Abbattevano uccelli protetti. Due denunce dei carabinieri nel Parco del Morbasco. Sequestrati anche richiami acustici vietati
E’ di due richiami acustici con annesse batterie e telecomandi, due fucili da caccia e ventisei carcasse di uccelli abbattuti, quanto sequestrato dalla Stazione Carabinieri Forestale Cremona in due recenti distinte attività di Polizia Venatoria effettuate in modalità coordinata e congiunta con personale della Polizia Provinciale Cremona.
I militari della Stazione sorprendevano, in Stagno Lombardo, un ottantenne proveniente dalla bassa Val Trompia (BS), titolare di licenza di caccia, poi deferito alla Procura di Cremona, intento ad abbattere uccelli migratori agevolato da 2 richiami acustici elettronici. Nel carniere, oltre a due allodole, anche pispole la cui caccia è vietata in quanto specie particolarmente protetta ( Convenzione di Berna 1979 ) . Sequestrati i dispositivi elettronici unitamente al fucile, relative cartucce e i nove uccelli abbattuti.
Sempre in Stagno Lombardo, nella stessa giornata, è stato denunciato un ottantenne per aver abbattuto nove pispole. Al titolare della licenza di caccia, proveniente dai primi colli bresciani, è stata sequestrata l’arma e diciassette carcasse di avifauna ( nove pispole e otto allodole).
L’attività di repressione degli illeciti venatori, effettuata nel Parco del Morbasco, è giunta a conclusione di una puntuale attività di osservazione e monitoraggio su capanni di caccia sospetti.
Sanzioni:
- Arresto da due a otto mesi o ammenda da euro 774 a euro 2.065 per chi abbatte specie particolarmente protette -Ammenda fino a euro 1.549 per chi esercita la caccia con l'ausilio di richiami vietati- Inoltre, provvedimenti amministrativi propri dell’ Autorità Amministrativa e di Pubblica Sicurezza inerenti la licenza di caccia .
- Gli uccelli migratori sono soliti percorrere rotte ben precise che si ripetono due volte l’anno. Nel periodo fra ottobre e novembre compiono un viaggio che ha inizio nel nord Europa e termina in Africa. Riguardo i dispositivi riproducenti il canto/verso degli uccelli o ungulati, questi sono di libera vendita ed utilizzabili per finalità scientifiche e/o educazione ambientale; è però fatto assoluto divieto il loro utilizzo come richiami da caccia durante l’attività venatoria “E’ vietato a chiunque usare a fini di richiamo uccelli vivi accecati o mutilati ovvero legati per le ali e richiami acustici a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettromeccanico, con o senza amplificazione del suono” . I richiami ( autorizzati secondo ben precisa regolamentazione solo quelli costituiti da animali vivi), determinano anche un’interruzione della migrazione, con conseguente perdita di energia e riduzione del numero di animali che riescono a portare a termine i loro spostamenti; pertanto il loro utilizzo, oltre all’aumento di abbattimenti, causa anche lo stravolgimento dei naturali ritmi biologici delle specie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Manuel
8 novembre 2022 16:46
... e la difesa dello spiedo bresciano? Dove la mettiamo? Io saprei dove, ma di fronte a queste immagini, sarebbe meglio chiedere a Fontana, Salvini ed ai loro fedeli, illuminati sindaci, i quali hanno organizzato un consiglio regionale a tutela e celebrazione di cotanta debordante cultura.