6 ottobre 2021

"Cremona soffoca, ma il sindaco continua a minimizzare il problema". La dura sferzata dei 5 Stelle che insistono per lo studio epidemiologico

Cremona soffoca, ma il primo cittadino minimizza i dati. La stoccata, l'ennesima sui temi ambientali, arriva dal Movimento 5 Stelle. Il consigliere Regionale Marco Degli Angeli replica sindaco Galimberti, intervenuto durante un consiglio comunale della scorsa settimana. “Mentre Cremona assieme a tutta la Lombardia sta soffocando per l’inquinamento - dice Degli Angeli -, stupiscono le parole del primo cittadino in risposta a Nolli (M5s): nel contestare che Cremona sia la seconda città più inquinata d’Europa, sembra voglia piuttosto minimizzare la questione dell’inquinamento parlando di problema generale della lombardia. È evidente che la pianura Padana abbia un problema diffuso di inquinamento, ma non basta dire che Cremona è comunque in linea con Brescia e Lodi per far finta che non esista un problema e rispolverare il detto "mal comune mezzo gaudio”".

Per il consigliere Degli Angeli servono risposte, fatte seguire da fatti, a domande precise: "Quali sono le politiche di prevenzione e di controllo contro l’inquinamento attuate da Cremona? Come si sta affrontando, in termini di pianificazione territoriale gli effetti degli impatti cumulativi degli inquinanti? Qual è l'atteggiamento del comune durante le conferenze dei servizi per discutere le nuove richieste autorizzative di ampliamento o nuovi impianti? Cosa hanno fatto il primo cittadino e il consiglio comunale per stimolare e accelerare il completamento dello studio epidemiologico di Cremona, il quale, nei dati sanitari, ha scientemente evidenziato un forte numero di patologie e di alcuni tumori nel nostro territorio?".

Aggiunge Degli Angeli: “C’è consapevolezza che la restituzione di risultati parziali dello studio epidemiologico, che tra l’altro non tengano conto dei modelli di ricaduta ambientale, rischiano di sottostimare o sovrastimare gli effetti dell'inquinamento sullo stato di salute? Sulla base di quali razionali si sta ragionando sul piano energetico di Cremona? Quali azioni di pianificazione comunale sono state previste per attenzionare le zone della città sottoposte a maggior impatto comulativo in termine di inquinanti? È mai stato proposto a Regione Lombardia un piano di controlli eccezionali e continuativi, con il supporto di ARPA, delle varie matrici nei punti più critici del territorio comunale? C'è l'intenzione di chiedere la riapertura anche dello studio epidemiologico della Tamoil?”.

Degli Angeli pone l'accento "su come sia preoccupante che un sindaco minimizzi questi dati considerandolo solo un problema regionale. Ovviamente, e qui concordo, anche Fontana e la Moratti dovrebbero finalmente svegliarsi e non nascondersi dietro a Report confezionati in casa con il solo obiettivo di raccontarci che va tutto bene, ma questo non esenta il Sindaco dall'interrogarsi su quali azioni possano comunque partire da ogni singola città”.

Numeri alla mano sono dati, quelli a cui fa riferimento Degli Angeli, che difficilmente si possono ignorare. “Partendo con ordine - spiega il consigliere - basterebbe analizzare quello che lo studio epidemiologico avviato, ma non ancora concluso ha già evidenziato. Ossia che nel comune di Cremona è stato registrato un aumento delle ospedalizzazioni del 14% per quanto concerne le patologie respiratorie. Si parla invece di + 33% nei comuni limitrofi. Inoltre è stata registrata un’incidenza più elevata del tumore dei polmoni pari al 7 %, e una mortalità dovuta al tumore del polmone pari al 17 %”.

Si tratta di dati che fanno o che almeno dovrebbero far riflettere, soprattutto quando il Report dell'agenzia Europea, quello dell'ISTAT e non ultimo “Mal'aria città 2021” pubblicato da Legambiente mostrano che Cremona è un malato cronico ed è tra la città italiane che hanno superato per più giorni i limiti di polveri sottili Pm10 e PM 2,5.

Aggiunge Degli Angeli: “Almeno dal 2010, se non sale sul podio, Cremona è comunque tra le prime 15 città più inquinate d’Europa. Al netto della classifica i valori limite sono stati sforati, ossia sono fuori legge. Bisogna quindi agire, senza polemiche, nell’interesse dei cittadini. Ed il primo cittadino, in qualità di garante della pubblica salute, anziché generalizzare il problema dovrebbe essere in prima linea, insieme al consiglio comunale, a combattere questo mostro e con azioni concrete e misurabili nei risultati".

Le dichiarazioni del sindaco Galimberti non convincono il consigliere M5s. “A tal proposito - conclude Degli Angeli - ho personalmente scritto ai sindaci di tutta la provincia di Cremona, invitandoli a farsi parte diligente affinché vengano portati avanti studi epidemiologici ad hoc su tutta l’area del cremonese. In particolare ho scritto al primo cittadino di Cremona, affinché lo studio epidemiologico di Cremona venga concluso e, soprattutto, affinché venga riaperto quello sulla Tamoil, viste le ultime criticità emerse. In una città che ha superato i limiti di PM 10 per 78 giorni di fila (dati Legambiente) non è ammissibile nessun tipo di inerzia. La Sanità e le nuove autorizzazioni d'impianti vanno programmati e per farlo occorrono, controlli, consapevolezza, studi epidemiologici. È il tempo delle azioni e non della melina in aula consiliare”.


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commenti


Antonio

6 ottobre 2021 12:59

Chiedo…Esistono ancora i 5 stelle?

Gualtiero Nicolini

6 ottobre 2021 18:21

Il sindaco per legge è il primo responsabile della salute dei suoi cittadini e non gli fa certo onore minimizzare un gravissimo problema come quello dell' inquinamento invece di darrsi da fare per cercare di.migliorare la situazione che non è certo quello di tagliate 200 piante !!! Anzi
Ci sarebbe da dire ma ci sei o ci fai ?