28 settembre 2021

15 anni fa apriva il Cremona Po, adesso l'area della tangenziale è diventata tutta un grande centro commerciale (e non è finita)

Il 12 ottobre 2006, 15 anni fa, inaugurava il centro commerciale Cremona Po. Prendeva il posto della Feltrinelli Masonite che da tempo aveva chiuso i battenti. Oggi la situazione è cambiata. Un tempo il centro commerciale della Coop era l'unico in zona, con la prospettiva di un concorrente sulla Paullese in un'area, la Cardaminopsis, appetita dalla grande distribuzione. Quindi anni dopo il panorama è completamente cambiato. Sulla tangenziale è nato il centro commerciale "I Navigli" (Rossetto e C.), sta per aprire l'ex Armaguerra (40mila metri quadrati tra recupero e nuovi spazi con Lidl e altro), la via Castelleone è diventata un asse commerciale sulla destra arrivando dal centro (a sinistra resistono le case, quasi tutte villette) con la Wurth, il Banco Fresco, il Comet e probabilmente un altro insediamento in quella che sarà l'ex Lidl quando si sarà trasferita nella vicina Armaguerra. In via Eridano, come abbiamo scritto due mesi fa, andrà un nuovo store cinese, un'altra area commerciale (seppure di piccole dimensioni) è in vendita sul parcheggio Tamoil, ha aperto Mauri's. E sulla tangenziale incombe la destinazione dell'area Gaspardo-Feraboli (se verrà confermato il trasferimento a Pozzaglio) e in via Sesto l'ex Scac (era interessata la Toto) su cui esiste una destinazione commerciale che scadrà il prossimo anno. E  la tangenziale che scoppia. Già oggi sopporta 20mila auto in più rispetto a quando venne progettata. 

L’Ipercoop Cremona Po apriva dopo due anni di lavori sull’area che, fino al 1987, ospitava la Feltrinelli. In questo modo la città, che fino ad allora era contenuta nell’anello della tangenziale, poteva estendersi sui 202.000 del nuovo comparto, aprendo la strada alla nuova urbanizzazione. Il solo ipermercato sorgeva su una superficie di 14.500 mq. con una una galleria di 31.000, 65 negozi di cui 5 medie superfici e 2000 posti auto. Il tutto realizzato in tempi  ristrettì dai 250 operai e tecnici della Cmb (Cooperativa muratori e braccianti di Carpi), sulla base di un primo investimento di 85 milioni, che poi avrebbero superato i 100. Una boccata d’ossigeno anche sul fronte occupazionale, con 230 assunzioni, di cui 170 nuove figure e le altre per trasferimenti di personale, con l’obiettivo di arrivare a 450 - 500 posti di lavoro, quasi equivalenti ai ai 600 dipendenti avrebbe dovuto assorbire la fabbrica della Feltrinelli che tra 1962 e 1987. Il centro commerciale poteva contare su un bacino d’utenza stimato di 220.000 persone, più di tre volte tanto la popolazione di Cremona città.

Restava l’incognita della viabilità. L’immobiliare Betulla, dal canto suo, poteva assicurare 13 milioni di euro come oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, oltre alla cessione all’ente locale di 40.000 mq tra parco pubblico e ampliamento serre, palazzo polifunzionale, piazza ed edificio scolastico. Senza calcolare i 200.000 euro almeno di Ici che sarebbero derivati al Comune una volta concluso l’intervento residenziale ed i 2,5 milioni di euro versati quale anticipo, che il Comune avrebbe potuto utilizzare per l’interramento del tratto iniziale della paullese, qualora si fosse ritenuto necessario in base a monitoraggio sui flussi di traffico. In ogni caso venivano realizzati altri interventi, tra cui l’ampliamento della rotatoria, la posa degli impalcati sotterranei, finalizzati a realizzare il futuro il possibile tratto interrato; l’adeguamento del sistema fognario; il nuovo sottopasso dell’Itis che però era rimasto a mezz’aria in quanto l’area ex Armaguerra non era risultata allora utilizzabile. Gli interventi viabilistici sarebbero stati in grado di soddisfare le esigenze di una bacino d’utenza calcolato in 220 mila unità, pari a circa 150 nuclei familiari, derivato dal numero dei residenti in un raggio di circa 25 minuti d’auto.

foto di Gianpaolo Guarneri-Studio B12

 


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commenti


Roberto Regonelli

28 settembre 2021 10:46

Ora si tratterà di identificare un luogo dove posizionare il Duomo, affinché tutta l'area acquisterà la connotazione di vero centro della città, del futuro.