21 dicembre, nuova asta giudiziaria per l'ex teatro Politeama di via Cesare Battisti dopo quella di ottobre andata deserta. Cremona starà ancora a guardare?
Per Cremona sotto l'albero di Natale ci sarà il vecchio e caro ex teatro Politeama Verdi? Sognare non costa nulla, così come sperare che Babbo Natale passi da via Cesare Battisti e, ricordando i fasti dell'antico teatro che faceva concorrenza al Ponchielli, lo lasci in regalo alla città. Torna infatti all'asta il 21 dicembre alle 9,30 quel che resta del glorioso immnobile di via Cesare Battisti e via Arisi dopo che è andata deserta l'asta giudiziaria di vendita dello scorso 5 ottobre. Nessuna offerta pervenuta, così il giudice Francesca Veresano del Tribunale di Lodi e il curatore Alberto Valcarenghi di Crema non hanno potuto far nulla se non prendere atto della mancanza di offerte. Il prezzo a base d'asta era di 384mila euro (con rialzi previsti di 10mila euro) ma al Tribunale non è arrivato nulla. Così si è provveduto a fissare una nuova asta per il prossimo 21 dicembre il cui esito pare abbastanza scontato. Nessuna richiesdta è arrivata dalla città del Torrazzo. Si sussurrava dell'interessamento di un privato che avrebbe chiesto anche notizie di un precedente progetto per riportare il teatro a sala polivalente. Ricordiamo che l'architetto Massimo Terzi conservava nelle sue carte il progetto di recupero del teatro dell'architetto Sergio Carboni a sala polivalente (teatro, musica, sala conferenze): 426 posti a sedere di cui 318 in platea e 108 nel primo ordine di palchi. Ricordiamo poi che esiste un altro progetto, realizzato dall'architetto Giorgio Palù una decina di anni fa su indicazione del Cavalier Giovanni Arvedi, quando sognava di dotare il Museo del Violino (che stava nascendo a Palazzo dell'Arte) di una biblioteca della musica. Si studiò la realizzazione verticale con una scala centrale e le sezioni delle biblioteca ai diversi piani fino a raggiungere il cupolone del Politeama.
Ricordiamo che dicembre è sempre stato un mese fatale per il Politeama, quello dei successi ma anche quello dei disastri. La mattina del 9 dicembre 1896, un enorme incendio divorò infatti il teatro Ricci, il teatro popolare di Cremona costruito interamente in legno. Un rogo enorme ed impressionante. La città non poteva stare senza un teatro popolare che facesse concorrenza al teatro Concordia, poi diventato Ponchielli. I cremonesi diedero così vita ad una società con alla testa Ettore Sacchi e subito ricostruirono un nuovo teatro al posto del vecchio Ricci. Nacque così in pochi mesi il magnifico teatro Politeama tra via Cesare Battisti e via Arisi, a venti metri da corso Campi. Un gioiello fatto di stucchi, palchetti e pitture, uno scrigno disegnato dall'architetto Sfondrini, uno specialista del settore che aveva già realizzato lo Storchi di Modena. Nel dicembre 2023 ci sarà qualcuno che lo farà rinascere?
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