6 giugno 2022

"I tigli su via Giordano sono pericolosi, sono poco radicati" dice la ditta all'ex Snum. L'assessore al verde Zanacchi: "Per noi sono sani"

Destino segnato per tutte le piante che si affacciano su via Giordano dall'ex Snum? Logico chiederselo dopo la mail arrivata alle 13,16 all'Ufficio Verde dalla ditta che sta preparando il cantiere dentro l'area tra via Giordano-via Cadore e via Mosa. Un tecnico della ditta ha scritto che per abbattere le cinque piante autorizzate dal Comune di Cremona non è stato necessario utilizzare la motosega ma è  bastato spingere con un escavatore e le piante si sono accasciate. La ditta chiede quindi al Comune una riflessione sulle altre piante di via Giordano, visto che potrebbero essere poco radicate e quindi pericolose. 

L'assessore al verde Luca Zanacchi, da noi interpellato, ha ribadito: "Noi abbiamo giudicato le piante tutte sane e per il Comune devono restare su". Domani ci sarà una ispezione al cantiere da parte dell'Aem - delegata al verde dal Comune - per verificare lo stato delle radici delle piante abbattute oggi ma - secondo il Comune - a una prima ricognizione le radici sembrerebbero sane. D'altra parte l'ispezione effettuata sulle piante prima del rilascio della concessione edilizia aveva giudicato ottimo lo stato del tronco. Toccherà all'Aem chiedere una perizia a un agronomo per uno studio più approfondito sullo stato di salute delle radici delle piante.

Intanto il consigliere comunale dei 5 Stelle Luca Nolli, ha preso posizione sulla vicenda.

"Oggi si è compiuto un altro scempio al patrimonio naturale cremonese.  Sono stati abbattuti i Cinque Tigli dell’area Ex-Snum per far posto all’ennesimo polo commerciale (come se a Cremona ce ne fosse bisogno).
I Tigli rimasti hanno visto ridotto il loro radicamento al suolo cosa che, probabilmente, ne segnerà il futuro.
Serve un parere di un agronomo per verificarne la salute e prevenire altri danni.
Faccio appello all’Assessore di organizzare un sopralluogo con l’agronomo in modo che rediga una relazione sui lavori futuri perché con questi lavori impattanti sono a rischio anche gli altri tigli.
Mentre stiamo ancora aspettando la ripiantumazione degli alberi abbattuti l’anno scorso come da promessa fatta ma non ancora mantenuta ci stiamo rendendo conto di come la linea ambientalista promessa in campagna elettorale nel 2019 non venga mantenuta nei fatti.
Molti di quelli che hanno votato questa maggioranza l’hanno fatto per la promessa di chiusura dell’inceneritore e per la cura dell’ambiente. 
Tante parole, tante promesse, ma poi….
Spero che questo ulteriore scempio possa far aprire gli occhi ai cittadini cremonesi. 
L’unica cosa che un cittadino può fare è scegliere bene nella cabina elettorale guardando il programma e come questo viene rispettato nei fatti. 
Solo così possiamo cambiare le cose.
Solo così possiamo far rivivere Cremona".


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commenti


Roberto Regonelli

6 giugno 2022 16:27

I tigli hanno poco apparato radicale perché trovano umidità subito, con questo non si possono considerare pericolosi, visto il loro diametro, hanno sicuramente molti anni .Quando ero un bimbo, erano già lì. Hanno già fatto danni a sufficienza, abbatteranno anche questi?

Andrea Ghisoni

6 giugno 2022 16:42

Concordo con il fatto che probabilmente i tigli abbattuti saranno piu' di cinque e questo stupisce in merito alla perizia, non concordo con Nolli sulla ripiantumazione effettuata con gli oneri di urbanizzazione dell'area effettuata presso il parchetto di via Argine Panizza.

Dante d

6 giugno 2022 17:13

Credo che questa impresa abbiamo toccato le radici di queste piante per sistemare i cordoli in granito che delimitano il marciapiede, di conseguenza tranciando l'apparato radicale degli alberi restanti

Nicolini Gualtiero

6 giugno 2022 17:26

E ora basta non ci prendono più in giro
Una bella denuncia e non se ne parla più

Manuel

7 giugno 2022 05:18

La sostanza è così inquadrabile:
1) l’impresa ha i permessi necessari all’abbattimento;
2) l’impresa non ha i permessi necessari e si pone automaticamente in posizione di torto.
Dico ciò, perché i tigli parrebbero erigersi su suolo pubblico. Se poi consideriamo che la modifica dei luoghi e del paesaggio imporrebbe il teorico consenso amministrativo pure al privato...

Pasquino

7 giugno 2022 16:40

Le promesse da marinaio di questa giunta e la continua disattenzione al verde pubblico nella città più inquinata di Europa

Jeppetto

7 giugno 2022 19:16

Triste (ed esatto) quadro della nostra città... E dei nostri politici...