordinario. Che la nostra città saprà, sicuramente, confermare”. All’ombra del Torrazzo il progetto arriva, solo per citare qualche esempio, dopo Bologna (che ha dedicato l’installazione a Dalla), Napoli (con Totò), San Remo (con Modugno) e Pesaro (con Rossini). “Abbiamo condiviso l’idea – rilancia Marchesi - con SGp Eventi e Seven Ars, realtà che sta sviluppando il progetto delle Luminarie d’Autore ormai da qualche anno, in ogni parte d’Italia. È una collaborazione di qualità e di cui siamo particolarmente orgogliosi”. 

“Il progetto, realizzato con la collaborazione del Comune, traduce un desiderio di ripartenza e lo fa valorizzando l’identità della nostra comunità. - conferma Andrea Badioni - Non a caso accendiamo le luminarie in occasione della Festa del Torrone, e poi celebriamo Mina, infine c’è un obiettivo legato alla solidarietà, un patrimonio prezioso per Cremona”.

“Le due canzoni hanno come soggetto l’amore - continua il presidente delle Botteghe – Abbiamo voluto declinare questo tema in modo più ampio. È, innanzitutto, un gesto d’amore per Cremona, ma poi rinnoviamo la gratitudine per una delle nostre concittadine più illustri (come sottolinea anche il titolo che si conclude con Grazie Mina) e, infine, siamo vicini ad una Onlus che si sta impegnando per realizzare un progetto di grandissima umanità. Accenderemo queste installazioni in occasione della Festa del Torrone e sarà un’occasione per rendere ancora più attrattivo il centro e per far ricordare, anche a chi arriva da altri territori, la bellezza e il fascino della nostra città”. 

“Questo è uno dei progetti must della Festa del Torrone. Abbiamo voluto omaggiare una figura iconica non solo della città ma di tutta la musica leggera italiana. E’ un valore aggiunto anche sul fronte turistico. Mai è stato realizzato un’iniziativa simile in Lombardia”, commenta Stefano Pellicciardi. 

Pieno apprezzamento anche dalla Amministrazione Comunale. “Le Luminarie d’autore parlanti – dichiara il sindaco Galimberti - sono un’azione di rigenerazione urbana. Indicano un percorso che la città deve fare in modo strutturale. Aveta avuto un’idea che qualifica Cremona e che traduce l’amore di tutti i soggetti interessati per la nostra realtà. Siamo felici di sostenere questa bella iniziativa”. Conferma l’assessore Manfredini: “Le canzoni di Mina sono una occasione di rappresentare la bellezza del centro. Il debutto in occasione della Festa del Torrone, l’appuntamento forse più frequentato del calendario, offre l’opportunità di dare la giusta visibilità all’iniziativa”. 

Quelle delle Luminarie d’autore parlanti sono canzoni da leggere ma anche da ascoltare, grazie ad un impianto di filodiffusione che, nelle stesse vie trasmetterà i brani. Ad accrescere la suggestione saranno poi le vetrine a tema, con richiami alla cantante.
“Avremmo voluto organizzare questo omaggio a Mina già nel 2020, in occasione del suo ottantesimo compleanno - rilancia Francesca Galli, vicepresidente – ma la pandemia lo ha impedito. Lo proponiamo quest’anno, come ulteriore testimonianza di una città orgogliosa, capace di rileggere la propria identità e determinata a dare forza alla ripartenza”. “Sono due brani diversi ma con un’intensità acuta e profonda del desiderio d’amore. Sono pagine tra le più note di Mina, immediatamente riconoscibili anche tra i ragazzi di oggi. Con questo progetto vogliamo celebrare la sua grandezza e la sua voce unica. - spiega Tiziano Corbelli, cultural promoter e direttore artistico del Progetto Luminarie "parlanti" d'Autore – Abbiamo curato con particolare attenzione l’allestimento, abbiamo indicato volutamente accanto al titolo anche l’anno in cui questi brani sono stati presentati. E non è un caso la scelta di “Amor mio”, interpretato da Mina proprio cinquant’anni fa. C’è stata grande attenzione all’aspetto grafico e al risultato visivo. Volevamo che queste opere luminose si elevassero a vere opere d’arte”. “Ringraziamo le edizioni musicali Curci (per Vorrei che fosse amore) e Acqua Azzurra (Amor Mio) che ci hanno autorizzato con grande disponibilità i testi dei brani che andremo a riprodurre in chiave luminescente, condividendo appieno il progetto – continua Corbelli – Queste canzoni ci invitano a guardare verso l’alto. Sempre più si cammina chini sui propri cellulari. È un modo per riscoprire la bellezza della città. Ma questo progetto assume anche un significato metaforico, è un invito a guardare oltre, ad immaginare con fiducia il futuro”.

E al futuro guarda il progetto di “Occhi Azzurri”. Spiega Filippo Ruvoli, presidente della Onlus. “La comunità cremonese ha sentito come proprio il nostro sogno. E lo sta aiutando a nascere. Mai avrei sperato di ricevere tanta generosa attenzione. Anche questo sostegno di Botteghe e Confcommercio è un sostegno prezioso, che nasce dalla autenticità dei rapporti umani che contraddistinguono anche questo comparto. Quello che vogliamo realizzare è un progetto innovativo, capace di prendersi cura delle famiglie e dei loro figli con diversa abilità. In loro possiamo accendere la luce della speranza”. Anche quando le luminarie saranno spente.

 


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commenti


Annamaria

22 ottobre 2021 10:13

Va bene, il fine è lodevole...ma perchè mai un guizzo di originalità e sempre copiare cose (a mio parere personale anche di dubbio gusto) fatte da altri, tutte uguali da San Candido a Lampedusa? Se leggo bene, vuol dire che da novembre a marzo in via Mercatello e via Solferino ci sarà sempre la colonna sonora di quei brani che verranno mandati in loop fino alla nausea? Dico questo, a costo di passare per la solita che si lamenta e che ha sempre da criticare, perchè la 'trovata' della filodiffusione con brani (sempre quelli fino alla nevrosi) di musica classica per tutta la via è cosa già sperimentata in passato e non ha avuto un gran successo come gradimento. Che sia musica classica, pop o di altro genere, relegarla a banale sottofondo per le compere è un modo per svilirla. Anche se il fine è nobile.....