A Piacenza il Festival del Pensare Contemporaneo, da giovedì 21 a domenica 24 settembre
Da giovedì 21 a domenica 24 settembre Piacenza diventerà scenario della prima edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, rassegna multidisciplinare che vuole mettere in dialogo generazioni e prospettive diverse per affrontare le sfide della contemporaneità, ospitando in città oltre 100 relatori per più di 50 appuntamenti, che si terranno in 11 diverse location. Sarà una grande occasione di condivisione e approfondimento sul mondo contemporaneo in compagnia di filosofi, scienziate, sociologi, esperti di intelligenza naturale e artificiale, storiche, artisti, sportive, economisti e architetti. Verranno proposti nuovi spunti di riflessione sul tempo presente, per ragionare anche sul futuro che ci attende.
Un progetto fortemente voluto da Comune di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano insieme a tutta la Rete Cultura Piacenza (che comprende anche Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza, Diocesi di Piacenza-Bobbio e Camera di Commercio dell’Emilia), che attraverserà più luoghi della città, con numerosi eventi a ingresso gratuito. Curatore del Festival è Alessandro Fusacchia, affiancato dal direttore filosofico Andrea Colamedici.
Raccolto idealmente il testimone del Festival del Diritto, che si è tenuto a Piacenza dal 2008 per nove edizioni sotto la direzione di Stefano Rodotà, il nuovo evento ha l'obiettivo di creare una piattaforma per l'innovazione e il pensiero critico, che possa ispirare un futuro più sostenibile e coinvolgere persone di formazione, background ed età diverse. Un ambiente di dialogo e di scambio di idee, in cui i partecipanti possano esplorare modalità innovative di fruizione degli eventi. L’adozione di formati innovativi di dialogo e confronto è difatti una delle principali novità, con concerti filosofici, incontri dialogici, lezioni pratiche e laboratori di pensiero. Prioritario in tal senso sarà il coinvolgimento delle scuole: agli studenti degli istituti superiori saranno dedicate alcune iniziative specifiche, tra cui tre laboratori, allestiti a Palazzo Farnese, che per 24 ore in tre giorni coinvolgeranno 180 studenti nella co-progettazione di soluzioni ad alcune delle sfide del festival.
Il Festival del Pensare Contemporaneo coinvolge le università con sedi nel territorio Piacentino come il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Parma e il Conservatorio di Musica Giuseppe Nicolini ma anche con alcune associazioni e organizzazioni nazionali, con l'obiettivo di co-progettare alcune porzioni e momenti della rassegna.
“Siamo felici di annunciare che Piacenza avrà un nuovo grande festival che vuole ispirare un pensiero profondo, informato, plurale, attivo, libero, lungimirante nei partecipanti, stimolando il dibattito e la riflessione sui temi della contemporaneità. Stiamo costruendo un programma fatto di lezioni, dialoghi, laboratori, e altri formati innovativi di fruizione degli eventi per costruire una piattaforma per l’innovazione e il pensiero critico” - ha dichiarato Alessandro Fusacchia, curatore del Festival - “ci immaginiamo un Festival al tempo stesso locale e nazionale, con relatori e relatrici italiani/e e stranieri/e in ascolto sul mondo, capaci di uno sguardo lungo, e disponibili a intersecarsi con altri pensatori anche distanti dal proprio campo di ricerca e azione”.
Il direttore filosofico del Festival Andrea Colamedici sottolinea: “Oggi, davanti alle sfide interconnesse della contemporaneità, dobbiamo reimparare a pensare. Il concetto di "Pensare Contemporaneo" si riferisce all'insieme delle riflessioni, delle teorie e delle pratiche che caratterizzano l'epoca attuale. E allora come pensare il contemporaneo? Come pensare nel contemporaneo? Abbiamo più che mai il dovere, per usare le parole di un gigante del nostro tempo, il sociologo francese Edgar Morin, di “navigare oceani di incertezze attraverso arcipelaghi di certezza”, e di collegare tra loro le isole del pensiero, creando porti di senso a cui attraccare e ponti da attraversare”.
Katia Tarasconi, sindaca di Piacenza, non nasconde l'emozione: “Finalmente viene restituito, alla città, uno spazio di confronto e dibattito di alto profilo, in cui poter ascoltare autorevoli testimoni del nostro tempo e riflettere, insieme, sui temi che rappresentano le grandi sfide con cui ci confrontiamo oggi: la tutela dell'ambiente e delle risorse idriche, le conseguenze del cambiamento climatico, le prospettive dell'innovazione e della tecnologia. Una comunità capace di interrogarsi sulla contemporaneità, adottandone il linguaggio e gli strumenti, può guardare con
maggiore consapevolezza al proprio domani: per questo crediamo sia fondamentale coinvolgere il territorio in tutte le sue espressioni, con attenzione particolare al mondo della scuola e al tessuto accademico, dove il futuro si costruisce giorno per giorno. Questo evento nasce – coniugando l'alto profilo dei relatori che accoglieremo a Piacenza con una formula agile, dinamica, accessibile a tutti – sulle ali del Festival del Diritto, richiamandone il simbolo nella capacità di farci volare alto, di ampliare i nostri orizzonti, di cercare oltre senza paura di cambiare prospettiva. Grazie a tutti i componenti del Comitato promotore, partner scientifici e sostenitori che ne hanno reso possibile, insieme a Comune e Fondazione di Piacenza e Vigevano, la realizzazione”.
Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e presidente del Comitato promotore del Festival: “Il nostro ente, in dialogo costante con gli altri protagonisti del comparto culturale piacentino, da tempo dimostra la sua attenzione a ciò che è contemporaneo. Ne sono testimonianza le iniziative relative alle arti contemporanee di cui la Fondazione si è fatta promotrice, come XNL Piacenza, il centro dedicato ai diversi linguaggi del contemporaneo, dalle arti visive al teatro, dal cinema alla musica e nato come luogo d’incontro tra la tradizione artistica e le nuove generazioni. Su questo percorso si innesta l’idea di organizzare un festival come spazio e tempo di dialogo e scambio ulteriore su questi temi e che abbia al centro i giovani”.
IL PROGRAMMA
Piacenza si animerà di ospiti internazionali e provenienti da tutta Italia che si occupano di ambiti variegati: sarà così possibile indagare vari temi cruciali del presente da prospettive differenti tra di loro.
Filosofia. La realtà che ci circonda sarà indagata attraverso gli sguardi di alcuni tra i più rilevanti filosofi internazionali: Nancy Fraser, tra i più importanti filosofi viventi, docente alla New School for Social Research di New York; Bel Olid, dal Center for the Study of Gender and Sexuality dell'Università di Chicago; Miguel Benasayag, psicoanalista argentino; Laurent de Sutter, professore di Teoria del diritto presso la Vrije Universiteit di Bruxelles; Costica Bradatan, filosofo americano di origini romene che presenterà proprio a Piacenza, in anteprima per l’Italia, il suo ultimo libro che elogia il fallimento. Saranno presenti anche: il filosofo e teologo Vito Mancuso; la filosofa politica ed esperta in etica dell’intelligenza artificiale Daniela Tafani; Leonardo Caffo, filosofo presso la NABA di Milano e scrittore. A testimoniare il fatto che non c’è approccio più multidisciplinare della filosofia saranno Matteo Saudino - Barbasophia, insegnante di storia e filosofia, ma anche divulgatore e saggista; Lorenzo Gasparrini, filosofo, femminista e divulgatore; Tommaso Ariemma, che da anni indaga il rapporto tra serialità televisiva e filosofia. A dialogare e riflettere insieme agli ospiti, parteciperà anche la filosofa Maura Gancitano.
Libri, letteratura e giornalismo. Ad animare i palazzi e i teatri piacentini saranno anche intellettuali e scrittori che lavorano nel mondo editoriale. Saranno presenti gli scrittori Eraldo Affinati e Roberto Saviano; i giornalisti Beniamino Pagliaro,
Cecilia Sala, Cesare Alemanni, Silvia Bencivelli, Annalisa Camilli e Sally Hayden; il giornalista e podcaster Stefano Nazzi, la scrittrice e podcaster Chiara Tagliaferri, la book blogger tutta piacentina Francesca Crescentini e la booktuber Ilenia Zodiaco. Per fondere ragionamento e meraviglia, parteciperanno anche i poeti: Guido Catalano, Giorgiomaria Cornelio e Francesca Matteoni.
Storia. In collaborazione con Editori Laterza lo Speciale Lezioni di Storia - La forza delle idee che entrerà a far parte della programmazione. Per riflettere sul presente, infatti, è fondamentale un affondo nel passato, per ragionare su ciò che è stato e proiettarsi consapevolmente nel futuro. Sono stati chiamati alcuni esperti a raccontare figure storiche che, al loro tempo, sono state particolarmente moderne e possono ancora oggi aiutarci a interpretare la contemporaneità: Alberto Maria Banti, storico e professore all'Università di Pisa, terrà una lezione inedita dedicata a Giuseppe Verdi e l'idea di nazione e Costantino D'Orazio, storico dell'arte e saggista, racconterà, in un talk inedito, Andy Warhol e la cultura Pop. Parteciperanno anche, con lezioni e racconti di personaggi di epoche passate, la giornalista Valeria Palumbo e lo storico e divulgatore Alessandro Vanoli.
Dal mondo della musica e dello spettacolo. Per riflettere appieno sul mondo che ci circonda, non possono essere esulati i rappresentanti principali dell’universo dell’intrattenimento. Dal panorama musicale arriveranno Alex Braga tra i più importanti 10 musicisti al mondo a comporre con l’IA; il vincitore del premio per la critica di Sanremo 2021 Willie Peyote; per il concerto dialogico previsto per la sera del 22 settembre, Eugenio Cesaro, frontman degli Eugenio in Via di Gioia. Ci saranno anche il rapper Rancore e, tra i cantautori, Niccolò Fabi, Giua, Lepre, Erica Mou e Cristina Donà.
Si parlerà anche di cinema insieme all’attrice, regista e scrittrice Sabina Guzzanti, Roberto Mercadini, attore, scrittore e divulgatore e al regista Marco Martinelli. Sarà invece il drammaturgo Gabriele Di Luca ad accompagnarci in un talk dedicato al teatro.
Dal mondo dell’arte. Per un percorso ricco e completo all’interno della storia dell’arte e dell’arte contemporanea sono stati chiamati alcuni tra i principali attori dell’ambito. Saranno a Piacenza e Matteo Lucchetti, curatore e critico d'arte contemporanea, ma anche Francesco D’Isa, filosofo e critico d’arte, Valentina Tanni, storica dell’arte, curatrice e docente, nonché Cino Zucchi a parlare di ciò di cui si occupa tutti i giorni, l’architettura.
Scienza e divulgazione. Non c’è “pensare contemporaneo” senza un adeguato affondo all’interno del mondo della scienza, così enigmatico per chi non è addetto ai lavori. Ecco perché sono stati invitati a parlarne scienziati e divulgatori come Giulio Boccaletti, esperto di cambiamento climatico; Paola Mercogliano, ricercatrice in Climate Change; Anna Giorgi, direttrice del Centro di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna “GeSDiMont” dell’Università degli Studi di Milano; la biologa Antonella Viola; la psicolinguistica ed esperta in neurodivergenze Eleonora Marocchini (@narraction); la docente di Ingegneria elettrica al Politecnico di Milano Michela Longo; Elena Masselli, docente di Medicina e Chirurgia
all’Università di Parma; Lucio Rossi, tra i più grandi fisici viventi e uno dei padri del bosone di Higgs. A fornire una interessante prospettiva tra ricerca informatica e ragionamento umanistico sarà Juan Carlos De Martin, professore di Ingegneria Informatica e Vicerettore del Politecnico di Torino. A proposito di intelligenza artificiale e fioritura personale, interverrà Diletta Huyskes, ricercatrice in Sociologia ed esperta di impatto sociale e etica delle tecnologie.
Dal mondo digitale. Strumenti potentissimi e carichi di possibilità, i social network sono parte integrante della nostra quotidianità: a raccontarci come è possibile farne un utilizzo fruttuoso e a parlare dei loro ambiti di occupazione saranno esperti del digitale. Saranno a Piacenza: Francesca Fiore e Sara Malnerich, conosciute meglio come @mammadimerda; la green influencer Silvia Moroni (@parlasostenibile); Annalisa Monfreda, co-founder di RAME, piattaforma che si occupa di educazione finanziaria; la brand strategist Giuditta Rossi.
Attualità, mondo e attivismo. Non esiste riflessione sull’oggi senza chiamare in causa coloro che agiscono per giustizia e ideali, ma anche coloro che analizzano il mondo con occhi di studiosi della contemporaneità. Sono attesi al Festival del Pensare Contemporaneo gli attivisti Marco Cappato e Cecilia Strada; il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio; il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale, che interverrà su Ucraina e Europa, intervistato da Enrico Mentana; Enrico Giovannini, economista e statistico, ex Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco; la sociologa Francesca Coin; la pedagogista Alessia Dulbecco; l’esperto in diritto Luigi Viola; il giudice Valerio de Gioia; Pedro Gomes, docente di Economia presso la Birkbeck, University of London, ed esperto in tematiche sul lavoro; Antonio Aloisi, docente di Diritto del lavoro all’Università di Madrid; Massimo Lapucci, A.D. di OGR Torino; Antonella Sciarrone, docente di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; il pedagogista Daniele Novara, fondatore del Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti.
Cibo e mondo. Il cibo è ciò che rende possibile all’umanità di sopravvivere, risorsa necessaria e preziosissima, su cui sempre più si sta riflettendo: come sfamare tutti? Che cosa mangeremo in un futuro? Ad approfondire questi temi arriveranno Stefano Blasi e Antonella Sabatino, autori del docufilm 68.415 sul cibo di domani; lo chef tristellato Niko Romito; Daniele Del Rio, Presidente della neonata Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell'Università di Parma e docente di Nutrizione Umana.
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