"Mamma, sei un fiore". Azalee dell'Airc in piazza a Soncino, pensando alle mamme dell'Ucraina
“Mamma sei un fiore”. L’azalea della ricerca questa mattina anche a Soncino, in piazza del Comune. I volontari Airc che fanno capo alla locale associazione Avis e Croce Verde e al mondo del volontariato soncinese aspettano tutti per un contributo sulla ricerca. E la festa della Mamma è sicuramente un momento di riflessione per tutti. In questo momento particolare, dove una guerra è alle nostre porte, in Europa, è inevitabile che il primo pensiero di ogni donna sia rivolto a quelle mamme ucraine che hanno visto i propri figli morti, o in guerra, o insieme a loro hanno dovuto fuggire portandoli in salvo. La storia della mamma di una giovane ragazza, Alona, che in questi giorni è arrivata nel cremasco, con i fratelli e la mamma. Hanno lasciato la loro terra tra distruzione, bombe, sirene, morti per le strade. Con la mamma ha attraversato tutta l’Ucraina, sono originarie di una cittadina a duecento kilometri da Kiev e, dopo giorni di attesa, sono riuscite a prendere un treno per la Polonia, il treno della speranza. Poi sono arrivate in Italia. Cosa penserà questa mamma? Cosa avrà nel suo cuore, immaginando il futuro dei suoi figli e del marito che ha dovuto lasciare là, in Ucraina? Ecco il pensiero in questo giorno dove si vuole sottolineare il ruolo e l’importanza della mamma all’interno della società va a lei, giovane donna forte, che ora veglierà sui suoi figli e spererà che il marito possa ricongiungersi a loro. Queste donne proteggono i loro figli, hanno gli occhi consumati, non piangono più. Forse in questo 2022 c’è poco da festeggiare. Oles la mamma della giovane Alona, dice che in Ucraina questa ricorrenza è molto festeggiata ma quest’anno tutto tace. La guerra è arrivata e ha capovolto il mondo. Ad alcune madri ucraine poi, come alle madri cantate da Quasimodo nella poesia Alle fronde dei salici, è toccato anche peggio della morte. Se Quasimodo cantava che le “madri vedevano i propri figli sul palo del telegrafo” queste donne hanno dovuto riconoscere il corpo straziato e martoriato del proprio figlio torturato e ucciso. Dolore e ancora dolore. E allora in questo giorno intenso e sentito il pensiero e il sostegno a queste donne, a queste mamme di guerra possa essere talmente intenso per aiutarle a superare tanto, tanto dolore!
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