A Londra i misteri di Gian Galeazzo Visconti, signore della città del Torrazzo e l'omicidio all'Hotel Cremona
Chi era Gian Galeazzo chiamato il Signore di Cremona? A rigor di logica e di memoria viene in mente il duca Gian Galeazzo Sforza, già Signore di Milano e di vari territori Cremona compresa, il quale, ancora bambino, prese le redini del ducato di famiglia dopo l'assassinio di suo padre Galeazzo Maria. Per raggiungere l'obiettivo e mantenere l'influenza sui suoi territori Gian Galeazzo ebbe a disposizione il supporto della madre Bona Sforza ma, soprattutto, la incredibile intelligenza del crittografo, con cittadinanza cremonese, Cicco Simonetta.
Siamo nella seconda metà del XV secolo e quindi fuori dai limiti temporali concessi da questa breve esposizione, per cui dobbiamo rivolgere lo sguardo altrove, soprattutto per chiarire quale sarà l'evoluzione della storia che stiamo raccontando. Se il piccolo Sforza divenne tale grazie anche ad un cremonese con la passione della matematica tra i Gian Galeazzo in auge nei secoli sotto il Torrazzo compare, verso la fine del XIV secolo, il nome di una altro signore di Cremona, il conte Gian Galeazzo Visconti. Il conte del casato visconteo, che poi passerà agli Sforza, espanse a suon di battaglie, atti formali e promesse non mantenute il suo territorio, lui non era mica un personaggio di passaggio, era decisamente più “creativo” e più battagliero di molti suoi avversari, nonché ben disposto allo sport più praticato in quei secoli: l'eliminazione degli avversari con vari metodi, passione che passerà anche ai suoi figli. Gian Galeazzo Visconti, a livello temporale, si inserisce con molta più cura e precisione nel contesto al quale ci stiamo rivolgendo, perché all'inizio dell'estate del 1379, a Londra, il medico legale della città, Sir John Cranston, venne interpellato da Edoardo III perché accetti la scommessa fatta con il Signore di Cremona Gian Galeazzo, ospite a Corte, che riguardava la soluzione di un indovinello con quattro omicidi avvenuti all'interno dell'ipotetico castello londinese di proprietà del cremonese. Per Cranston il problema è enorme, Gian Galeazzo il Signore di Cremona è una persona estremamente potente e poco avvezza nel dover dare giustificazioni, per cui il Re chiarisce al medico legale che, tempo due settimane, e sulla sua scrivania doveva trovare la soluzione di quegli omicidi avvenuti in una stanza chiusa dall'interno dove i corpi non presentavano lesioni o segni di avvelenamento. Edoardo III fa presente al medico legale che l'indovinello è tutt'altro che uno scherzo, in ballo vi è un enorme prestito che il Signore di Cremona dovrebbe offrire alla Corona Inglese sopraffatta dai debiti. Cranston è nel panico, non soddisfare le richieste di Galeazzo e del Re significava renderseli nemici e quando si hanno nemici di quella caratura non esisteva luogo in Inghilterra o in Italia dove andarsi a rifugiare. Per risolvere l'enigma Cranston si avvale dell'aiuto del suo segretario nel gabinetto di medicina legale, un monaco londinese di nome Athelstan, religioso dotato di una mente raffinata e molto preparato sia in chimica come in quella medicina scientifica che allora cominciava a trovare spazio all'interno della società. Nonostante gli impegni investigativi su altri casi Athelsan accetterà di aiutare il medico a risolvere il quesito e a facilitare l'erogazione del prestito in moneta cremonese. In quella Londra del XIV secolo le pestilenze e una selvaggia violenza mietevano vittime quotidianamente, ma per farci un'idea di come, nonostante il passaggio di vari secoli, la futura metropoli inglese fosse al centro di aggressioni di ogni tipo trasferiamoci poco lontano dal castello londinese di Gian Galeazzo. La nuova meta prescelta di questo viaggio attraverso i secoli ma restando fermi a Londra è un hotel nel pieno centro città e l'anno è il 1932, quindi circa cinque secoli e mezzo dopo i fatti che hanno chiamato in causa Lord Cranston e Athelstan. Qui il mistero che accompagna la vita di coppia di Kate e Tony Marsh è un omicidio, perpetrato all'Hotel Cremona, che fungeva come base temporanea della neo coppia in attesa di una sistemazione definitiva all'interno della capitale inglese. L'omicidio perpetrato tra gli spazi del Cremona Hotel londinese chiama in causa anche un altro ospite della struttura, l'investigatore in pensione di Scotland Yard John Barrin, costretto suo malgrado a vivere nell'hotel in attesa della ristrutturazione del suo appartamento. Kate, Tony e John sono sicuri che il colpevole dell'efferato omicidio sia Dario, nome italiano che identifica il figlio del proprietario dell'albergo, ma l'Hotel Cremona potrebbe racchiudere più storie da raccontare della Certosa di Pavia voluta da Gian Galeazzo Visconti, l'importante è trovare il tempo e il piacere per cercarle. Paul Doherty è uno dei più prolifici scrittori inglesi di libri, dopo il dottorato in storia alla Oxford University si è dedicato alla scrittura di gialli con ambientazione storica ottenendo il titolo di baronetto, Gian Galeazzo Signore di Cremona è il co-protagonista del suo libro “Lo scheletro nel monastero” mentre Gret Lane, pseudonimo che da quasi un secolo nasconde la vera identità dell'autore, è stata verosimilmente una tra le più valide scrittrici inglesi di gialli tra le due guerre mondiali, sua l'opera “The Hotel Cremona Mistery” del 1932. Il filo conduttore di queste due opere è il tributo, storico ma non solo, a quella città che di storie potrebbe raccontarne migliaia, basterebbe trovare il tempo e la volontà di andarle a cercare.
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commenti
Gian Paolo Degnoni
3 settembre 2022 09:53
Londra città di misteri e intrighi. Ancora oggi affascina e attira milioni di turisti.